Capitolo 6;

134 13 5
                                    

Capitolo 6;

Capitolo 6;

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

"I have these thoughts, so often I ought

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

"I have these thoughts, so often I ought

To replace that slot with what I once bought

'Cause somebody stole my car radio,

and now I just sit in silence."

Just a little baby boy,

Didn't ask to get born into this crazy world...

Stan rabbrividiva come non aveva mai fatto. Sentiva i sudori freddi che gli colavano per tutta la schiena, bagnando la sua camicia color panna e facendogli provare una strana sensazione di gelo per tutto il corpo. L'aria non era particolarmente influenzata dalle forti nevicate che c'erano state qualche giorno prima e che lentamente erano svanite in leggere cadute d'innocenti fiocchi di neve. Fiocchi di neve cristallini, i quali risiedevano ancora con permesso di soggiorno su qualche castano ricciolo di Stanislav Uris. Voleva correre, sperava che tutto quello, prima o poi sarebbe finito e tutti i suoi problemi si sarebbero smaterializzati in una sottile poverina che il vento avrebbe portato via con sé. Forse solo così, Stan sarebbe stato libero da tutti i pensieri che gli giravano nella testa e lo facevano dannare. Lo facevano dannare dell'essere nato nel corpo che Yahweh gli aveva donato, lo faceva dannare dell'essere la persona che era: con ogni suo singolo pregio e ogni suo singolo difetto.

Mentre correva per la strada principale di Dukii, poteva sentire gli occhi di qualche anziano, puntati su di lui. Degli occhi che magari si spostavano solamente per curiosità, per consuetudine, perché vedevano una figura correre come se qualcosa la stesse inseguendo. Occhi che non significavano davvero nulla, ma che per Stan stavano guardando, parlando, commentando, criticando. Per Stan, sembravano dire qualcosa su di lui, e non gli importava se stessero facendo commenti positivi, probabilmente avrebbero potuto anche pensare che quel giovane fosse proprio furbo a tenersi in forma durante l'inverno, per poi magari arrivare primo alla maratona estiva di San Pietroburgo. Stan non voleva che si parlasse di lui, non voleva sentire nessun tipo di commento sulla sua persona e su cose che riguardavano lui e la sua situazione sociale. Incluso il fatto di essere ebreo e malato.

Lovers in a Mad World | IT's castWhere stories live. Discover now