chapter 14 ~ try to don't cry

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Capitolo precedente:

[deve esserle successo qualcosa. Di serio]

[Le lacrime mi invadono gli occhi privandomi completamente della vista: quello che vedo è agghiacciante]

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Una professoressa bionda, alta e snella gli si avvicina, guardandosi attorno e lui la bacia. Il mio cuore inizia ad accelerare; più il bacio si fa intenso, più le lacrime aumentano. Scivolano a dirotto sulle le mie guance, rigandole fino al mento e gocciolando. Stringo i denti per non farmi sentire. Con una mano prendo il cellulare e inizio a fare un video e scatti a raffica. la mano mi trema, e i miei occhi sono sempre più umidi. Ormai non riesco più neanche a guardare, riprendo alla cieca mentre piango sempre di più.
 

"Amore, caro, vieni al bar? Ho l'ora libera" la sento cinguettare e la risposta positiva di Caleb fa intensificate ancora di più la mia disperazione. Loro escono dalla sala professori e a quel punto il mio pianto prende voce. Ormai non mi riesco più a trattenere e non ho nessun valido motivo per farlo; la mia schiena e le mie spalle contro il muro scivolano verso il basso mentre mi accovaccio a terra, con la testa sulle ginocchia e scroscio in un pianto, se fosse possibile, ancora più forte.
Forse Caleb non ha mai seriamente iniziato questa storia... Quando al ristorante l'avevano chiamato io avevo sentito Chloe! Lui mi mentiva già da allora... Lui mi tradiva già da allora.  Non ho più la cognizione del tempo, devo averla persa quando Caleb e la troia sono usciti dalla sala. Piangendo, urlando e singhiozzando mi ritrovo ancora una volta a pensare a Caleb che bacia senza ritegno la bionda - credo fosse la Bourgeois, e la mia teoria avrebbe senso - e un groppo in gola mi impedisce di fare qualsiasi cosa che non sia piangere.

Adrien

Marinette non ha mai saltato una lezione se non per malattia e stamattina non era malata.
Non la vedo più dall'incontro in palestra. Sono molto preoccupato per lei ma non voglio sembrarle troppo apprensivo o morboso... Alla prossima ora, se non è ricomparsa, vado a cercarla.

Mi dirigo verso la sala professori con il mio registro in mano. Entro nell'auletta e butto le mie cose sul tavolo. Sento un sonoro pianto provenire da un angolo nascosto della sala. Mi avvicino per capire che cosa stia succedendo e vedo Marinette, a testa bassa, piangere così forte che dubito mi abbia sentito entrare. Mi accovaccio di fronte a lei e con un dito le sollevo il mento. I suoi limpidi e grandi occhi azzurri sono umidi e la sua graziosa espressione ora è contratta dalla tristezza e dal dolore. Mi si stringe il cuore a vederla ridotta così. Non ne conosco nemmeno il motivo, anche se un po' lo immagino. Con tutta la forza che le resta, fa uno scatto in avanti e mi abbraccia.
La stringo a me, avvolgendola più che riesco e lei mette la testa sulla mia spalla. Dato che parlare non servirebbe, cerco di trasmetterle sicurezza e protezione attraverso la stretta che unisce i nostri corpi. Senza sciogliere l'abbraccio, mi metto accanto a lei e Mari poggia la testa sul mio petto. Con una mano le accarezzo una guancia mentre con l'altra la tengo stretta e aspetto che si calmi un pochino. Quando la situazione sembra migliorare, ecco che la risento disperarsi e immagino le lacrime sgorgare dai suoi occhi rigarle nuovamente le guance. Cerco di rendere più caloroso il mio abbracciò e le do un bacio sulla testa. Dopo dieci minuti abbondanti, Marinette riprende a respirare. Sciolgo l'abbraccio e rimaniamo per qualche istante seduti uno accanto all'altra, in silenzio, a fissare il vuoto.
Decido che è il momento di tirarla su di morale, per cui mi alzo e la aiuto a fare lo stesso.
  "Non puoi stare un altro solo istante in questo posto, oggi. Ce ne andiamo"
Le asciugo le lacrime. Ha gli occhi ancora rossi dal pianto, ma accenna un sorriso.
  "In realtà ho lezione ora..." mi comunica singhiozzando.
  "Scordatelo, ho detto che ce ne andiamo"
La prendo per un braccio e la porto in palestra, per uscire dal retro senza farci notare. Raggiungiamo la mia macchina, parcheggiata nell'immenso cortile della scuola. Le apro lo sportello davanti e lo richiudo solo dopo che si è seduta. Entro dal lato del guidatore, mi metto la cintura e parto.
Dalle finestre qualche alunno ci ha visto uscire. Generalmente sono contento quando ci vedono insieme ma questa volta avrei preferito che non lo vedessero. Una volta usciti dal recinto del cortile, Marinette  accende il cellulare e vedo i suoi occhi inumidirsi nuovamente.
  "Mari, tutto bene?" chiedo preoccupato. Lei scuote la testa in segno positivo ma percepisco che non è cosi, che si sta imponendo di non piangere di nuovo per non farmelo notare. Dai suoi occhi escono soltanto poche lacrime.

***

Verso fino all'ultima goccia la cioccolata nelle due tazze, per poi passarne una a Mari e poggio l'altra al mio posto.
  "Mari, la panna è in frigo?"
  "credo di sì"
  "Credi? Come fai a non esser certa di dove sia la panna, è fondamentale!" dico scherzosamente. Marinette ride ma percepisco che, nel profondo, qualcosa di questa battuta la rabbuia.
Marinette mi ha chiesto di accompagnarla a casa e io mi sono offerto di restare a farle compagnia fino a quando non si fosse sentita meglio. Ho pensato che una bella cioccolata calda non le avrebbe fatto che bene.
Ogni tanto, piange ancora. In quei momenti prevale in me l'istinto di baciarla ma mi trattengo.
Spruzzo la panna nella sua tazza rossa a pois neri compiendo movimenti circolari, poi faccio la stessa cosa nella mia, nera con una zampetta di gatto verde.
Guardo Marinette dritto negli occhi azzurri luccicanti e cingo le sue mani con le mie.
  "Te la senti di dirmi cosa sia successo?"

A

NGOLO AUTRICE
Ehi coccinelleee 🐞
Sono riuscita a scrivere un altro capitolo, quindi per la prossima volta siamo a posto... Spero di continuare con questi ritmi e che i capitoli non facciano schifo... Spero che vi piacciano.

A sabato prossimo!!!

Baci

Adrienette_one_love 💙

P.S. da poco ho iniziato a leggere una bella fanfiction di agnepaolo che si chiama "♥️ti amo o forse no🖤" e secondo me merita molto... È davvero bella anche se è solo all'inizio. È una storia adrienette scritta molto bene. E niente, andate a leggerla perché è bellissima😘

still a lesson [Adrienette~Miraculous Ladybug]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora