Capitolo 4

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Remember when you were youngYou shone like the sun

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Remember when you were young
You shone like the sun

Now there's a look in your eyes
Like black holes in the sky

Threatened by shadows at night
And exposed in the light

Shine on you Crazy Diamond
[Pink Floyd]

~~~

«Dovresti prenderti una vacanza»

Questo fu il laconico commento di Jessica durante la cena, quella sera, dopo avermi osservata in silenzio per diversi minuti. Alzai gli occhi al cielo.

«Non ho bisogno di una vacanza, Jess» risposi con un sorriso tirato. «Mi basterebbe riuscire a dormire decentemente la notte»

«Quel che non capisco è perché tu non riesca a dormire» incalzò lei, versandosi dell'acqua nel bicchiere. «È per Liam, eh? Confessa una volta per tutte, Riles! Non puoi non sbavare dietro ad uno così»

Scoppiai in una risatina, scuotendo la testa.

«Io e Liam siamo solo amici, nulla di più» chiarii, rafforzando il concetto con un gesto secco della mano. «Te l'ho detto un sacco di volte, come fai a non credermi?»

I suoi grandi occhi castani lasciavano intendere chiaramente che non aveva intenzione di lasciarsi fregare da me.

«Ma per favore» sbuffò, prendendo un sorso d'acqua. «Devi avere due fette di prosciutto belle spesse davanti agli occhi, per non aver mai fatto un pensierino su Liam Payne»

I due si erano incontrati per la prima volta quando avevo invitato Liam e Leah a cena una sera di circa tre mesi prima; da allora Jess non aveva fatto altro che gonfiarmi la testa con le sue fantasie su di lui, lamentandosi del fatto che il ragazzo aveva palesemente occhi solo per me e di quanto fosse uno spreco la mia indifferenza nei suoi confronti.

«Non andrò a letto con Liam, e men che meno mi ci metterò insieme» affermai decisa, senza lasciare spazio all'esitazione nella mia voce. «Sei liberissima di provarci con lui in qualunque momento, se ci tieni così tanto»

«È te che vuole, cazzo» imprecò con un finto tono piagnucolante. «Non capirò mai come ragioni, Riley Fisher»

Quando non risposi scosse la testa con aria di disappunto, facendo ondeggiare i capelli biondissimi ed arricciati con la piastra. Io sorrisi tra me e me mentre finivo di mangiare; sapevo perfettamente che l'argomento era ben lontano dall'essere chiuso. Conoscendola sarebbe tornata all'attacco alla prima occasione disponibile.

Jessica era una ragazza indubbiamente molto bella, il classico tipo che non aveva certo bisogno di faticare per avere gran parte degli sguardi maschili puntati addosso. Aveva notoriamente una vita sessuale piuttosto attiva – non era raro che vedessi ragazzi semisconosciuti andare e venire dalla sua camera come se fosse casa loro – ma sapevo che in fondo era solo una maschera. Jess sognava l'amore vero, il principe azzurro che sarebbe venuto a prenderla sul suo cavallo bianco per portarla al castello e vivere per sempre felici e contenti.

Reunited || H. S.Where stories live. Discover now