Tenere gli occhi aperti

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<<Stai lontana dalla mia cucina Jessy!>> sbraita, depositandomi sul divano come un sacco di patate. Rido e solo a quel punto mio fratello si accorge della presenza di Paulo, fermo all'entrata un po' sotto shock. Ma in senso positivo, credo.

<<Oh, ciao Paulo. Accomodati pure, fai come se fossi a casa tua.>> lo accoglie Giò, stringendogli la mano. Resto sdraiata sul divano ed osservo la scena a testa in giù, e Paulo è bello anche così cavolo!

<<Grazie Giovanni, spero di non essere di troppo.>> esclama Paulo, togliendosi il giubbotto. Mi raggiunge sul divano, si siede e sorride vedendomi con i capelli che quasi sfiorano il pavimento.

Senza essere visto da Giò si piega e mi dà un piccolo bacio, un po' come Spider-Man e Mary Jane. Il vestito si è un po' alzato, rivelando la cucitura dalle calze che lo distraggono facendogli brillare gli occhi di malizia. Mi siedo in modo normale, con le guance rosse, ed accendo la tv.

<<Ragazzi, stasera abbiamo ospiti.>> ci mette al corrente Giò, guardando l'orologio appeso alla parete. Sono le 20:30, forse staranno per arrivare.

<<Chi viene fratellone?>> domando curiosa, di solito a Giò non piace invitare persone a casa quindi deve essere qualcuno di importante.

<<Nessuno di speciale, solo Gabriele.>> risponde Giò, suscitando un sussulto da me e un sorriso da Paulo.

<<Paulo tu resti?>> continua mio fratello, ed è chiarissimo cosa stia cercando di fare. Gli sta chiedendo se ha intenzioni serie con me, se è disposto ad esporsi pur di frequentarmi. Ma non sa che sta invitando Paulo a nozze!

<<Oh mi farebbe davvero piacere Giovanni, sempre se per voi non è un disturbo.>> risponde Paulo, sorridendo sornione. Che cavolo avrà in mente?

<<Ma scherzi? Dybala che mangerà del cibo cucinato da me! Cosa posso volere di più dalla vita?>> esclama felice, mi fa l'occhiolino e scompare in cucina.

Mi fiondo subito su Paulo, di peso. Lo schiaccio bloccandolo a cavalcioni sui suoi fianchi, e lo osservo dall'alto. Inizio a fargli il solletico e Paulo ride a crepa pelle. Poi mi fermo e lo bacio sul collo, le sue mani mi stringono subito i fianchi e vorrei approfondire il discorso ma riesco a fermarmi in tempo.

<<Ragazzi potreste aiuta...>> dice Giò, bloccandosi appena nota la posizione compromettente in cui ci troviamo. Ops.

Scendo giù al volo, gli sorrido furba e alzo le spalle. Beh con un ragazzo del genere sotto mano come si fa a trattenere l'istinto? Forse ne sto approfittando un po' troppo, ma a chi importa?
Paulo si ricompone, stirando la camicia con le mani e arrossendo fino alla punta delle orecchie. Dolce è troppo riduttivo per descriverlo...

<<Si Giò, ad apparecchiare ci penso io.>>

Preparo il tavolo in sala, sotto lo sguardo scioccato di mio fratello, che mi guarda a bocca aperta. Torna in cucina senza dire una parola e vederlo così stupito è divertente. Paulo mi aiuta e dispone i bicchieri di vetro colorato accanto ai calici per il vino, però il suo cellulare inizia a squillare insistentemente.

<<È Gonzalo, dove posso...?>> domanda, con il cellulare in mano.

<<Vai in camera mia, sai già dov'è.>> gli dico, mettendo in tavola l'acqua e il decanter. Paulo sparisce in corridoio e un minuto dopo il citofono suona.

Giò fa scattare il portone e si toglie il grembiule, restando con un maglioncino blu che si intona con il colore dei suoi occhi. I capelli biondi gli ricadono ad arte sulla fronte ed è incredibile quanto non ci somigliano, forse solo la forma degli occhi è simile. Nessuno capirebbe mai che siamo fratello e sorella.

Spalanco la porta di casa e lascio passare una Caterina visibilmente nervosa, lancia la borsa sul divano e abbraccia Giò. Forse a lavoro è successo qualcosa che l'ha scossa, perché bacia mio fratello e la cosa diventa imbarazzante. Distolgo lo sguardo e Gabriele alza le sopracciglia, allusivo. Alzo gli occhi al cielo.

Gabriele si toglie la giacca e resta con una camicia scura, che mette in evidenza ogni muscolo dell'addome. I capelli biondi gli si arricciano ai lati delle orecchie e si pone accanto alla cugina, a proprio agio. Saluta Giò con una pacca sulla spalla e si siede sul divano accanto a me.

<<Jessica, neanche il tempo di accompagnarti a casa che eccoci di nuovo qui. Buffo non trovi?>> dice, con lo sguardo da predatore.

<<Gabriele, devo dirti una cosa. Mi vedo con qualcuno.>> lo metto al corrente, sperando non se la prenda troppo e che la smetta di provarci con me.

<<Oh, ma io non sono geloso.>> esclama sornione.

<<Ma io si.>>

Silenzio.
Paulo è sulla soglia del salotto, con il cellulare in mano e un espressione cattiva. È una sfida di sguardi e Gabriele sta decisamente perdendo. Quando comprende chi ha di fronte sbianca e si volta verso di me.

<<Ti vedi con...come è possibile?>> balbetta sotto shock. Poverino, posso capirlo. Paulo si avvicina e gli tende una mano.

<<Paulo Dybala, il fidanzato di Jessica.>> calca le ultime parole, in modo da non lasciare margine di errore. Anche Caterina è a bocca aperta, mentre Giò sorride soddisfatto.

<<Gabriele Capaldi, cugino di Caterina.>> balbetta Gabriele, stringendogli la mano. Resta a fissarlo, anche quando mi fa alzare e mi dà un bel bacio sulle labbra. Giusto per sottolineare ulteriormente il concetto.

Arrossisco e gli accarezzo la guancia con le dita, certa che sia voluto restare a cena solo per marcare il territorio. In questo modo Gabriele non è più una minaccia per lui. Dovrebbe darmi fastidio invece non è così.

<<Ragazzi, la cena è pronta. Accomodatevi pure.>> interviene Giò.

Mano nella mano ci sediamo uno affianco all'altro, alla mia destra prende posto Caterina, di fronte Gabriele e acconto a Paulo siede Giò.
Mio fratello torna in sala con un pentolone colmo di pasta al ragù di cinghiale, accolto dal brontolio del mio stomaco. Paulo ridacchia e Caterina alza gli occhi al cielo.

Mangiamo in silenzio, io troppo presa dal cibo per dire qualcosa. Gabriele tiene gli occhi su Paulo, ancora parecchio scosso. Caterina lo guarda a mala pena, come se la sua presenza le desse fastidio. Giò intavola un discorso che coinvolge praticamente tutti e che mette Paulo a suo agio. Parlano del campionato e della Champions, riuscendo a far tornare Gabriele nel nostro universo.

<<Ah, approposito della Champions, Jessica verresti a vedere la partita contro il Tottenham?>>

Gabriele credo stia per svenire, Caterina è infastidita e Giò credo stia per svenire pure lui. Annuisco, stringendogli gli mano.

<<Potete venire anche voi se volete.>> aggiunge Paulo.

Caterina risponde subito di no, il calcio non le interessa. Gabriele urla di si, e se continua così sverrà sul serio. Giò sbianca, si sventola con il tovagliolo viola e si alza. Gira intorno al tavolo e abbraccia Paulo, piangendo dalla gioia.

<<Grazie grazie grazie!>> balbetta Giò, prima di allontanarsi per poi tornare con il dolce.

Vederlo così felice mi scalda il cuore e sono davvero contenta anche io. Paulo è davvero una benedizione, sono stata molto fortunata ad incontrarlo. Mangiamo il tiramisù al bicchiere e non vedo l'ora che questa cena giunga al termine per poter passare del tempo da sola con lui.

Spazio autrice: Dybala ha messo le cose in chiaro e si è esposto lasciando Gabriele senza parole 🎉😂 Siamo più o meno a buon punto della storia, ci stiamo avvicinando sempre di più al finale e...beh, ci vorrà tempo. Io non dico nulla. 😒 Buon fine settimana 💎😘

Show Me Love /// Paulo Dybala Where stories live. Discover now