capitolo 11

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mi sveglia ancora scossa dalla sera prima, avevo chiarito tutti i miei dubbi anche se un po' di paura era ancora dentro di me.

presi il telefono che era sul comodino, lo sbloccai e trovai due messaggi da parte di Jay

*com'è andata?*

*buongiorno pranziamo insieme oggi?*

risposi *buongiorno, te lo racconto a pranzo ti vengo a prendere e andiamo al sushi*

mi preparai, quel giorno non lavoravo ma dovevo sbrigare delle commissioni e passare al Molly.

"ciao herman"

"ciao splendore sei in ritardo il fornitore arriverà a minuti"

"scusa Christopher ma ho trovato traffico e sono partita tardi da casa"

"andiamo forza, ammiro che tu ti faccia mezza Chicago per venire qui"

sorrisi, aveva ragione casa era distante dal Molly e anche dalla caserma ma l'affitto era basso e la casa bella non mi pesava il sacrifico del traffico.


poco prima di mezzogiorno mi arrivò una chiamata

"ehi stavo per partire sono in ritardo?"

"nono scusa Rebecca ma il caso ci sta occupando più del dovuto ci vediamo stasera mi pedoni"

avevo voglia di vedere Jay ma lo capivo così riattaccai e tornai a mettere in ordine le forniture del bar.

quella sera non lavoravo neanche al Molly cosi ero seduta ad un tavolo con Sylvie a cercare nuove case per me, davo le spalle alla porta ma capii che era arrivata tutta la squadra dell'intelligence i suoi occhi si illuminarono alla vista di Antonio che venne a sedersi accanto a lei.

si avvicinò Jay e mi diede un dolce bacio in fronte "Scusa per oggi"

"smettila non ti devi preoccupare"

"di cosa stavate parlando?" chiese Jay riferendosi a me e Brett

"oh niente stavo dando un occhiata a qualche casa ma per stasera basta" dissi guardando Jay

restammo li per un po' di tempo poi Jay si avvicinò a me e mi sussurrò nel orecchio

"andiamo a casa?" io annuii e uscimmo dal Molly.

appena entrata in casa mi fiondai sul comodo divano, jay si sedette vicino,
"Rebecca è da qualche tempo che ti volevo dire una cosa.." lo bloccai subito e preoccupata dissi senza farlo finire di parlare "mi vuoi lasciare?"
"ma no scema ti amo lo sai" e mi diede un bacio
"proprio perché ti amo volevo chiederti se vuoi venire a vivere con me"
non potevo credere alle mie orecchie, mi bloccai e lo guardai sorridendo
"cosa? dici sul serio?" chiesi stupita e ancora sorridendo
"si visto che sei fissa qui e in oltre ho colto l'occasione visto che tuo fratello si trasferirà con Anna e tu devi cercare un altra casa ho pensato che ne potevamo trovare una per noi due"
"ah quindi lo fai solo perché Kelly se ne va" dissi delusa
"nono assolutamente io voglio averti n casa tutti i giorni, voglio vederti andare in giro per casa con le mie felpe che ti sta gigante, voglio vederti in cucina a mangiare con in dosso una mia camicia e basta la mattina o dopo aver fatto l'amore, voglio vederti saltare per casa quando sei felice o quando la tua squadra preferita di basket vince o tornare da lavoro e trovarti sul divano a mangiare una schiacciatina con pomodoro e mozzarella perché qualcosa è andato storto durante la giornata, voglio addormentarmi tutte le sere abbracciato a te e risvegliarmi la mattina dopo con te attaccata al mio braccio. voglio andare a vivere con te perché ti amo e anche se stiamo insieme da qualche mese ma io.." disse con la faccia dolce, la mi testa, non lo feci finire lo baciai, un bacio lungo e quando mi staccai urli "sisisisisi" e lo abbracciai forte.
"ti amo" mi sussurrò mentre eravamo abbracciati "ti amo anche io" risposi .

lo riempii di baci per poi butterarci sul letto...

Un amore tra gli eroi di Chicago (Chicago Fire & Chicago P.D.)Where stories live. Discover now