III. Stalker in progress

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Ignazio pov

Non so nemmeno io perché sono qui.
Sono passati quasi 15 giorni da quando Gianluco mi ha detto chi è quella ragazza che ho visto al balcone...e da quel momento non l'ho mollata un secondo!
Sono praticamente diventato la sua ombra senza entrare troppo nella sua vita e guardandola da lontano, incuriosito.

In pochi giorni sono riuscito ad imparare i suoi turni a lavoro, scoprendo che ha un pessimo rapporto con la figlia del capo, compensato con il rispetto che nutre nei confronti del suo datore di lavoro e i colleghi. Si occupa della catalogazione e della registrazione dei prestiti e delle restituzioni nell'aula-studio, è riservata, intelligente, più di una volta l'ho sentita citare scrittori e poeti, più o meno famosi, a memoria ed è amante dei fantasy, anche se spazzia un po' tutti i generi.
Ha i capelli castani scuri lunghi fino a metà schiena e mossi, tenuti spesso legati, e gli occhi celesti. Ha la carnagione leggermente olivastra - caratteristica spesso associata ad origini meridionali -, è longilinea e proporzionata, ma il suo aspetto fisico si può notare solo se la si osserva più attentamente.
Porta con orgoglio e disinvoltura due tatuaggi visibili, anche se l'ho sentita spesso nominarne tre.
Per ora ho visto solo un quadrifoglio di un color verde brillante all'interno del polso destro, a volte mezzo coperto dal cinturino dell'orologio, e un disegno sotto il braccio sinistro.

 Per ora ho visto solo un quadrifoglio di un color verde brillante all'interno del polso destro, a volte mezzo coperto dal cinturino dell'orologio, e un disegno sotto il braccio sinistro

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Quadrifoglio sul polso!

La scritta sul braccio!

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La scritta sul braccio!

Per spostarsi prende i mezzi, la metro principalmente. Questo mi ha facilitato le cose di molto, ma è stato anche complicato visto che ha un passo parecchio spedito!
Ha l'hobby della letturatura.
Spesso l'ho vista seduta sulla vecchia sedia di vimini sul balcone completamente persa nella lettura.

Una cosa che mi ha lasciato completamente spiazzato è che non l'ho MAI vista senza cuffie, o comunque senza un po' di musica attorno.
《Chissà perché?!》
Questa cosa mi incuriosisce molto e mi intimidisce allo stesso tempo.
Gian mi ha assicurato che, nonostante la musica nelle orecchie, lei senta perfettamente, ma mi risulta strano!
《Se stai ascoltando la musica come puoi capire quello che ti stanno dicendo? ...è impossibile!》

Ora sono trincerato dietro una pila di libri nella sala di lettura, dove ho fatto la tessera - quando c'era il suo collega al bancone ovviamente! - e la osservo.
Ha lo sguardo basso, probabilmente su un altro libro che ha cominciato, e ogni tanto si guarda attorno per assicurarsi che vada tutto bene.
L'ho cercata su Internet e ho visto che è una youtuber conosciuta a livello europeo per i suoi video dove recensisce libri, sia italiani che stranieri, con il nome di Red Phoenix e ha più di 600mila iscritti e i suoi video sono fatti in italiano, spagnolo, inglese e francese.
Seguendola sui social ho visto, principalmente tramite Instagram, che ha girato tanto l'Europa, andando anche agli Studios della Pixar e a quelli di Harry Potter.
《Assurdo...meno male che credevo di essere famoso! A suo confronto noi siamo degli sconosciuti!》

***

Cassandra pov

《Ma che strano...continuo ad avere la sensazione di essere osservata!》
Scrollo le spalle stranita da questo pensiero ridicolo e ricomincio a leggere il libro.
Un thriller psicologico ambientato nella sede di Radio MonteCarlo*, che sicuramente è la causa di tutta quest'ansia strana.
Eppure anche i miei colleghi, Vincenzo in particolare, hanno notato un ragazzo che viene sempre e solo durante i miei turni, ma non saprei proprio chi possa essere dato che in un giorno incontro tantissime persone.

Guardo l'ora per l'ennesima volta e noto che devo andare in aeroporto a prendere mio fratello.
Caroline, vedendo che sto andando via in anticipo cerca di imitare il padre riprendendomi, ma io la mollo a metà del suo sproloquio e me ne vado dicendo semplicemente che avevo avvisato con settimane di anticipo la mia ora di permesso.

Torno a casa, mi preparo ed esco di nuovo.
Quando sono giù, in attesa del pullman diretto all'aeroporto mi accorgo di un ragazzo robusto con un viso terribilmente familiare.
《Che i miei colleghi abbiano ragione?!》
Lo guardo meglio, ma lui si ostina a non farmi vedere il viso.

Arrivato l'autobus lo vedo salire con me e mettersi ad alcuni posti dietro.
《Questo mezzo non fa fermate e va direttamente a destinazione, quindi per forza lì sta andando!》

Dopo un'oretta di tragitto arriviamo alle porte scorrevoli che danno sugli atterraggi.
Mando un messaggio ad Ale e mi risponde che stanno prendendo i bagagli.
《Giusto in tempo!》
Aspetto una mezz'oretta e li vedo.
Belli tutti e due, con trolley al seguito.
Mi sbraccio per farmi notare tra la folla e dopo poco mi trovo stritolata tra le braccia di Alessio.
"Mi sei mancato tanto!" gli sussurro sulla spalla.

Io e Alessio siamo quasi alti uguali - lui mi supera di una decina di centimetri -, abbiamo giusto 3 anni di differenza ed entrambi gli occhi azzurri della nonna e castani.
La nostra più grande differenza si nota d'estate con l'abbronzatura. Io mi coloro di un color cioccolato e i miei capelli si schiariscono fino a raggiungere una tonalità rossastra, lui invece si colora di un triste color caramello.
Michael è inglese di nascita con origini ispaniche, ma si è convertito alla cultura italiana dopo aver conosciuto mio fratello. Alto, ben piazzato di fisico senza esagerare - lo sono entrambi in realtà! -, con due dolcissimi occhi marroni, moro e un sorriso simpatico.
Quando i nostri genitori hanno scoperto l'omosessualità di Ale all'inizio ci sono rimasti, ovviamente, un po' sorpresi, ma vedendolo felice, hanno accettato Mike con affetto.

Carichiamo i loro bagagli su un taxi appena fermato e mi rendo conto che il ragazzo di prima sta prendendo anche lui un taxi, da solo, e si sta avviando verso l'uscita.
Ho notato sul suo viso uno sguardo stranamente contrito, come se avesse appena ingoiato un rospo, o ricevuto una pessima notizia.
《Mah...chissà!》

***

Ignazio pov

Salgo sul taxi e me ne torno a casa incazzato come una belva.
《Bravo fituso...così la prossima volta ci ripensi prima di perseguitare la gente!》
《Ma che mi pensavo poi in realtà...non lo so!》

Notando le occhiate furtive del taxista, mi faccio lasciare in piazza, per poi proseguire la strada a piedi.
Comincia a piovigginare, come nella migliore tradizione dei film strappalacrime.
E dato che le tradizioni vanno SEMPRE onorate, mentre cammino mi ritrovo sotto casa sua.

Alzo lo sguardo e vedo la luce accesa con loro tre dentro che ridono e noto lei abbracciata al tipo con i capelli neri.
"Chi minchia mi sugnu messu in testa!" borbotto spazientito e me ne torno a casa con l'idea di dover prenotare un volo per Trapani per domani.

* nota a margine: il romanzo citato esiste sul serio. È di un autore italiano, Giorgio Faletti, e si intitola 'Io uccido'

***

Boschetto stalkerizza la ragazza, ma non c'è niente da fare dato che l'ha vista in compagnia di DUE ragazzi...ma saranno davvero quello che lui pensa o no?!
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Un bacione
Frakkia ❤❤❤

Cuore d'artista //IB//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora