Capitolo 13

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Quella mattina Shawn mi aveva svegliata cantando "Running Low".
La sua voce era l'unico motivo per cui mi sarei alzata dal mio amato letto.

Quel giorno non volevo avere a che fare con Sammy, con Josh e nessun altro. Non volevo pensare a loro. Quel giorno era dedicato a me e Shawn. Nessun altro. Non volevo nessuno fra i piedi. Quei vandali hanno veramente scassato, questa storia va avanti da troppo tempo e continuo a ripetermi che deve finire. Ma non quel giorno. Non volevo sentir parlarne.

Alzata dal letto, mi ero avvicinata a Shawn, lui si era abbassato e mi aveva preso in braccio per rimettermi sul letto.

Ero andata più vicino al suo orecchio per sussurrare le mie, ovvero quelle di prenderci una pausa.

<<Penso che sia un'ottima idea>> aveva detto Shawn, guardandomi e facendomi un bellissimo sorriso.

Pian pianino lui si approssima al mio collo, iniziando a darmi baci delicati. Io, come al solito stringevo i suoi capelli ricci tra le dita.

Non so perché l'avevo fatto. Mi era venuto d'istinto. Non me lo sarei mai immaginata. Non me l'aspettavo. E nemmeno Shawn.

Avevo afferrato i lembi della maglia di Shawn, salendo di più, fino a toglierla completamente. Mi ero ritrovata davanti lo spettacolo più bello del mondo. Io ero distesa sul letto mentre lui era sopra di me.

Lui aveva fatto un sorriso a dir poco rassicurante. Poi aveva afferrato i miei fianchi, continuando a baciarmi, però questa volta sulle labbra. Aveva messo una mano sulla mia schiena, e con l'altra mi toccava la parte destra del mio fondoschiena. Non mi ero arrabbiata questa volta. Strano. Anzi, ciò mi stava anche piacendo.

Le sue labbra sono qualcosa di... Wow! Indescrivibili. Qualcosa di magico e sensuale al tempo stesso. Shawn era particolarmente eccitato e si vedeva. A me, per l'emozione erano venuti i brividi. Quel silenzio era spettacolare, che purtroppo era strato interrotto da una mia preoccupazione.

<<Shawn. Mi sento osservata>>

<<Baby, sono io che ti guardo>>

<<No, no...>> mi ero girata ed...

Eccola lì. Mia madre che... Ci guardava. Non sembrava contrariata ma imbarazzata.

<<Okay, meglio chiudere la porta. Diletta fai attenzione che le prendi>> e dopo questa frase era uscita chiudendo la porta. Invece no. Era arrabbiata. Decisamente.

<<Non stavamo mica facendo...>> stava chiedendo Shawn.

<<No, no. Sono solo le allucinazioni di mia madre>>

Shawn mi aveva sorriso, poi si era allungato verso il comodino per prendere il cellulare.

Due instanti dopo era sul pavimento... Dall'altra parte della stanza.

<<Shawn! Perché l'hai fatto?>> avevo chiesto alzando la voce. Aveva lanciato il cellulare senza alcun motivo. Almeno... Credo.

<<Emh... Volevo prendermi un... iPhone X. Mi sono stancato di quello>> si era scusato, mettendosi la mano dietro la nuca.

<<Ooookay... Farò finta di crederci>>

Mi ero alzata per avvicinarmi al suo cellulare, e nonostante lo schermo fosse rotto, si accendeva ancora.

Probabilmente era un messaggio da parte del solito squilibrato. Detto a anche Sammy.

<<No, Diletta! Non farlo>>

<<Che cosa?>>

<<Emh... Il cellulare è privato! Non puoi guardare!>>

<<Mi stai nascondendo qualcosa?>>

<<Emh.. N-no! Emh... È che non puoi vedere! È questione di privacy!>>

<<Sono la tua fidanzata...>>

<<Eh... Vabbé! Il cellulare è mio e non lo devi toccare>> e con una manata lo aveva ributtato per terra.

Mi sta nascondendo qualcosa. Qualcosa di grosso. Si è letteralmente fregato da solo dicendo che non posso guardare.

SOLO COLPA DI SHAWN MENDES- SequelWhere stories live. Discover now