17_ Padri

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Dean con una calma inimmaginabile apre la porta che li separa dal garage, posto in cui è custodita Baby e moltre altre macchine e moto appartenute anni prima ai Men of Letters.
Saliti i pochi gradini davanti a loro, ecco che finalmente la vedono, lucidata alla perfezione in tutta la sua bellezza nera, parcheggiata esattamente dove solitamente il maggiore la lasciava al bunker.
“Wow… la mia Baby é sempre bella.. che sia vera o solo una proiezione nella mia mente” dice subito incantato, non riuscendo a distogliere gli occhi da quella che da tempo era diventata la loro compagna fidata; è così preso a fissarla che non si accorge che nel frattempo Sam ha iniziato a parlare.
“... qualcosa di strano..”
“Cosa?” chiede subito, accorgendosi solo in quel momento di essersi completamente estraniato dal mondo, o sogno.. insomma, qualunque cosa fosse.
“Dicevo.. guardati intorno… c’è qualcosa di strano…”
“Che intendi?”
“Appena entrati nella tua stanza, è apparsa una nuvola grigia al cui interno si materializzavano i ricordi riguardanti la mamma.. ma qui… qui non c’è niente” gli risponde Sam, continuando a guardare in giro.
“Forse la tua teoria è errata e semplicemente abbiamo sbagliato stanza.. forse non sei così intelligente come credi, mio caro fratellino” gli dice ridendo, provocando il minore.
“Ah - ah … sicuro più di te... “ e quando vede Dean avvicinarsi nuovamente a Baby ed aprire lo sportello dalla parte del guidatore, gli urla “Ehi! Ma che stai facendo”, raggiungendolo un attimo dopo.
“Dean.. mi spieghi perchè ci siamo seduti dentro l’Impala?” domanda quando entrambi si ritrovano all’interno dell’abitacolo; passa qualche secondo, ma da parte del maggiore nessuna risposta.
“Dean? Ehi mi stai-” ma quando si gira, nota solo in quel momento lo sguardo fisso del fratello davanti a loro, l’espressione indecifrabile, immobile come una statua.
“Dean! Ehi, non scherzare!” ma dal maggiore nessuna risposta… qualche secondo dopo lo sente pronunciare le prime parole “Papà, non sono troppo piccolo per guidare?” e solo in quel momento comprende che stavolta Dean non sta solo vedendo i suoi ricordi... no... li sta rivivendo in prima persona!
Non sapendo esattamente cosa fare, decide di aspettare, pregando con tutto se stesso che stavolta il recupero totale dei ricordi non finisse come con la madre.
Nel frattempo, lo stesso Dean stava rivivendo la scena di quando, ancora molto piccolo, il padre gli stava insegnando a guidare ed aggiustare la macchina.

Dean aveva appena compiuto 13 anni quando suo papà, convinto più che mai, decise che era arrivata l’ora per il più grande di imparare a guidare e soprattutto a riparare l’Impala.. il motivo? Non glielo avrebbe detto mai… ma Dean lo capì solo anni dopo, quando il padre, ormai convinto delle capacità del figlio, decise che era giunto il tempo per il maggiore de fratelli di iniziare a cacciare da solo.
“Papà.. come mai proprio ora? Insomma.. non sono ancora troppo piccolo per guidare?” chiese un Dean ancora tredicenne.. un conto era imparare a sparare e cacciare, ma guidare? Cosa avrebbero fatto se beccati dalla polizia? Che ne sarebbe stato di Sam?.
“Dean, non fare il bambino. Sei grande abbastanza… e poi ora ti sto insegnando solo come si fa.. non guiderai in strada almeno fino a quando avrai 16 anni” e in quel momento un sorriso comparve sul volto di Dean.. forse era una cosa che tutti i padri facevano con i propri figli! Ma il suo entusiasmo venne smorzato all’istante quando il padre aggiunse “E poi, se in una caccia mi ferisco, mi servi pronto”... Eccolo.. eccolo il vero motivo… solo e sempre la caccia… ma nonostante tutto Dean era felice perchè finalmente aveva la possibilità di mettere le mani sulla macchina che da sempre adorava.

Passarono le successive ore con John che spiegava al maggiore dei figli come funzionava ogni parte all’interno del cofano e come ripararlo in caso di guasti… i giorni successivi furono un alternanza di guide e caccia ma, dopo una settimana, Dean era perfettamente in grado di maneggiare tutto quello che riguardava Baby… già, è così che iniziò a soprannominarla, perché mai aveva visto cosa più bella e in cuor suo, sapeva che quella bellezza non lo avrebbe lasciato molto presto.
Il padre non gli disse mai quanto fosse fiero di lui per aver imparato così in fretta tutto.. no.. ma alla fine a Dean non importava; uno dei suoi sogni più grandi, quello di guidare la magnifica macchina del padre, era stato realizzato e niente al mondo lo avrebbe reso più felice.

Whatever happens, I'll always be by your sideDove le storie prendono vita. Scoprilo ora