Capitolo 34

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"Non puoi comportarti così, non ti riconosco più" Sento sbattere la porta della camera di mio fratello, mi affaccio, vedo Jacob che cammina con i pugni chiusi per il corridoio.

Vado di sotto, i miei genitori sono al lavoro, Beth è sul divano con Genevieve e i miei nonni sembrano volatizzati. "Rose" Sento la voce di Jacob alle mie spalle, mi volto ed è fermo sulla soglia della porta.

"Ciao Jacob" Rispondo. "Come va?" Dico con fare divertito mentre bevo del succo.

"Non prendermi per il culo" Sbotta.

"Se sei incazzato con mio fratello, di certo non ti dò il permesso di prendertela con me"

"Perché dovrei prendermela con te?" Alza le sopracciglia. "Tuo fratello è un coglione e la cosa bella è che ammette di esserlo"

"Se sei qui per parlami di lui.."

"Oh Cristo!" Esclama. "Sei diventata la persona più pessimista di questo mondo" Alza gli occhi al cielo. "Sono a casa tua, ci parliamo da diciotto anni, adesso dimmi qual'è il tuo problema?" Sorride venendo verso di me.

"Vorrei scappare da questa casa" Sbuffo. "Sta perdendo la testa da quando si è fissato per Megan"

"Già, da quando stanno insieme sembrano essere impazziti, ha dimenticato persino di avere degli amici"

"Cosa? Si sono fidanzati? E non ha avuto neanche il coraggio di dirmelo?" Sorrido amaramente per quando posso essere delusa da quello che reputavo l'unico uomo della mia vita.

"Si, e sai cosa? Non lo ha detto neanche a me" Sbuffa sorridendo. "Mettere da parte le persone che sono state sempre al suo fianco per dare spazio a lei, per carità, sono contento che lui abbia trovato la sua strada, ma non deve mai dimenticarsi di quella vecchia"

"Sono tornati i fratelli Butler?" Chiedo.

"Domani" Pavoneggia.

"Okay, da domani sparirò"

Scuote la testa. "Non posso crederci" Fa cadere le braccia lungo i fianchi. "Dovrei imparare anche io a dimenticare così facilmente le persone, wow"

"È un coglione" Dico.

Sentiamo battere le mani, entra mio fratello con lo stesso viso di Joker. "Un coglione? Dal momento in cui sapete parlare solo dietro le mie spalle, fossi in voi, due domande su chi è il coglione me le farei"

"Smettila, sei ridicolo" Lo guardo con disgusto.

"Sta zitta"

"Io devo stare zitta? Io? Non ti permetto assolutamente di dirmi una cosa del genere. Almeno il rispetto per tua sorella lo hai ancora o hai perso anche quello?"

"Ah, adesso ti ricordi di essere mia sorella?"

"Evan, mi fai solo schifo" Scuoto la testa. "Non voglio condividere un altro momento in più in questa stanza con te, e pensare che siamo stati nove mesi insieme nelle stessa placenta" Faccio per andare via e Jacob mi segue.

"Il mio migliore amico è diventato il cagnolino di mia sorella, nonché la persona che più mi odia al mondo"

Posso mai odiare mio fratello? No che non posso e non lo farò mai, ma odio i suoi comportamenti, mi sminuisce, si dimentica di avere una sorella, non ho più importanza per lui.
Vorrei solo riavere Evan, il mio fratello di sempre.

"Evan, non rivolgermi la parola" Jacob gli punta un dito contro. "La prossima volta che avrai bisogno di me ed io non ci sarò, ti fotterai, perché non sei altro che uno stupido rincoglionito."

"Oh, non avrò bisogno di te"

"La verità è che ti nascondi dietro un personaggio che ti sei creato tu, non sei altro che la fragilità in persona"  Jacob fa per andare via, ma mio fratello lo colpisce alle spalle, Jacob ricambia tirandogli un calcio nello stomaco.

Ecco una delle cose più brutte da vedere, odio queste cose, odio vedere pugni che volano tra persone che dovrebbero solo volersi bene.

"Evan!" Esclamo cercando di allontanarli, nel momento in cui mi intrometto, mio fratello mi da una spinta facendomi quasi cadere a terra, Jacob mi prende al volo.

"Cosa sta succedendo qui? Siete impazziti?" Urla mia madre sbattendo la porta. "Vi pare modo di comportarsi questo? Voi due? Siete come dei fratelli, siete cresciuti insieme e adesso guardatevi, questi sono i valori che vi abbiamo insegnato?"

"È stato Evan, tuo figlio è impazzito" Alzo il tono di voce.

"Non alzare la voce con me, prima di tutto è tuo fratello" Sposta lo sguardo su mio fratello. "Se non la smetti di comportati come un cane di strada, ti rispedisco dritto dai nonni. Io e tuo padre ci siamo fatti un culo grande quanto questa casa per crescervi con educazione e rispetto e di certo adesso non vi farò perdere tutto ciò che vi ho insegnato. Smettila di comportarti con arroganza, non sei migliore di nessuno. Adesso ognuno nella sua camera, fin quando non cambierai non uscirai da questa casa e se non hai intenzione di farlo, butta quel borsone nella spazzatura"

Evan prende il borsone, apre la porta di casa e con un calcio lo lancia in strada.
Alza le mani e va di sopra, lasciandoci senza parole.

Ci sediamo a tavola, mamma beve una camomilla, sembra essere disperata, ma lei ha sempre trovato una soluzione a tutto e la troverà sempre.
Un grande esempio per me.

"Perché Evan è così cattivo?" Domanda Beth a nostra madre.

"Beth, corri qui, guarda cosa sta facendo in TV" Urla Genevieve, Beth corre di nuovo nel soggiorno.

"Quando arriverà Cameron, parleremo di lui, di cosa sta succedendo ultimamente, Jacob ti chiedo scusa per ciò che ha fatto"

"Zia, non devi preoccuparti per questo" Accenna un sorriso lui. "Spero passerà questo periodo"

"Già, mamma, io credo sia solo un periodo"

"Sicuramente, chi può capirlo più di me? Ma fin da piccolo gli abbiamo insegnato il rispetto verso tutti, e di certo non ci meritiamo questo trattamento. Evan resterà in camera."

"Cosa è successo?" Arriva zia Selena prendendo posto al tavolino, vestita con un tailleur rosa cipria, colore che mia madre sicuramente odierà. "Ashley, non dirmi che Evan continua a comportarsi così?" Sospira. "Jacob, quel sangue è opera sua?"

"Mamma, non è successo niente" Dice Jacob. "Ne ho prese di più brutte"

"Lo so" Dice Selena. "Non sei riuscito a tranquillizzarlo?" Domanda a suo figlio, che scuote la testa. "Ash, quanti periodi abbiamo passato noi così? Evan ha solo bisogno di tempo, ti assicuro che tornerà quello di sempre"

"Ho già perso una figlia, non voglio perdere anche lui" Sussurra con occhi lucidi.

"Ehy mamma, non succederà" La stringo in un abbraccio. "Abigail tornerà, saremo tutti una grande famiglia"

Vedere la propria madre piangere è un colpo al cuore, forse avrei preferito quello che le sue lacrime.

Rose.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora