Warriors

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Pov.Fede
Finalmente siamo giunti davanti alla carta.
Vediamo di estrarre questo n.96.
-Bene, siete pronti?- non aspetto la loro risposta e proseguo prendendo in mano la carta- tenete la mano sulla carta.
Io penserò al resto.
Nash, Astral e Yuma annuiscono e prendono in mano la carta mentre io mi concentro.
-Quintessenza.- dico appoggiando due dita sulla carta mentre i miei occhi si illuminano di viola.
In un attimo mi ritrovo dentro la carta.
È tutto buio qui e non riesco a vedermi i piedi perchè vi è una nebbia nera persistente.
Scorgo solo una luce rossa e decido di seguire il mio istinto avvicinandomi.
Avanzo alla cieca ma alla fine giungo davanti a Black Mist.
Ha tutti e quattro gli arti legati cin delle catene d'oro massiccio e fissate a due pilastri.
-Ma Bene...ho visite.- esordisce aprendo gli occhi e fissandoli nei miei.
Agghiaccianti, oserei dire.
Carichi di odio e rabbia, ma ormai sono abituata a questo genere di sguardi.
-Black Mist. Sono qui per liberarti.-
-Questo si che è interessante.
Perchè mai dovresti liberarmi, Bariana?-
-Ti è stato affidato un importante compito.
Sarai il nuovo oracolo astrale-affermo continuando a fissarlo negli occhi.
Lui mi fissa per un attimo poi scoppia in una risata fragorosa -Cosa ti fa credere che mi importi del mondo astrale?-
-Non ti importa infatti ma non siamo ne tu ne io a scegliere.
Dunque cosa ti interessa Black Mist? Cosa vorresti fare una volta uscito di qui? Conquistare il mondo? Non sei abbastanza potente.
Distruggere Astral? Ti farebbe solo tornare qui.
Perchè non provi a fare qualcosa di utile nella tua vita?-forse sono stata un pò troppo diretta, lui infatti mi fulmina con lo sguardo.
-Stupida ragazzina, che vuoi da me?- ringhia lui.
-Voglio solo che tu accetti il nuovo compito e che tu non distrugga tutto una volta uscito da qui.- dico trasfigurando la mia collana in una spada.
-Pff...non prometto nulla io.-
-Come preferisci.- e taglio con un colpo ben mirato la prima catena.
-E mi liberi lo stesso?- chiede sorpreso.
-Non ho altra scelta se non fidarmi- e taglio un altra catena.
-Sappi solo che dovrò separarti dalla carta. Diverrai un astrale vero e proprio. Non più una carta.-
-Cosa?! Non sono molto daccordo con questo!-
-Spiacente, non abbiamo molta scelta-e detto questo taglio le altre due catene.
Prima che Black Mist possa scappare o altro trasformo la mia arma in una catena.
-Ghostbusters!- esclamo spiccando un salto verso la luce per uscire dalla carta trascinando con me Mist.
-Io ti odio!- esclama Mist ringhiando.
Io ridacchio -e ancora non hai visto nulla.- e detto questo esco dalla carta con lo spiritello.
-If there's somethin' strange in your neighborhood
Who ya gonna call?
Ghostbusters!- canticchio facendo ridere Yuma e sorridere Nash.
-Ora che si fa?- chiede Astral.
-Ora separiamo anima da carta-
-No! Non voglio!-esclama 96
-Erm ragazzi...ma credete sia giusto farlo contro il suo volere?-
-Ti prego Yuma, non farlo sembrare uno stupro.-sbuffa Nash.
-Ascolta Black Mist, io penso che tu sia senza uno scopo e triste.
Non vorresti avere uno scopo? Un posto nel mondo? Non vorresti provare ad avere persone vicino che non ti odiano?-borbotto io.
-Ma che ne sai tu di me?!- dice lui.
Sorrido intenerita dal suo comportamento.
-Diciamo che sei molto simile a com era la mia sorellina.
Sei un piccolo bambino smarrito-
-Liberami e vedi chi è il bambino!-
Ridacchio -No, e ora fatti separare dalla carta.- concludo stendendo le mani verso di lui.
Lui sospira e capisci che si è ormai arreso.
Mi concentro.
-Sarà un'operazione molto lunga, mettetevi comodi.-

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Pov.Vector
Merda.
Prendo Chiara in braccio e utilizzo la velocità potenziata per raggiungere il castello in un attimo.
La metto giu ed entrambi raggiungiamo la sala del trono dove troviamo tutti gli altri.
-Merda, proprio ora dovevano arrivare? Ora che non c'è Nash!-esclama Arito
-Stai calmo Arito. Dobbiamo organizzarci per respingere l'attacco.-
-Merag ha ragione.- e dicendo questo con un gesto faccio comparire gli schermi che mostrano i nemici.
-Arito e Misael andranno al fronte Nord, Merag e Durbe a Sud, io e Gilag ci occuperemo della parte a Ovest.
Ognuno si porti la propria legione, il resto dell'esercito lo manderemo a Est.
Siete daccordo?- dico guardando tutti negli occhi.
So di averli sorpresi, non è da me essere così serio ma sono davvero preoccupato per questa invasione.
Dopo essersi guardati fra loro, gli imperatori annuiscono.
-Io vado a Est allora.- esordisce Chiara guardandomi seria.
-Non essere stupida, ti metteresti in peric- Vengo interrotto da lei.
-Anche voi lo siete, comunque.-
Sospiro tentando di non sorridere. Adoro questa ragazza.
-Ascolta, ho bisogno di te per un compito più importante.
Essendo in minoranza dobbiamo scendere tutti in prima linea ma ho bisogno che qualcuno passi le informazioni e coordini il tutto.
Tu rimarrai qui e coordinerai la nostra difesa.-la mia logica non fa una piega, come sempre.
-Detesto quando hai ragione-sbuffa lei mordendosi poi l'unghia e riflettendo.
-Non puoi ribattere, rassegnati.
Questa volta ho vinto io- ghigno trionfante.
-Questa volta si.
Ma non finisce qui, perchè tu torni.
Torna o ti verrò a cercare all'inferno.- Adoro quando mi intima le cose; è così tenera e paurosa allo stesso tempo.
-Daccordo Piccola, tornerò qui da te- dico socchiudendo gli occhi ma il mio caratteristico ghigno beffardo non mi abbandona.
Lei ricambia il mio sorriso poi si volta verso gli altri -Fate attenzione, miraccomando.-
Gli altri prendono le proprie auricolari bariane e spariscono in fasci di energia dirigendosi verso i fronti prestabiliti con le loro legioni.
Chiara si volta a guardarmi negli occhi e io faccio altrettanto.
-Ho bisogno di saperti, per quanto possibile al sicuro-ammetto sistemandomi l'auricolare.
-Sai dov è il centro di controllo. Vedi di rimanerci.- non faccio intempo a voltarmi che lei mi prende la mano e la stringe nella sua.
Io di riflesso la tiro fra le mie braccia appoggiando le mano sui suoi fianchi e lei sulle mie spalle.
-Non stavo scherzando prima.
Devi tornare.- dice accarezzandomi il volto in quel modo delicato tipico suo, in netta contrapposizione con la violenza di cui è capace.
-Agli ordini, mia regina...-sussurro vicino alle sue labbra facendola arrossire.
-Stupido- borbotta baciandomi dove dovrebbero esserci le labbra.
Rimango spiazzato, non credevo che l'avrebbe fatto.
Il bacio dura davvero troppo poco perchè lei si stacca quasi subito con un sorriso furbo -Ci vediamo dopo- sorride facendomi l'occhiolino e corre via verso la sala comando.
Sorrido.
Forse è la prima volta che mi sento così felice dopo millenni...secoli.
Sono felice, ed è tutto merito di una donna.
Mi trasformo in pura energia e reggiungo Gilag.
È ora di far vedere quanto vale il mondo bariano.

Pov.Chiara
Non ci credo che l'ho davvero baciato.
Maledetta me e la mia impulsività.
Corro attraverso i corridoi.
Si possono sentire delle esplosioni in lontananza e delle urla.
Giungo di fronte al ponte sospeso che congiunge il centro di controllo con il palazzo e noto a terra delle guardie.
Davanti a me vi sono delle strane creature umanoidi senza occhi e con denti accuminati.
