Capitolo 24

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I poliziotti tenevano il ragazzo per i polsi, lo stavano per portare via ma gliel'avevo impedito.

<<Matthew... Perché l'hai fatto?>> avevo chiesto con chiaro dispiacere.

Lui piangeva. Era tutto rosso. La sua faccia era umida a causa delle lacrime.

Ci conosciamo da anni. Non l'avevo mai visto così disperato. Non così.

Singhiozzando mi aveva risposto.

<<Ho rischiato di morire. Era l'unica alternativa. Ho preferito derubarvi che morire...>> continuava a balbettare.

<<In che senso?>> aveva chiesto Shawn. Sia io che lui eravamo confusi.

<<Parlerete un'altra volta. Ora dobbiamo portarlo via>> ci aveva avvisati il poliziotto.

Mancava ancora mezz'ora al nostro volo. Ci eravamo seduti su una panchina, ansimando e pensando a cosa si riferiva Matt.

<<Secondo me c'entra Sammy. Ha obbligato Matt a derubarci altrimenti l'avrebbero ucciso>> aveva detto Shawn, incrociandosi le braccia.

<<Non può essere>> avevo obiettato.

<<Perché dici così?>>

<<Cioè... Ormai è quasi finita. Ormai è quasi tregua. Perché dovrebbe avercela su con noi... Ancora?>>

<<Al posto di un cervello, quello è nato con un criceto in testa che gira in una ruota. Tutto è possibile>>

<<Non lo so. Non ne sono convinta. Ho i miei dubbi>>

<<Come fai a dirlo?>>

<<Non lo so. Presentimento?>>

<<Darling...>>

<<Sì?>>

<<Smettila di dire cavolate dai>> mi aveva sorriso, io avevo ricambiato.

Shawn aveva portato il suo braccio dietro le mie spalle e con la mano mi accarezzava la nuca, mentre io guardavo il pavimento.

Finalmente eravamo sull'aereo. Cercavo di mettere il mio zaino nell'apposito posto per le valige, solo che non ci riuscivo a causa dell'altezza.

Shawn mi aveva aiutato a metterlo apposto. Almeno... Credevo fosse Shawn, fino a che non l'avevo visto seduto di fronte a me. Stava leggendo una rivista, probabilmente di automobilistica.

Mi ero girata e dietro di me c'era il ragazzo di prima che mi aveva recuperato lo zaino fermando Matthew.

I suoi occhi erano qualcosa di stupendo. Non si capiva se fossero verdi o azzurri. Wow. Bellissimi.

<<Oh, grazie... Ancora>> avevo detto con stupore.

<<Di niente. Mi fa piacere aiutarti. Tuo fratello non sembra darti troppe attenzioni... Comunque mi chiamo Isaac>>

<<C-come mio fratello?>> avevo chiesto. Poi avevo visto Isaac che guardava Shawn.

<<Ah! Lui! No no. Siamo fidanzati>> avevo detti mettendomi la mano dietro la nuca.

<<Beh, in qualunque caso sembra che abbia la testa fra le nuvole>>

<<Ultimamente sì. Ci ritroviamo in una condizione particolarmente difficile...>>

<<Se avete difficoltà perché non vi separate?>> aveva chiesto incrociandosi le braccia.

<<Perché, caro mio bel curiosone, il problema non è tra di noi, ma di un terzo incomodo che cerca in qualsiasi modo di uccideci, chiaro?>> avevo detto Shawn, alzandosi.

SOLO COLPA DI SHAWN MENDES- SequelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora