Un brutto incontro

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Mia fu la prima a riprendere conoscenza. Aprí gli occhi lentamente, lasciando che i raggi del sole le abbagliassero la vista, si portò una mano alla fronte e piano piano si mise seduta. Non capiva cosa fosse successo, un attimo prima teneva la mano a Faithe e un attimo dopo era svenuta. Ci vollero alcuni minuti, prima che si rendesse conto che la sua amica non era al suo fianco, guardò sia destra che a sinistra ma lei non c'era, spaventata si alzò in piedi e iniziò a cercarla, fortunatamente la trovò subito pochi metri più in là, svenuta.

" Faithe" sussurrò sgranando gli occhi nel vedere la sua migliore amica inerme sul terreno. Corse verso di lei, controllò se respirasse ancora, tirò un sospiro di sollievo nel costatare che fosse ancora viva.

"Svegliati " disse Mia scuotendola nel vano tentativo di farle riprendere conoscenza "Andiamo apri gli occhi, non osare morire devi svegliarti Faithe" la sua voce tremava dal terrore, la scosse più forte chiamandola più volte, finalmente dopo un pò anche Faithe si svegliò.

"Non farmi più uno scherzo simile! Mi hai fatto morire di paura" Mia abbracciò la sua amica e poi si asciugò le lacrime che intanto le avevano bagnato il viso.

" Che cosa è successo?" chiese Faithe con un filo di voce

" Siamo svenute" rispose Mia aiutandola a rimettersi in piedi

"Si, questo era ovvio" aggiunse Faithe mentre si metteva in piedi

"Non capisco come tu possa essere finita qui? Saremmo dovute essere svenute un accanto all'altra" fece notare Mia

"Forse volevo cercare aiuto appena sei svenuta, ma a quanto pare sono svenuta anche io, non ricordo nulla, ricordo che stavamo fissando quello strano simbolo" le due rivolsero lo sguardo verso quell'albero

"Credo sia meglio tornare alla macchina Faithe" Faithe annui e si misero sulla strada del ritorno.

Erano passati venti minuti e stavano ancora camminando, Faithe era perplessa era possibile che non ricordasse la strada per tornare sul sentiero? L'aveva percorso sempre con i suoi genitori, conosceva quei boschi come le sue tasche, visto le tante escursioni fatte con la sua famiglia, qualcosa non andava, sarebbero dovute già essere alla macchina. Si erano smarrite era ovvio, ma lei non doveva far capire a Mia che si erano perse nel bosco, se fosse entrata in panico sarebbe stata la fine.

" Sicura di sapere dove stiamo andando?" Chiese Mia dopo un po', Faithe non le rispose, continuò a camminare nella speranza di trovare il sentiero. Mia però le porse la domanda più volte, alla fine innervosita per la mancata risposta le si mise davanti

"Faithe!!" chiese facendo notare il suo tono arrabbiato

" Che c'è?!" rispose seccata anche per via dello stress che stava provando

" Se ci siamo perse almeno dimmelo , sono 30 minuti che camminiamo"

" Non ci siamo perse, siamo quasi arrivate" cercò di mentire, Mia annuii nervosamente

" Certo e io sono Esmeralda" Faithe finalmente si fermò

"È la verità che vuoi? Va bene ti accontento" Mia la guardava non si era mai rivolta a lei in quel modo " Ci siamo perse."

"Ah" rispose semplicemente Mia, Faithe si accorse del terrore negli occhi della sua amica, capì anche di aver esagerato.

"Mi dispiace" prese le mani di Mia e le strinse " ma tranquilla troveremo il sentiero prima che faccia buio, io ti ripo.." si interruppe, aveva udito un ramo spezzarsi

"Tutto ok? " chiese Mia confusa inarcando le sopracciglia

"Scappa" le sussurrò Faithe

"Che?" Mia non riusciva a capire, ma poi udirono un altro ramo spezzarsi, stavolta lo sentì anche Mia. Le ragazze si guardavano intorno, qualcuno le stava seguendo.

"Mia nasconditi" le ordinò Faithe prendendo un ramo che stava a terra per usarlo come arma.

" Non ti lascio sola scherzi!?"

" Va Ho detto!!" ripete impugnando quel ramo più saldamente, Mia si guardò intorno terrorizzata, ma decise di restare al fianco della sua amica. Con il cuore in gola, Faithe cercò di farsi coraggio mentre un uomo dai modi di vestire un pò strani sbucava da dietro un albero.

"Non osare avvicinarti" lo minacciò Faithe con quel misero bastone, che le fu tolto di mano da quell'uomo con un rapido gesto della spada che pochi istanti prima teneva nel fodero. La ragazza allora si voltò verso Mia spingendola verso il lato opposto incitandola a correre.

"Corri corri!!" urlò Faithe correndo a sua volta, l'uomo non esitò due volte, le rincorse e dopo poco riuscì a raggiungere la ragazza che poco prima aveva usato un ridicolo ramo come arma. Le afferrò il braccio e la spinse violentemente con le spalle contro un albero.

" E voi chi siete?" chiese minaccioso l'uomo, puntandole la spada alla gola

"Mio padre ci sta aspettando, verrà a cercarci se non ci vede tornare" Mentì, Mentre Mia era rimasta letteralmente pietrificata dalla paura.

" Vostro padre... Come si chiama?" chiese L'uomo, ma la ragazza non rispose, l'uomo misterioso allora la strattonò tirandole i capelli.

" Come si chiama?" domandò ancora

" David" pronunciò il primo nome che le venne in mente

" David come?" chiese alitandole sul viso con fare minaccioso

" David Jons" menti ancora senza abbassare mai lo sguardo, l'ultima cosa che voleva, era far capire a lui che avesse paura.

"Beh.." disse sospirando "E' un piacere conoscervi signorine Jons, non sono uno stupido farete meglio a dirmi chi siete e perchè siete qui" Faithe cercò di liberarsi ma invano

" Lasciala andare!!" urlò Mia dopo essere riuscita a darsi coraggio, l'uomo tenendo sempre ben salda la presa sui capelli di Faithe, si girò verso di lei puntandole la spada.

"Sta zitta ragazzina, vi avverto la mia pazienza ha un limite, fate un solo passo in più e taglierò la gola a vostra sorella" Mia non si mosse

"Lasciami andare bastardo!!!!" urlò allora Faithe sputandogli letteralmente in faccia. L'uomo la guardò rimettendo la spada nel fodero

" Non è un linguaggio che si addice a una gentil donna, magari siete una puttana" le disse strattonandola ancora e rivolgendole un ghigno davvero spaventoso, ma prima che le potesse saltare addosso una freccia gli trapassò la spalla. Un secondo ragazzo sbucò dai cespugli.

" Presto venite" esclamò il ragazzo che le aveva salvate prendendo la mano a Faithe che a sua volta afferrò quella di Mia.

"Chi sei tu? Dove stiamo andando?" chiese Mia sconvolta, ma l'unica risposta che ottennero fu entrambe un colpo alla testa. Le ragazze persero i sensi di nuovo.

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Nota d'autore : Spero vi piaccia questo secondo capitolo e come sempre lasciate una stellina e un piccolo commento :) 

-clopinNDP

Un Viaggio Inaspettato (Completa)Où les histoires vivent. Découvrez maintenant