chapter 8 ~ a beautiful disaster

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*a casa di Marinette*

Alya e Brigette arrivano quasi insieme e si fiondano nella mia camera.
  "Io vestiti, tu trucco" dice sorridente Alya, lanciando un'occhiata felina a Brig che annuisce sorridendo a sua volta.
Brigette apre la trousse e prende la palette con i colori nude mentre Alya spalanca l'armadio e inizia a frugare. Poi si gira di scatto, come se stesse cambiando idea.
 

"Mari, ai vestiti ci pensiamo dopo, dobbiamo sistemare quei capelli" mi dice con sguardo contrariato. "Come cazzo hai fatto a ridurli così..." ride e Brigette fa lo stesso.
  "Ho usato un metodo molto efficace... si chiama ritardo" dico ironica
Alya inizia a pettinarmi i capelli, stopposissimi per come li ho asciugati
  "Be' mari, che ci racconti? Chi hai il diritto di schiavizzare?" Mi chiede Brigette spalmandomi qualcosa di ignoto che tenga meglio l'ombretto.
  "Be' sono entr... AHIO, entrata nella pres... AAAHII"
  "Dai Mari resisti, non posso farti mica l'anestesia!" Dice Alya senza fermare quell'arma letale chiamata spazzola. "Ho quasi finito"
  "Se non resto calva prima..."
  "Esagerata"

***

Alya inizia a farmi boccoli mentre Brig, finito lo smokey eyes passa all'eye liner. Dopo un po' hanno finito entrambe e il risultato è strabiliante... il trucco è stupendo e molto semplice, come piace a me e adoro i boccoli. Il rossetto l'hanno bocciato entrambe, e in effetti sarebbe troppo schifoso se dovesse baciarmi.

Alya spalanca l'armadio e inizia a spostare grucce da un lato all'altro alla ricerca di qualcosa di elegante.
  "Che ne dite?" Mostra un abito nero e lungo, molto carino.
  "Carino, ma scommetto che c'è di meglio" la sfida Brig, avvicinandosi alla roba.
  "Secondo me, questo"
Tira fuori il mio abito preferito: un abito rosso a barca sul petto, con le spalle scoperte, a stile impero, e la gonna morbida, corta avanti, fino al ginocchio da dietro. Lo adoro ma non ho mai occasione per metterlo.
  "Siii" esclamo entusiatsa
  "Mari, non per rovinarti l'entusiasmo" - inizia Aly un po' sorridente - "ma con quel vestito stupendo... scordati le ballerine... ci vuole un tacco a spillo"
  "Ma io non ne ho" replico felicemente
  "Cara... la sottoscritta ha pensato a tutto" dice Alya tirando fuori da una busta due scarpe... tacco a spillo 12 nere in camoscio.
  "No Aly... non posso camminare su quei trampoli... e poi io non li so usare. Più che alla mia incolumità penso alla figura di merda che farei... cammino come un'anatra" dico molto preoccupata.
  "Chi bella vuole apparire, un po' deve soffrire" interviene Brigette
  "No Brig... non ti ci mettere anche tu, per favore... abbiate pietà". Con tutta la disperazione che provo esprimo tutta la mia disapprovazione ma sono entrambe irremovibili.
 
Alya sceglie un choker nero con la M come ciondolo mentre Brigette mi propone per orecchini due diamantini molto delicati. È il momento di indossare il tutto.

Mi guardo allo specchio, sto davvero bene.
  "Sei stupenda... Caleb cadrà come una pera cotta quando ti vedrà" mi incoraggia Brig
  "Tutto merito mio"
  "Aly..." diciamo io e Brigette all'unisono direzionando lo sguardo su di lei.
  "Si... sei molto bella"
Ridiamo tutte
 
  "Quando hai intenzione di metterti i tacchi?" domanda Aly
  "Il più tardi possibile"
  "Devi provarli e camminarci"
  "Mi fanno paura"
  "È un buon motivo per provarli"
Stavolta non trovo nessuna buona scusa.
  "O-o-okay" dico infine terrorizzata.

Mi infilo i trampoli da seduta. Li guardo un po', leggermente impaurita. Appena mi faccio coraggio mi alzo. Faccio un passo e mi ritrovo di faccia a terra, con Aly e Brig che scoppiano in una risata sonora.
  "Non è divertente, non lo è neanche un po' "
Mi rialzo, pulendomi la gonna del vestito con le mani e inizio a camminare, barcollando come quando da bambini si fa la trave sul recinto sottile dei giardini pubblici. Cammino guardandomi le scarpe per non cadere e dandomi equilibrio con le braccia aperte ad aeroplano

  "Suvvia mari... non puoi camminare in quel modo"
Mi giro per replicare ma cado di faccia a terra e opto per non rialzarmi. Rimango stesa lì, con la fronte sul pavimento freddo, a sognare un paio di comode ballerine ai piedi, senza il benché minimo desiderio di rimettermi in piedi.
Qualcuno mi afferra la mano destra e la tira leggermente.
  "Dai, alzati pera cotta... che ti sporchi il vestito" dice Alya trascinandomi per il braccio. Mi rimetto in piedi e ci provo da capo.

Ore e ore dopo sono riuscita a reggermi in piedi e contemporaneamente a non sembrare uno struzzo. Buon risultato.
Guardo l'orologio... È tardissimo.
  "Brig mi accompagni tu?"
  "Certo. Aly, vieni anche tu; ci facciamo un giro in centro"
  "Okay" risponde Alya
Non so quando, Alya e Brigette hanno legato tantissimo; meglio per loro.

Prendiamo tutto il necessario e andiamo verso la macchina di Brigette. Lei si siede al volante; Alya avanti, accanto a Brig e io dietro. Caleb mi manda un messaggio
  "Mi sto muovendo adesso. Arrivo tra dieci minuti"
Gli rispondo che vale lo stesso per me; metto il cellulare in borsa e volgo lo sguardo fuori dal finestrino. La citta vola davanti ai miei occhi e mi incanto a guadare scorrere le finestre illuminate come uno stormo di lucciole in un bosco buio. È tutto così poetico... poi Brigette fa una frenata brusca, balziamo tutte e tre in avanti e l'attimo poetico viene completamente distrutto da uno scambio di bestemmie irripetibili tra Brig e il tipo davanti.
Cala un silenzio imbarazzante, poi scoppiamo a ridere, Brigette compresa.

Arrivate al ristorante scendo dall'auto mentre Alya e la mia cara cugina proseguono in macchina. Entro e vedo Caleb seduto ad aspettarmi, sorridente. Mi avvicino e poco prima di arrivare al tavolo prendo una storta e cado. Che figura di merda. Caleb ride leggermente e io avvampo per l'imbarazzo; mi aiuta ad alzarmi e appena lo guardo negli occhi mi regala uno stupendo e scintillante sorriso.
  "Accomodati dolce principessa"

still a lesson [Adrienette~Miraculous Ladybug]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora