Capitolo 15

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-Jane dove vai?-

Sto scendendo le scale, se il mio ragionamento è giusto, potrei fargli ricordare qualcosa a Tommaso..

-seguimi-

Arriviamo davanti la porta della cantina.
Faccio un lungo sospiro e la apro.

-Tommy, quando ancora non ti conoscevo tu mi sei apparso in sogno.
Eri tu a manovrare i miei sogni? -

-no, non so come si fa e poi non penso si possa fare una cosa del genere-

Ok...

-tu stavi grattando la porta e piangevi,
Chiedevi aiuto.-

Entro dentro la cantina e chiudo la porta.
Mi rannicchio nella porta e vedo dei lunghi graffi su di essa.

-nel mio sogno ti sei girato e...
Vomitavi sangue.. -

Mi giro e guardo le scale piene di sangue.

-continuavi a vomitare e poi sei caduto-

Scendo piano gli scalini appoggiando la mano sul muro.
d'un tratto la vista mi si appanna, sento dei rumori, mi giro e vedo Tommaso vomitare sangue e cadere dalle scale.
Arriva al centro della camera, non riesce ad alzarsi, i suoi occhi sono pieni di lacrime.
Continua a vomitare sangue e singiozzare.

-Tommaso-

Provo ad afferrargli la faccia ma le mie mani lo trapassano.

Il suo sguardo si fa più cupo, smette di piangere e di vomitare.
Non si muove più...
E morto.

La vista ritorna ad appannarsi e mi ritrovo sulle scale.

-janette, mi senti?
janeeteee-

Mi sventola una mano sulla faccia.

--t-tommaso-

Ho le lacrime agli occhi.
Mi butto su di lui e lo abbraccio ma finisco per terra.

-ma sei scema o cosa? Prima rimani ferma sulle scale fissando il vuoto e poi ti butti su di me, ma che ti prende?-

-ti ho visto morire..
È stato bruttissimo-

-hai avuto una visione?
Caspita....
Il tuo dono è più forte di quanto pensavo...-

-in che senso?-

-toccando il muro hai avuto una visione giusto?-

Annuisco.

-è il tuo dono janette.
Diventa più forte ogni giorno che passa-

-non ricordi niente Tommy?-

-ricordo...
Sì ora lo ricordo.
Continuavo a vomitare, mi sentivo tradito.
Una persona a cui tenevo mi aveva tradito.-

-non ti ricordi chi?-

-no-

Scendiamo tutte le scale della cantina, arriviamo al centro della camera.

-ci sono camere segrete?-

-non penso.-

Chiudo gli occhi e mi concentro sulla pozza di sangue.

Tommaso si materializza sotto di me.
È morto guardando il muro alle mie spalle.
Una normale persona, in fin di vita avrebbe chiuso gli occhi aspettando la morte o afflitta dal dolore.
Lui continuava a guardare il muro.

Mi sveglio dal mio stato di tranz.

-in quel muro c'è qualcosa.-

Mi avvicino e comincio a tastare da tutte le parti.

Niente.

-conviene che torniamo su Jane, hai già fatto tanto oggi per me.-

-Tommy c'è qualcosa qui-

-non c'è niente, non riesco a trapassare Il muro.-

Torniamo su, e ci sediamo sul divano della cucina.

-ah...-

Sospiro.

-Dobbiamo scoprire chi erano quelle persone.-

Tommaso si gira e mi guarda.

-Jane vorrei tanto ricordare ma non ci riesco-

Il telefono squilla.

-pronto?-

-pronto Jane, ma dove sei?-

-a casa.-

-non vieni oggi?-

-no piuttosto cosa ci fai a scuola con questo tempo?-

-c'è il compito di latino oggi.
Tutti gli assenti dovranno fare una verifica orale.
Complimenti ti sei scavata la fossa con le tue mani-

-ma davvero?...-

-devo chiudere stanno dando la versione a dopo.-

-a dopo-

Riattacco.

-Hey Tommy.-

-cosa?-

-quando ti ho visto morire...
Mi sono sentita in colpa, ero lì difronte a te, non riuscivo a toccarti ne a parlarti, è stato bruttissimo.
Continuavi a vomitare sangue e...-

-non preoccuparti Jane, non parliamo più di come sono morto, cerchiamo di capire invece che tipo di persona ero da vivo.-

-hai ragione-

Segue un momento di silenzio.
Poi riprendo a parlare.

-tuo padre faceva l'investigatore,
Stava risolvendo un caso di denaro scomparso.
Potevano essere molti i fattori scatenanti che lo hanno portato alla morte.-

-cosa vorresti dire?-

-non credo che la morte dei tuoi sia stato un incidente.
Penso che qualcuno abbia manomesso qualcosa per farli morire di proposito-

-scusa ma come ci sei arrivata a questa conclusione?-

-ho fatto delle ricerche sul passato della tua famiglia, quando hanno tirato la macchina fuori dal lago i tuoi erano già morti.
Sull'asfalto dell'autostrada è stata ritrovata della cera e segni di frenata.
Hanno detto che i freni si erano rotti portando così la coppia alla morte.
Ma se ci pensi bene, un tipo come tuo padre non avrebbe mai provato a frenare di colpo, avrebbe potuto continuare a guidare fino a che la benzina non fosse finita,
Invece ha tirato il freno a mano e la cera ha fatto sì che le gomme dell'auto slittassero fino a sbattere contro la ringhiera dell'autostrada.-

-ma perché hanno frenato proprio nel punto in cui c'era  la cera?-

-deduco che qualcuno li abbia chiamati per sapere dov'erano arrivati e gli abbia detto qualcosa da fargli cambiare rotta per farli tornare indietro.-

-ottimo ragionamento...
Ma se ci sei arrivata tu a questa conclusione, come mai non ci è arrivata la polizia?-

-credo che la persona che aveva a che fare con voi sia stata tanto potente da occultare le traccie-

Ma...
Se quella persona è ancora viva sarà anche potente?

GhostTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang