Capitolo 14: "Riunione Familiare"

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Il sole ormai era calato oltre la linea d'orizzonte e le acque si erano tinte di un blu profondo. Quella notte la luna era piena e aveva assunto un colore giallo intenso, la sua luce illuminava l'acqua e rendeva visibile il passaggio. I due uomini continuavano a nuotare con tutte le loro forze ma l'acqua aveva cambiato temperatura ed era divenuta gelida,questo fatto non gioco  a loro vantaggio ,infatti la fatica aumentava sempre di più e adesso oltre a sopportare lo sforzo della nuotata dovevano sopportare anche il freddo. Alexis e Lucas si stavano avvicinando con calma, l'uomo ormai era stremato,erano ore che si trovava in acqua e che doveva trascinare la zattera, le sue braccia cominciarono a cedere e così per riposarsi si lasciò trasportare dalla corrente. La donna si sentiva in colpa ma d'altronde non poteva nuotare le sue ferite erano ancora aperte e i punti di sutura cominciavano a cedere facendo riaffiorare il dolore. Finalmente avvenne il contatto,il gruppo si era finalmente riunito e adesso sarebbero potuti tornare nel loro tempo. Fatte le ultime bracciate approdarono sulla riva, quella notte il lido era desolato non c'era anima viva, solo in lontananza si udivano le grida dei gruppi di velociraptor che erano a caccia ma loro erano al sicuro, il settore otto era abitato esclusivamente da erbivori. Sheldon era andato in cerca di legno per accendere un falò per la notte quando ebbe di nuovo la brutta sensazione di essere seguito, si voltò più volte per controllare se qualcuno lo stava pedinando ma l'unico risultato che ottenne fu quello di sembrare un paranoico. Quell'esperienza lo aveva cambiato, gli aveva insegnato ad essere più attento a ciò che faceva e soprattutto aveva imparato che in un mondo governato dai dinosauri l'unica legge ad essere rispettata era quella del più forte. La luna illuminava il sentiero dei Brachiosauri e l'uomo finalmente trovo alcuni rami spezzati che prese e caricò sulle sue spalle. Il presentimento di essere seguito continuava imperterrito questa volta però era ancora più concreto. Le grandi felci che circondavano la zona cominciarono a diradarsi e improvvisamente un'ombra si palesò davanti ai suoi occhi, l'uomo sbigottito gettò a terra la catasta di legna da ardere e gridò:"Chi va là? Ragazzi siete voi, se state cercando di spaventarmi non è divertente..." L'ombra si pose davanti alla luce della luna e la creatura divenne più chiara, la sua pelle era di un pallore unico e le sue zampe erano enormi, l'unica cosa che tranquillizzò Sheldon fu il fatto che non erano presenti artigli ma al contrario erano simili a quelle di un elefante. L'uomo a quel punto alzò gli occhi al cielo e riconobbe il volto dell'animale. Era il cucciolo di Brachiosauro che all'inizio della spedizione lo aveva scambiato per un arbusto, la gioia dell'uomo nel vedere che era ancora vivo gli riempì il cuore di gioia e gli dette una nuova speranza. A quel punto Sheldon tese una mano verso il suo muso e cominciò ad accarezzarlo dolcemente, il dinosauro gradiva le attenzioni dell'uomo e tirò fuori la sua lingua che era molto simile a quella delle giraffe aveva un colore blu e al tatto appariva ruvida. Sheldon disse:" Piccolo mio non immagini nemmeno quello che ho dovuto affrontare in questi ultimi giorni; ho rischiato la vita numerose volte e non sai nemmeno quante volte ho pensato di farla finita ma il pensiero di riabbracciare mio figlio ha mosso il mio animo e ha fatto sì che arrivassi di nuovo dove tutto ha avuto origine. Sai tu mi ricordi molto il piccolo Jon avete gli stessi occhi dolci e lo stesso sguardo profondo..." A quel punto il piccolo emise un sospiro e avvicinò la sua testa a quella di Sheldon ed iniziò a strusciarla sul suo petto, in quel momento l'uomo si commosse, alla sua mente riaffiorarono i ricordi del figlio, si ricordò la prima volta che lo vide, era aprile quando a sua moglie si ruppero le acque, la corsa in ospedale non fu necessaria in quanto il travaglio durò solo un'ora dopo la quale il piccolo venne al mondo. Era un piccola creatura di cinquanta centimetri e pesava poco più di tre chili, i suoi capelli biondi erano già al loro posto e aveva degli occhi color ghiaccio. Quello fu il giorno più felice della sua vita della sua vita.

L'animale poi si chinò e fece capire all'uomo che poteva salire sul suo dorso, così ne approfittò e caricò la legna dopodiché tornò dai suoi compagni. Quando arrivò lungo le rive del lago scese dal dinosauro e lo salutò, il piccolo tornò di corsa nella foresta e sparì fra le fitte felci. Lucas e Smith avevano procurato il materiale necessario per costruire un riparo e con l'aiuto di Alexis erano riusciti a costruirne uno degno di Robinson Crusoe. Non appena Sheldon arrivò Lucas prese la legna e costruì il falò. I quattro si riunirono intorno al fuoco come degli adolescenti e si raccontarono le varie vicissitudini che li avevano colpiti lungo tutto il loro viaggio, sembravano dei veterani di guerra ognuno aveva passato delle esperienze terribili che lo avevano profondamente cambiato. Smith a quel punto estrasse fuori dallo zaino i resti della carne di Ceratosauro del giorno prima e li infilzò su alcuni spiedini che poi mise sul fuoco. Il crepitio della carne e il grasso che colava li fecero sentire a casa, alle loro menti riaffiorarono i ricordi dei barbecue estivi e delle feste in famiglia. Per un momento si dimenticarono di essere nel Giurassico, e le loro menti si liberarono da tutti i pensieri negativi. La spedizione stava per giungere al termine e quella molto probabilmente era l'ultima notte in quel mondo preistorico, a quel puntò Lucas tirò fuori una piccola fiaschetta di liquore fatto in casa e i quattro la bevvero in riva al lago. Quella fu una notte lunga e i quattro non riuscirono a prendere sonno, così si sdraiarono sulla sabbia e osservarono il cielo preistorico, era stupendo, completamente ricoperto di stelle luminose e la luna era l'astro più luminoso di tutti. Il firmamento aveva delle sfumature di viola, sembrava di essere nell'universo sconfinato. Era quasi l'alba quando i quattro si accinsero a rientrare nella tenda, Alexis fu la prima, era molto stanca e le ferite avevano iniziato a tirarle così si alzo prese del latte di papavero e si coricò nel sacco a pelo dentro la capanna. Lucas la seguì ed infine anche Smith. Sheldon fu l'ultimo ad alzarsi e fu quello che osservò il cielo più a lungo e riusci a scorgere una cometa, era di un colore rosso acceso che attraversava la volta celeste e lasciava dietro di se una scia. L'umo era troppo ubriaco per farci caso così la scambiò per una stella cadente, espresse un desiderio e si addormentò sulla sabbia della riva del lago. Il sole uscì timidamente dall'orizzonte e si alzò alto nel cielo, la cometa era ancora lì e si stava pericolosamente avvicinando.

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