« L'altra sera ce l'avevo quasi fatta, ero arrivato al quarto piano, e non mancava nemmeno tanto alla biblioteca. Ma poi ho sentito delle voci »


« ...Sì, davvero geniale, ma come pensi di farcela? » replicò la voce di Theodore Nott in seguito ad altre urla che Harry non aveva udito « Attento al bolide! »


« Ma Malfoy l'autorizzazione l'ha chiesta? » lo interruppe innervosita Ginny.
Senza nemmeno attendere replica, si diresse con passo pesante verso la porta degli spogliatoi, e la spalancò senza troppi complimenti.

Un colpo che fece sobbalzare i due Serpeverde in campo, e che per poco non fece volare Nott giù dalla scopa.

Il bolide sfiorò il caposcuola, che svelto l'afferrò e si lanciò verso il suolo per poterlo riporre.

« Weasley?! Ma che accidenti ci fai qui? » le domandò stizzito lui.

« Potrei farti la stessa domanda, Malfoy. Nott, non si tiene così una scopa. Ci sei mai salito sopra prima d'ora, almeno? »

« Chiudi quella bocca, donna! » le berciò contro Theodore, sistemandosi goffamente le maniche della camicia grigia – non sarebbe stato il miglior mago del mondo a cavalcare la scopa, ma ciò non toglieva che non potesse essere il più bello.

Harry, attirato dal battibeccare in corso, abbandonò il nascondiglio per cacciare fuori il naso.

« Si dia il caso che ci stiamo allenando per la partita di settimana prossima, contro di voi, tra l'altro » si intromise Draco, riprendendo la polemica precedente « Cinque punti in meno per averci disturbato »

« COSA?! » strillò indignata Ginny.

« Potter?! » domandò incredulo Theodore Nott « ma che ci facevate negli spogliatoi? »

« Che cos'è questa storia dei punti tolti? » lo ignorò arrabbiato Harry.

« Qui siamo noi a fare le domande » lo zittì Nott.

Malfoy assunse un sorriso ben poco confortante, il genere di smorfie che si era soliti vedere sulle labbra di Piton prima di un colpo basso.

Si sedette sulla scopa, che ancora fluttuava, e osservò i due ragazzi a braccia incrociate. Theo scese di quota per mettersi al suo fianco.

« E così, San Potter e la Weasley, già fidanzata, erano soli soletti » cominciò con il tono canzonatorio di qualcuno che riesce a fare due più due prima di tutti « chiusi in uno stanzino, a fare chissà cosa da chissà quanto... mi chiedo cosa ne penserebbe il buon Dean Thomas »

Ginny diventò rossa come i suoi capelli, e dopo un breve momento di paralisi totale – quasi fosse stata colpita da un Pietrificus Totalus un attimo prima di un urlo spacca-timpani – cominciò a digrignare i denti minacciosa.

Harry, dietro di lei, era già pronto a dare vita ad un duello.

« Altri dieci punti in meno per la pugnalata alle spalle di quel povero buon samaritano. A testa, mi sembra chiaro »

Basta.

Ginny scattò in avanti, decisa più che mai a saltargli addosso e, nel migliore dei casi, strangolarlo. Harry rinunciò completamente alla tentazione di scagliare una fattura contro i Serpeverde solo perchè, in quel momento, l'urgenza riguardava evitare che Ginny ammazzasse un caposcuola.

« Ma è una selvaggia » commentò Theo, godendosi la scena della rossa che muoveva freneticamente le mani, quasi sperasse di graffiarli da lontano.

PoisonedWhere stories live. Discover now