Grandi quanto un bariano e con degli artigli piuttosto letali.
Merda.
Due di queste bestie sono a terra e una è ancora viva.
Posso farcela? Non ho molta scelta.
Non posso prendere le armi bariane delle guardie però quelle appese al muro per bellezza paiono al caso mio.
La bestia mi ha visto.
Con un ruggito da far gelare le ossa scatta verso di me e io riesco a scansarmi appena in tempo e a raggiungere la falce appesa al muro.
Mi volto e corro verso quella strana cratura.
Schivo un artigliata e scivolo sotto alla bestia tranciandola a metà.
Mi alzo subito ed evito che la creatura mi cada addosso poi riprendo a correre verso il centro tendendo la falce dietro di me per evitare che mi sia di intralcio nella corsa.
Arrivo alla porta di accesso e digito il codice entrando nella struttura.
La porta si chiude subito dopo il mio passaggio.
Corro a sedermi sulla poltrona girevole li posizionata e infilo l'auricolare dotata di microfono dopo aver appoggiato la falce di lato alla sedia.
-Ci sono ragazzi.- esordisco mentre accendo i computer e accedo ad ogni telecamera del pianeta.
-Era ora! Ce ne hai messo!- esclama Arito impegnato a uccidere numerosi mostri somiglianti a belve affamate.
-Ho avuto un contrattempo alla porta.- inizio ad armare i cannoni e dispongo le sentinelle, robot creati per eseguire ogni ordine degli imperatori.
-Che è successo?!- esclama Vector tranciando in due, mentre Gilag distraeva, uno strano essere che pare formato da un esoscheletro nero.
-Niente, sto bene.
Quindi questo è l'esercito di Chaos?- dico mentre inizio a mirare a più mostri possibili attraverso i cannoni e le mitragliatrici disposte.
Purtroppo sono da sola quindi posso aiutare solo un lato alla volta.
-Si, Bestie create da incubi e paure di Umani, Astrali e Bariani- risponde Merag.
-Considera che questi sono come burattini quindi tieniti pronta e avvisaci se vedi i comandanti.- spiega Durbe mentre io elimino dei mostri alle sue spalle.
-Va bene, Il piano qual è quindi?- domando.
-Dobbiamo farli retrocedere e attivare la bariera.
Quindi...- Inizia Vector.
-Attivo la bariera.- inizio a smanettare col computer attivando un enorme bariera a cupola rossa che impedisce sostanzialmente il passaggio di forme di vita non bariane.
Quindi i portali non bariani sono bloccati.
-Esatto.
Inizia ad azionare i primi livelli di bariera impenetrabile, in modo che niente entri e niente esca.
Faccio come dice.
A partire dal centro di controllo si creano numerosi cerchi concentrici formati da bariere.
Ogni città ne possiede una, Nash ha voluto pensare prima alla difesa che all'attacco.
Saggio bariano.
All'improvviso sento un ringhio agghiacciante provenire da fuori il centro.
Non è umano.
-Devo andare a controllare o potrebbero fare danno.- dico alzandomi.
-Chiara! Che cos è?- mi chiede Vector.
-Non ne ho idea.
Non preoccuparti, troverò anche qualcun altro disposto ad aiutarmi qui.-
Detto questo mi avvicino alla porta con la falce in mano, attivo la seconda porta di sicurezza che si chiude dietro di me e apro quella davanti.
Davanti a me vi sono delle piccole bestiacce dalle sembianze lupesche.
Inquietanti.
Alzo la falce giusto in tempo per difendermi dal morso di una di quelle bestiacce.
Sbatto la bestiaccia via e abbasso subito l'arma sulle altre cercando di tranciarne il più possibile.
Ne compaiono sempre di nuovi, neanche il tempo di respirare.
A quanto pare questi mostriciattoli si muovono in gruppo.
Uno di questi mi salta addosso e io lo trancio in due ma subito dopo ne arriva un altro a sorpresa che risce a graffiarmi la guancia.
Io di rimando lo prendo e sbatto a terra tranciandolo.
Riprendo a tranciare tutti i mostriciattoli che posso ma non durerà a lungo, di questo passo non ce la farò.

And his eyes destroyed me //yu gi oh Zexal//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora