Capitolo 1

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Erano le 4:30 del mattino e come sempre Hermione era sveglia, lo stesso incubo la teneva sveglia ogni notte. Le occhiaie erano ben marcate e i diversi segni sulle braccia non volevano saperne di andare via. Era seduta in cucina e beveva tranquilla una bella tazza di tea. Dopo la fine della guerra si era trasferita nella vecchia casa dei suoi genitori insieme a Ginny ed Harry, invece Ronald viveva ancora con i suoi genitori, ancora scossi dalla morte di Fred. Era tornata alla sua solita vita: sveglia, lavoro, casa, cena, letto. Questa routine si ripeteva tutti i giorni per tutto l'anno, Harry e Ginny si erano adattati al suo stile di vita ed evitavano di usare la magia il meno possibile, dato che Hermione aveva provato a dimenticare quel mondo una volta per tutte. Era un giorno come tanti ed Hermione era pronta ad affrontare la sua solita routine, dopo aver fatto una leggera colazione si vestii e andò a lavorare con la macchina dei suoi genitori, lasciatagli prima che partissero per l'Australia, mentre guidava per le strade della Londra babbana non riusciva a levarsi dalla testa quel pensiero che la perseguitava per anni. Le si presentava davanti la solita scena: Voldemort a pochi passi da lei, Draco che le teneva stretta la mano, Narcissa e Lucius Malfoy continuavano a chiamare il figlio e lui dopo aver sussultato un po' lasciò la sua mano e, guardandola un'ultima volta, andò verso i suoi genitori lacerando il cuore della povera Grifondoro. Fermò la macchina davanti al bar dove lavorava e si mise a pensare ma il suo momento di pace venne interrotto dalla sua collega che insistentemente bussava contro il finestrino della macchina.
-Avanti muoviti sei in ritardo per l'inizio del turno-
-Si sì arrivo arrivo...-
Il turno non era nemmeno iniziato che già Hermione era stanca della sua collega, l'odio era reciproco si odiavano entrambe ma per questioni lavorative, erano costrette a stare assieme. Scese dalla macchina ed entrò nel locale, dopo essersi cambiata con estrema lentezza inizio il turno. Il locale era più pieno del solito quella mattina, Hermione sbuffò alla vista di tutta quella gente e con malavoglia iniziò a lavorare. Il turno sembrava durare in eterno, Hermione non faceva altro che correre da una parte all'altra del locale per cercare di servire tutti i clienti, anche se la divisa metteva in risalto I suo seno e il suo sedere i clienti non erano molto di manica larga. Finito il turno Hermione si levò finalmente quella divisa che tanto odiava, lei ha sempre odiato i vestiti che mettessero in mostra il suo bel seno e il suo bel sedere sodo; lei preferiva mettere dei bei maglioni lunghi e larghi che coprivano tutta la mercanzia. Dopo essere uscita dal locale salì in macchina e tornò a casa, il suo turno iniziava alle 7:30 del mattino tutti i giorni e finiva verso le 19:30 di sera, una volta tornata a casa buttò tutte le sue cosa a terra si trascinó verso la cucina. Aprì il frigo e si prese una bella ciotola di insalata lasciatole da Ginny, prima di sedersi a mangiare rivolse un breve sguardo al tavolo della cucina e tre lettere giallastre attirarono la sua attenzione.
-Harry, Ginny venite in cucina-
I due ragazzi scesero giù per le scale e dopo aver abbracciato la ragazza presero anche loro le buste gialle sopra al tavolo, tutti e tre le aprirono contemporaneamente e iniziarono a leggere.
Cari ex studenti della Scuola di magia e stregoneria di Hogwarts.
Siete invitati al ballo di ritrovo degli ex studenti della scuola. Vi aspettiamo con ansia.
                                 Professoressa
                                         McGranitt

Ad Hermione iniziarono a tremare le gambe le lacrime spingevano per uscire, la ragazza prese il controllo della situazione e ricacciò le lacrime dentro.
-Io ci andrò, deve vedere ciò che si è perso...-
-Verremmo anche noi.-
Hermione prese la sua cena e si andò a rifugiare in camera per iniziare a leggere uno dei tanti libri nuovi comprati in libreria. Da una parte era felice di ritornare a scuola poiché avrebbe rivisto Severus che ha sempre supportato la loro relazione, avrebbe rivisto Minerva che per lei è stata una seconda mamma, tutto sommato non era proprio triste di tornare lì e poi se ci fosse stato anche lui l'avrebbe fatto morire d'invidia, ormai la decisione era stata presa: Hermione sarebbe andata al ballo con un vestito mozza fiato solo per farlo ingelosire, nessuna ragazza sarebbe stata più bella di lei quella sera. Con un sorriso beffardo stampato in viso iniziò a leggere il nuovo libro aspettando la giornata di domani che prevedeva shopping sfrenato...

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Marti.

My best Mistake {dramione story}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora