Aurora e Stephan.
Lei 23 anni, lui 28.
Due persone apparentemente opposte.
Lei buona, dolce, amorevole.
Lui chiuso, deluso, arrabbiato.
Lei ama la vita.
Lui ha deciso di sopravvivere..
Ognuno con il suo trascorso, ognuno con il proprio bagaglio.
Le...
Sono una piagnona! Piango stretta alle sue braccia, ho letto la sofferenza che ha vissuto nei suoi occhi e fa male anche a me. Ha abbandonato tutto, per punirsi di qualcosa che non ha neanche commesso.
Lascio un bacio sul suo collo.
Mi culla fra le sue braccia, quando dovrei essere io quella a dargli conforto.
Provo qualcosa di veramente forte per lui.
In questo momento la mia bocca vorrebbe pronunciare quelle due paroline, ma ho paura, paura che sia presto, che sia il momento a dettarmele.
Sollevo la testa, cerco le sue labbra, lo bacio con delicatezza, con... amore.
Ricambia il mio gesto.
La sua lingua si fa strada tra le mie labbra, l'accolgo. È di una dolcezza disarmante quest'uomo. Anche se sono convinta che sia un amante passionale.
Ogni volta che ci baciamo, i nostri corpi si accendono, vogliamo andare oltre entrambi, ma è come se avessimo paura. Sento jason che batte le manine. Step si allontana dalle mie labbra.
<Avremo l'applauso ad ogni bacio?>
<Probabile>.
Il mio stomaco brontola.
<Che ne dici se preparo il pranzo?>
<Se vuoi posso farlo io>.
<Step hai cucinato ieri sera, oggi ci penso io>
Mi sollevo dal divano, lascio il suo caldo abbraccio.
<Quindi questo nuovo lavoro?>. Siamo tutte e tre seduti a tavola, Jason gioca con un pezzo di pane, mentre noi pranziamo.
<È merito di Ugo>
<Mela?>
Guardo Jason, non ha mai mangiato le mele.
<Vuoi la mela amore?>
<No mimi>.
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Step ride, questi due non me la raccontano giusta.
