Bocca della veritá

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Diverse settimane erano passate e con esse, persino i sentimenti dei giovani studenti stavano scivolando via col tempo.
Ochako ed Izuku non si parlavano piú come una volta e Tsuyu continuava a sentire dentro di sé una voce interiore che le intimava di farsi avanti, esattamente come gli aveva detto Bakugou tempo fa; ma che poi non era mai riuscita a mettere in pratica.
L'anno scolastico della 1°A stava per concludersi alla U.A. e ciò significava porre i propri studenti sotto un lunghissimo periodo di esami e verifiche, sia pratiche che scritte; ed é proprio durante una prova pratica che Tsuyu scoprì finalmente i veri sentimenti di Izuku.
Per appunto l'occasione, la scuola aveva assunto un Pro-Hero che avrebbe dovuto immedesimarsi nella parte del cattivo di turno, mentre gli studenti avrebbero dovuto sconfiggerlo grazie al loro lavoro di squadra; il motivo del perché avessero scelto proprio un Pro-Hero quando la U.A. disponeva dei migliori professori di tutto il Giappone? Semplice, la persona in questione possedeva un quirk molto particolare chiamato: "Bocca della veritá", questo potere permetteva al proprietario dell'Unicitá di ottenere sempre una risposta veritiera a qualsiasi domanda avesse posto a chiunque fosse capitato sotto il suo tiro; praticamente l'unico metodo per neutralizzare il suo superpotere sarebbe stato tapparsi le orecchie o comunque trovare un metodo per non ascoltare la sua voce.
Per fortuna il campo di battaglia era situato all'aria aperta, dove la vegetazione pareva quasi quella di una fitta foresta piena di alberi arricchiti in ogni angolo da una natura lussureggiante, quindi un'ambientazione ideale per mimetizzarsi; appena partito il timer per la prova, ognuno iniziò a nascondersi, cercando di guadagnare tempo per pensare a come poter neutralizzare il quirk del nemico, o comunque un modo per riuscire a superare l'esame; ma ben presto, come volevasi dimostrare, il Pro-Hero non ci mise molto tempo a mettere fuori gioco giá gran parte degli studenti piú forti che componevano la classe; con una semplice domanda stava scoprendo i punti deboli di ognuno dei ragazzi, se in caso si fossero nascosti o comunque si fossero allontanati per evitare di ascoltare le sue domande, al loro avversario sarebbe bastato semplicemente chiedergli dove si sarebbero nascosti, oppure in caso si fossero coalizzati per tendergli una trappola, sarebbe bastato chiedere informazioni sulla loro strategia di gioco; sarebbero stati comunque in ogni caso costretti a sputare a forza la veritá di bocca.
Erano passati solamente 5 minuti dall'inizio della prova e gli unici studenti rimasti ancora in grado di combattere erano Todoroki, il quale si era creato una specie di paraorecchie fatte di ghiaccio, purtroppo consapevole di essersi creato anche uno svantaggio, dato che non avrebbe potuto sentire nessun altro suono e avrebbe dovuto fare affidamento unicamente sulla propria vista; Midoriya, che cercava di nascondersi in mezzo alle varie piante e rampicanti cambiando in continuazione la propria posizione, Uraraka e Tsuyu che entrambe erano sparite dalla vista di tutti gli altri, non appena la prova era iniziata.
Midoriya probabilmente era la persona piú svantaggiata di tutti i sopravissuti, dato che era l'unico che poteva sfruttare la propria Unicitá attraverso attacchi diretti; ma dato il tipo di Quirk che il nemico si ritrovava ad avere, sarebbe stata una follia gettarsi subito con foga sul proprio avversario, al contrario di come aveva giá fatto una buona conoscenza di Deku ad inizio prova.
Izuku continuava a cambiare di nascondiglio ogni due per tre, con la speranza di imbattersi in un suo compagno di classe, in modo che avessero potuto pensare ad un buon piano d'azione assieme, dopotutto due teste lavorano meglio di una nella norma.
Ad un certo punto, si accorse che un cespuglio di fianco a sé si stava muovendo in una maniera fin troppo sospetta, ma non appena sentí un colpo di tosse improvviso, riconobbe un tono di voce femminile, ed avvicinandosi scoprí che si trattava fortunatamente di Uraraka; subito si apprestò a soccorrerla, portandola in un luogo piú isolato e sperando che il Pro-Hero non si trovasse tra i paraggi.

-D-Deku.. Perché mi stai aiutando? Cosí finirai per farti beccare, lo sai?-

Esclamò la castana, cercando di trattenere qualche colpo di tosse per evitare di fare anche il minimo rumore che gli avrebbe giocato l'esito dell'esame.

Chiamami "Amore"Where stories live. Discover now