Capitolo 35

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Vedere mia madre in quello stato mi ha quasi uccisa, tanto da non tornare a casa per questa notte, per non vederla così.

"Vorrei parlare con i miei genitori di mia nonna" Sussurro.

"Sei matta? Vorresti davvero uccidere tue madre?!" Urla Lord sgranando gli occhi.

"Lord, non essere sempre così stupido!" Lo rimprovera Nate. "Sarebbe un forte colpo per i tuoi genitori, riesco a sentirlo, anche perché parlando di Scarlett scoprirebbero chi sei davvero."

"Sarebbe anche inutile perché dopo che avrai sconfitto Scarlett, nessuno si ricorderà nulla di nulla" Parla Lord. "Solo tu e tua sorella Abigail, scusate l'intromissione" Dice dopo aver visto lo sguardo duro di Nate.

"Non posso ancora crederci che la magia può essere tanto forte da cancellare la memoria di tutti loro"

"E invece devi crederci, perché lo è" Risponde Nate. "Sai usare i tuoi poteri adesso, vero?"

Annuisco.

"Domani sarà l'ultimo giorno" Dice a tono basso Morgana. "Sei una creatura davvero speciale"

"Andrai via anche tu?"

"Io tornerò nel mio mondo"

"E non potrò più farti visita?" Chiedo.

Scuote la testa. "Avrai sempre qualcosa di speciale, ma sarà meglio non avvicinarsi al nostro mondo" Si avvicina a me e mi abbraccia. 

"Sarà meglio tornare a casa per me, ma voglio fare due passi non userò nessun teletrasporto" Sorrido guardando Nate.

"Ti accompagno" Ricambia il sorriso.

"Hai già visto Adam?" Mi domanda, dopo aver sorpassato casa sua.

Scuoto la testa. "In teoria non lo vedrò, perché domani sera, dopo la mezzanotte sarà il mio compleanno ma non potrò festeggiarlo"

"Ci tieni tanto a festeggiarlo?" Intravedo due occhi dolci.

"No, in realtà non ho mai dato importanza ai miei compleanni, ma forse mio fratello si" Dico con tono triste. "Non voglio rovinargli il compleanno"

"Non succederà,  credi in me?"

"Certo che credo in te, forse solo in te"

Mi prende la mano stringendola nella sua.

Vorrei parlargli di nuovo del suo giuramento fatto, quello di non andarsene mai via da me.
Ho quasi imparato a credere in me stessa, grazie a lui.

Non so davvero come farei senza di lui, che riesce sempre a sollevarmi.

"Ehi, con chi parli?" Mi domanda Drake avvicinandosi a me.

"Rispondi che stavi canticchiando, non possono più vedermi" Sussurra Nate.

"Canticchiavo" Dico a stento.

"Oh, pronta per i tuoi diciotto anni?" Fa un giro su se stesso. "Sto andando a comprare un vestito per dopodomani" Mi fa un occhiolino.

"Rispondi che non vedi l'ora" Sussurra.

"Non posso, lo sanno che odio festeggiare il mio compleanno" Sussurro a Nate.

"Eh?" Risponde Drake.

"Non si è mai pronti per i diciotto anni"

Sbuffa. "Già" Mi fa segno di sedermi sulla panchina, vedo Nate alzare gli occhi al cielo. "Adam?"

"Non capisco perché tutti mi dovete chiedere di lui, come se io sapessi qualcosa in più, cosa centro con lui? Assolutamente niente!"

"Non negare che tra di voi c'è qualcosa"

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