2. Il leone e la gazzella

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I giorni scorrevano lenti, le giornate che Arya passava all'interno della cella in compagnia del dio non erano altro che interminabili silenzi ricchi di tensione.
Loki non le parlava, non la salutava, si limitava a lanciarle qualche occhiataccia di tanto in tanto irritato dalla sua non gradita presenza.
Era come stare al fianco di una statua, la ragazza a malapena percepiva il suo respiro in quella stanza.

Come posso passare il resto dei miei giorni in questo modo? si chiedeva sempre più allarmata.

Il tedio che l'accompagnava di giorno in giorno non faceva che alimentare in lei la voglia di fuggire dal suo miserabile compito e tornare ad essere quella che era sempre stata: una guerriera. Ma non poteva disobbedire al volere del Padre degli Dei, era il suo ultimo incarico prima di lasciare i Nove Regni ed andava portato a termine.
"Hai intenzione di non parlarmi per il resto della mia permanenza qui?" esordì Arya, rompendo il silenzio tra i due.
Il dio alzò lo sguardo dall'ennesimo libro per incontrare gli occhi della ragazza, ormai al limite della pazienza.
"Credi che non sappia che, indipendentemente da come andranno le cose qui dentro, mi scagioneranno a breve?" domandò il dio con un mezzo sorriso.
"Tu come fai a saperlo?" si sorprese. Come poteva saperlo? Nessuno era venuto ad informarlo.
"Non avrò la libertà di muovermi come e dove voglio ma son pur sempre il Dio degli Inganni e le guardie non sono abbastanza intelligenti per non essere circuite dal sottoscritto" sorrise beffardo.
Arya non rispose. Rimase semplicemente immobile a guardarlo decidendo sul da farsi.

Non serve che io mi trattenga qui pensò.
"E una volta uscito cosa pensi che farai?" si decise a parlare.

"Questo non è affar tuo" ribattè scontroso il dio.
"Aaah credi forse che non sappia che, a parte tuo fratello, non c'è nessuno ad aspettarti una volta uscito di qui? Pensi forse che non sia al corrente della tua reputazione ad Asgard e in tutti gli altri Regni?" Arya affondò il colpo, senza pensarci due volte.
"Cosa cerchi di insinuare?" Loki la fulminò con il suo sguardo gelido.

"Nulla. Tu non hai amici, non hai nessuno al di fuori di qui, l'unica persona che ti vuole bene la rifiuti...non pensi che dovresti cominciare a comportarti come una persona normale e, che sò, fare amicizia con qualcuno?" chiese la donna.

"E sentiamo, chi mai vorrebbe essere mio amico?" rispose il dio con sdegno.

"Io..." Arya si stupì delle sue stesse parole, aveva risposto senza riflettere, come se fosse la cosa più naturale del mondo. Davvero lo voglio? Non abbiamo mai neanche veramente parlato. Il cuore le batteva forte, non ne capiva la ragione.
Loki sgranò gli occhi. Non si aspettava una risposta del genere, tantomeno da lei. Era sempre stata scontrosa e irriverente nei suoi confronti e quei lunghi silenzi tra loro non avevan di certo aiutato a migliorare la situazione.
"Pensi sul serio che mi interessi diventare amico tuo?" rispose. Desiderava ardentemente scatenare una reazione in lei, voleva vedere fino a dove poteva spingersi la sua pazienza.
La ragazza abbassò lo sguardo, visibilmente offesa e amareggiata dalla risposta del dio. Provava vergogna per l'essersi esposta così tanto davanti ad un uomo che non meritava altro che disprezzo.
Non dargli questa soddisfazione, non rispondere si ripetè come una cantilena.

Loki rimase interdetto. Era convinto avrebbe ricevuto un insulto, o un qualche genere di imprecazione da parte di Arya ma nulla. Provò quasi un senso di colpa ad averla trattata in questo modo.
"Forse mi interessa" rettificò.
Arya alzò nuovamente lo sguardo verso di lui.

"Non ho mai avuto...un'amica. E so che tu sei una guerriera e che viaggi spesso nei Nove Regni, potresti raccontarmi cose che non so" si addolcì.
La ragazza non seppe cosa rispondere, da una parte era lusingata ma dall'altra non poteva far altro se non provare sospetto nei suoi confronti. Ma sopratutto come faceva a sapere queste cose sul suo conto? Lasciò perdere il pensiero rassegnandosi al fatto che davanti a lei non c'era un comune uomo, ma un dio in carne ed ossa. Nessuno che lei potesse comprendere fino in fondo.

Say my name - LokiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora