Capitolo 25

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Buon giorno, volevo informarvi che inizierò ad aggiornare meno spesso. Spero si riuscire almeno tre volte a settimana. Purtroppo per adesso non ci sto tanto con la testa, è un periodo un po' no,  non voglio rovinare la storia, preferisco aggiornare quando sono sicura di quello che ho scritto, spero che continuerete a seguirmi e sostenermi anche in questo momento.
Mi dispiace molto.

Stephan

Mi verso l'acqua nel bicchiere, guardo l'orologio appeso nella parete è notte fonda, non riuscivo a dormire e non volevo svegliarli.

Aurora si è addormentata piangendo, ho provato in tutti modi a rassicurarla, ma non ho avuto molto successo, ha bisogno di certezze.
L'unica cosa che non capisco è perché la tengano così in pugno, non è il bambino il problema, perché hanno dimostrato palesemente di non volerlo.
Ci deve essere qualcosa per forza sotto.

Sono in crisi cazzo!

Quando ho scoperto tutto quello che mi avevano fatto, io non ho pensato due volte a lasciare tutto ed andarmene, mi sono punito per il dolore che hanno avuto le persone truffate, ho cambiato cognome, aspetto, città.
Non volevo più saperne nulla, ma in realtà ora so di avere fatto una cazzata.
Io avrei dovuto indagare, avrei dovuto capire cosa cazzo c'era sotto!

Se avessi agito in quel modo però non avrei conosciuto loro, Aurora e Jason che sono la mia felicità.

Iniziare ad indagare adesso vorrebbe dire dover tornare in Germania ed io non me la sento di lasciarli.

Certo che se quei due esseri dei suoi ex suoceri dovessero rompere più del dovuto, non ci penserò neanche due volte a trovare un rimedio, a costo di strisciare ai piedi di mio padre.

Sento Jason piangere, corro in camera da letto.

<Shhh amore sono qua>.

<Baccio>.

Lo prendo fra le mie braccia, esco dalla camera.

<Che c'è ometto?>.

Ha la testa poggiato sulla mia spalla, le labbra arricciate, dai suoi occhi continuano a scendere lacrime.

<Hai fatto un brutto sogno?>

<Ti>.

<Non preoccuparti ci sono io adesso>.

Mi seggo sul divano con lui ancora fra le mie braccia.

Gli racconto una storia, prima che il sonno raggiunga entrambi.

Aurora

Apro gli occhi a causa della luce che filtra dalla finestra, il letto è vuoto.

Non ho neanche sentito che si alzassero, la stanchezza ha avuto la meglio.

Entro in cucina, di loro neanche l'ombra, dove sono è la vigilia di Natale!

Sul tavolo c'è un bigliettino.

Se ti sei svegliata e stai leggendo questo biglietto, vuol dire che ancora non siamo tornati, quindi ritorna a letto ed aspettaci, noi piccoli aiutanti di babbo natale torniamo presto.
P.s credo che Jason volesse dirti questo, ha iniziato a dettarmi parole che non capivo.

Sorrido al pensiero, ancora il mio bambino non parla bene, però ci tiene sempre a dire la sua.

Sento la porta di casa aprirsi, corro a nascondermi dietro la porta, li spio.

Step ha un pacchetto piccolo fra le mani, lo sta nascondendo sotto il divano.

<Pep pecche?>.

Una ragione per ricominciare Where stories live. Discover now