Capitolo 2

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Tied – tied to a timeWhen we knew that the sun would shineAnd you were all smilesAnd we could just talk for a while

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Tied – tied to a time
When we knew that the sun would shine
And you were all smiles
And we could just talk for a while...
Of where we would be when the future comes

Strange how you never become
The person you see when you're young

Where would we be
[Porcupine Tree]

~~~

Allora non potevo sapere che sarebbero passati quasi sedici anni prima di rivederlo. Men che meno avrei potuto immaginare che l'avrei incontrato in una situazione simile.

Quando mi sentì pronunciare il suo nome, Harry spalancò gli occhi e fece un passo indietro.

«Come fai a sapere come mi chiamo?» domandò in un sussurro, ancora incredulo.

«Sono Riley» mormorai, la voce spezzata e le lacrime che si stavano rapidamente seccando sulle mie guance. «Non ti ricordi di me?»

Lo vidi aggrottare le sopracciglia e socchiudere gli occhi fino a renderli due fessure, prima che un lampo di consapevolezza lo investisse diversi secondi dopo.

«Cristo santo... Ri, non puoi essere davvero tu»

Sentii il mio petto chiudersi improvvisamente in una morsa pungente mentre annuivo, al che lui indietreggiò ancora di più.

«Cazzo» sibilò, scuotendo la testa. «Questo è assurdo. Dio, non va bene per niente»

«Che ti è successo, Harry?» riuscii in qualche modo a chiedergli, con la poca voce che mi era rimasta, mentre muovevo un passo verso di lui. «Come sei finito così?»

In un gesto carico di confusa rabbia si passò una mano tra i capelli, tirando all'indietro le ciocche che gli coprivano disordinatamente la fronte. Con la stessa mano si tamponò il naso, constatando con una smorfia che non aveva smesso di sanguinare. Mi affrettai a recuperare un fazzoletto di carta dalla pochette, quindi tentai di riavvicinarmi a lui.

«Aspetta, ti aiuto» provai a dirgli, allungando il fazzoletto nella sua direzione, ma un suo lamento frustrato mi interruppe.

«Devi starmi alla larga, cazzo» ringhiò, allontanandosi ancora. «Non sono più il bambino con cui giocavi da piccola, quello è un capitolo chiuso»

Mi bloccai interdetta, la mano ancora a mezz'aria. Non sapevo spiegarmi il turbine di emozioni contrastanti che mi vorticavano dentro; paura, confusione, sollievo, delusione... tentare di razionalizzare il tutto in quel momento era impossibile, perciò cercai perlomeno di impedirgli di andarsene subito.

«Harry, per favore» lo implorai, camminando verso di lui per l'ennesima volta. «Ti ho ferito, fatti almeno aiutare»

Lo vidi esitare, una bestemmia ancora stretta tra i denti, quindi si guardò rapidamente intorno e mi trascinò con poca delicatezza verso un minuscolo vicolo in ombra dove si fece finalmente tamponare il naso con il fazzoletto.

Reunited || H. S.Where stories live. Discover now