Rose.

Capitolo 49

"Si"
Non permetterò che lei debba sedersi al fianco di Adam, non Stassie.
Che sorride sapendo il fatto suo.

"Butler, lei non dice niente? Va beh, d'altronde stando con lo zoppo, si impara a zoppicare"
Specifica il fatto che io l'ho appena risposto male, cosa che Adam fa sempre.

È un ragazzo tutto sulle sue, bisogna saperlo prendere. Per quante capacità ha, a scuola viene per scaldare la sedia.

"Cosa ha appena detto?" Adam si alza dalla sedia, lo prendo dal braccio facendolo risedere.

"Vuole andare dal preside? O volete andarci insieme? Fate una luna di miele" Crede di essere spiritoso. "Butler, lei quest'anno rischia grosso"

"Mi scusi" La bocca di Adam pronuncia delle scuse per il professore.

"Dovrei continuare la lezione, Rose, quando vuole" Alza le mani invitandomi a cambiare posto.

Prima che io potessi parlare. "Vai" Sento il tono duro di Adam.

"Di certo non perché me lo hai detto tu, goditi la puttana" Sussurro, prima di andare al fianco di Drake.

La lezione continua, io non mi volto a vedere quello che succede tra Adam e Stassie, odio anche sentire i loro nomi, insieme, nella stessa frase.

Appoggio la testa sul banco e quasi non mi addormento, tutta la stanchezza di aver dormito pochissime ore la sento addosso.

"Vuoi svegliarti? Adesso sono io che sveglio te!" Drake mi sposta i capelli dal viso.

"Drake" La voce di Adam fa alzare Drake dalla sedia. "Non ha bisogno della sveglia"

Apro gli occhi, nervosamente. "Non ho proprio voglia di sentirti" Dico ad Adam.

Vado verso Jade, che mi aspetta avanti la porta. "È andato in bagno per tutta l'ora"

"Non vedeva l'ora di stare a fianco a quella poco di buono"

"Rose? Hai capito che ho detto?"

"Che è stato tutta l'ora in bagno?" Annuisce. "Sembrava brutto altrimenti"

"Non dire stronzate" Mi spinge.

Saluta il suo fidanzato, Leon, mentre io alzo gli occhi al cielo e Leon mi prende in giro. "Adesso devo andare, a dopo ragazze"

"Tesoro, dove vai?" Chiede Jade.

"Adam è in presidenza, cerchiamo di salvargli il culo"

"Come mai?" Chiede lei, io resto in un angolo a sentire ciò che hanno da dire sul mio ragazzo.

"Non può restare un'ora intera fuori mentre il prof è in classe a fare lezione"

"Stupido" Sussurro avviandomi verso le scale per salire in presidenza.
Sento i passi di Leon e Jade dietro di me.

Busso alla porta del preside Caniff, Taylor, amico dei nostri genitori.

"Buongiorno preside" Saluto Taylor per poi fare un cenno a mio fratello e a Jacob, ignorando Adam. "Potete chiudere un occhio sull'accaduto? Non è la prima volta che succede e non sono mai stati presi provvedimenti perché il ragazzo poteva anche essersi sentito male"

"Rose, non avevo intenzione di prendere provvedimenti per questo, con il vostro insegnante me la vedrò io, ma che non accada più"

"Questo non posso assicurarvelo, purtroppo dovrebbero imparare ad usare il cervello alcuni alunni di questa scuola"

"Facevi prima a dire il mio nome" Risponde Adam alla mia provocazione.

"Hai la coda di paglia?"

"In questo caso, si, mi sembra ovvio"

"Certo! Adesso te ne esci fuori per tutta l'ora, rischiando l'anno ancora una volta, rischiando di perdere la borsa di studio e di non giocare nella squadra della scuola. E tutto ciò? Per non voler stare seduto vicino alla ragazza che ti scopavi fino a qualche mese fa?"

"Quello che facevo io qualche mese fa, se permetti, sono puramente cazzi miei. Ma che cazzo vuoi? Sei mia madre? Se non si preoccupa lei, di certo non devi farlo tu. Voglio perdere l'anno e anche la rottura borsa di studio che ve la infilate tutta su per il culo"

"Adam, cerca di calmarti!" Esclama mio fratello.

"No Evan, mi avete rotto tutti il cazzo! Sempre pronti a puntare il dito, cazzo!" Sbraita dando un calcio alla sedia. "E tu" Si avvicina a me. "Non intrometterti più"

Annuisco fingendo di essere soddisfatta. "Prova a farti curare, hai un problema psicologico molto grave"

"Vaffanculo"

"No, vaffanculo sono io a dirtelo. Ma davvero credi che ti correrò dietro dopo avermi detto di non intromettermi nella tua vita? Ma davvero? Sapevo che sarebbe andata a finire così, un'altra perdita di tempo" Apro la porta della presidenza, esco e la richiudo.

Vaffanculo.