God save the diamond 💎

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Paulo è furioso.
Se potesse uscirgli del fumo dalle orecchie sono certa che lo farebbe, ha le sopracciglia aggrottate in una linea dura e le labbra serrate in una smorfia. Qui si mette parecchio male. Dopo lo shock iniziale cerco di recuperare le facoltà mentali, e lascio che la rabbia prenda possesso del mio corpo. Che diritto ha lui di essere arrabbiato?

<<Non provarci neanche!>> gli ringhio contro, puntandogli un dito contro. Ho passato una nottata di merda, ho gli occhi che bruciano e un mal di testa epocale.

<<Cosa?! Quel coglione ha allungato le mani sulla mia...>> dice, fermandosi di botto. Si passa una mano tra i capelli e prende un respiro profondo.
Alle sue spalle riconosco il SUV bianco vuoto, non ha con sé nessuno della security.

<<Facciamo un giro in macchina? Così evitiamo di scannarci in mezzo alla strada, ci mancherebbero solo i paparazzi.>> esclama, cercando di calmarsi. Annuisco, pentita di aver acconsentito a quella bevuta con Gabriele e di aver accettato il passaggio a casa.

Salgo in macchina e sbottono il cappotto per il caldo, Paulo si accomoda e inserisce la chiave pronto a dare gas. L'occhio gli cade fugace sulle gambe scoperte, avvolte da un paio di calze velate nere. Deglutisce, distoglie lo sguardo e inizia a guidare, tenendo la radio spenta di proposito.

<<Da dove vogliamo iniziare?>> mormora, teso come una corda di violino, anche se sembra essersi calmato, magari guidare lo rilassa.

<<Magari da cosa è successo ieri sera...>> dico, con una vocina patetica. Vorrei tanto apparire granitica, ma è così ovvio che ci sono rimasta male da rasentare il ridicolo. Paulo stringe forte il volante ma non si volta.

<<Niente! Diamine nulla!>> ribatte subito, parecchio arrabbiato. Dalla sua reazione capisco che non è così, sa benissimo di essere stato scorretto.

<<Va bene, allora mettiamo subito le carte in tavola. Cosa ci facevi ieri sera con la tua ex?>> domando secca, se continuerà a non dire nulla o a far finta di niente per me abbiamo chiuso. Non posso fidarmi di una persona che non mi parla onestamente.

<<Le cose non sono andate come pensi, siamo solo capitati nello stesso locale nel post cena.>> afferma, sorpassando una macchina. Aspetto che continui ma serra la mascella e non sembra intenzionato a dire nient'altro.

<<È per questo che hai smesso di rispondere ai messaggi? Perché eri troppo impegnato a parlare con lei? Non fraintedermi Paulo, l'ultima cosa che voglio è sottoporti ad un interrogatorio. Ma da solo non parli, hai bisogno di una spinta e vorrei capire cosa è successo ieri sera.>> mormoro abbattuta, perché si sta chiudendo a riccio?

<<Cosa devo dirti?! Si è avvicinata e abbiamo iniziato a parlare, ho perso la cognizione del tempo e dopo sono andato a casa. Ti basta?>> sbotta scontroso, e davvero non lo capisco. È così sbagliato che voglia delle spiegazioni?

<<Se questo è il tuo atteggiamento, come se mi stessi facendo un favore immenso, puoi portarmi a casa. Abbiamo finito.>> rispondo con voce ferma, a volte resto incredula di fronte alla freddezza che riesco a dimostrare in momenti difficili. Paulo accosta e inserisce la quattro frecce.

<<Cristo!>> urla, dando un pugno al volante. Si tira i capelli con entrambe le mani e sembra così...distrutto.

<<È così? Vuoi chiudere la nostra relazione per una cazzata?>>

Vorrei ridergli in faccia, perché non si rendo conto di ciò che "una cazzata" ha provocato. Sono stata malissimo per colpa sua, e non importa se ha dato un nome al nostro frequentarci.

Show Me Love /// Paulo Dybala Where stories live. Discover now