The perfection

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Svegliarsi accanto al ragazzo più meraviglioso di tutti, beh è sempre un emozione nuova. Le ultime volte che abbiamo dormito insieme lo avevo osservato come fosse un animale esotico, questa volta sono stata io ad essere osservata. I due occhioni di Paulo erano così vicini dà spaventarmi, ma in senso buono...credo.

<<Ti prego, non farlo mai più. È inquietante.>> borbotto, dandogli una leggera spinta che ovviamente non lo smuove di un millimetro. Arrossisco, avvertendo le guance andare a fuoco. È imbarazzante.

<<Perché? Mi piace un sacco guardarti.>> si appoggia su un gomito, facendo gonfiare il bicipite. I muscoli dell'addome solidi e parecchio invitanti. Mentalmente mi do uno schiaffo, devo concentrarmi! Ma è mattino presto e lui è nudo...come biasimarmi?

<<Stai diventando violacea, giuro che mi volto così torni a respirare.>>

<<Si! No! Decisamente no!>> blatero, nascondendo il viso nel cuscino. È incredibile come riesce a provocarmi certe reazioni con un semplice sguardo, e neanche tanto malizioso.

<<Abbiamo le idee chiare sta mattina vedo...>> ridacchia, mettendosi a sedere. Le lenzuola scivolano sul suo corpo statuario fino ai fianchi, rivelando la schiena tesa e una piccola porzione di glutei. Decisamente appetitoso.

<<Con un corpo così sfiderei chiunque a restare concentrato!>> lo indico tutto, e non posso credere di averlo detto sul serio. Paulo resta a bocca aperta, alza un sopracciglio e infilo la testa sotto il cuscino, magari soffoco. Ero sempre io quella che voleva resistere a tutti i costi al suo fascino? No perché ho ceduto su tutta la linea, ci sto troppo dentro.

<<Smettila di nasconderti amor, anche io ad una vista così resisto a mala pena.>> mormora, togliendo il cuscino dalla mia testa. Mi accarezza una guancia e con il polpastrello segue le linee dei miei seni. Mi allungo per baciarlo ma si tira indietro all'ultimo.

<<Vestiti che usciamo.>> annuncia rude, prima di darmi una bella panoramica del suo didietro e sparire nel bagno.

Confusa e piuttosto eccitata, raccolgo i miei vestiti e lo seguo. Apro la porta, e si sta tranquillamente lavando i denti. Nudo, con lo spazzolino che gli pende dalle labbra e un rivolo d'acqua che scorre sul mento, cerco di non cedere alla tentazione violenta di baciarlo e farlo mio. Ma mi rende le cose così difficili! Ogni azione che svolge la rende sexy, anche senza volerlo!

<<Hai una faccia...come se volessi mangiarmi.>> dice, dopo aver finito e posto lo spazzolino nel bicchiere azzurro. Deglutisco, ha perfettamente ragione. Lo divorerei senza remore.

<<Stai diventando bravo a leggermi Paulito.>> mormoro, e non so se la cosa mi piace. Significa che sta imparando a conoscermi e così anche io.

<<Se si presta attenzione sei quasi un libro aperto.>> commenta, passandomi accanto ed uscendo dal bagno. Aggrotto le sopracciglia, interdetta. Davvero è così semplice capire cosa mi passa per la testa?

In poco tempo mi do una sistemata, cercando di dare un senso ai capelli arruffati. Più o meno pronta, raggiungo la camera da letto trovandola vuota. Infilo le scarpe e in salotto trovo Paulo seduto sul divano, cellulare alla mano. Shawn è dall'altra parte della stanza, appoggiato al muro con aria indifferente.

<<Dove dobbiamo andare?>> domando, avvicinandomi a Paulo con un sorriso incerto. Odio le sorprese, il non sapere mi irrita un sacco.

<<A fare colazione e poi...shopping!>>

Che?!
Shopping???
È impazzito per caso?

<<Come?>> balbetto, lasciando aderire la schiena al muro gelido. L'idea di girare per negozi e poter essere fotografati mi fa gelare il sangue nelle vene. Pessima idea la sua.

Show Me Love /// Paulo Dybala Where stories live. Discover now