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Derek's Pov.

"Che cosa vi é successo?" Chiede uno di loro.

" degli ubriachi c-ci hanno buttato nell'acqua" rispondo tremando dal freddo

"I vostri genitori?"

"Non li abbiamo..." rispondo.

"E dove vivete?"

"P-per strada"

"Oh cazzo, raga, portiamoli a casa da noi o si ammaleranno, poi decidiamo cosa fare"

Due di loro si tolgono i giubbotti e ce li mettono a noi.

Poi ci aiutano ad alzarci e iniziamo a camminare.

Fortunatamente la casa non é molto distante, perciò arriviamo quasi subito.

"Venite, vi porto in bagno così potete fare una bella doccia calda okey? Io vi preparo qualcosa di caldo da magiare" dice uno di loro, sorridendo.

"S-si grazie" rispondo.

Ci porta verso il bagno, e quando se ne va io e Ivan iniziamo a lavarci.

"Secondo te ci fanno rimanere con loro?" Chiede ingenuamente Ivan.

"No, Ivan, domani sarà tutto come prima"

"Ma a me piacerebbe stare qua, poi la casa é grande, c'é posto anche per noi"

"Ivan, non ci faranno mai stare qua, sono stati fin troppo gentili ad ospitarci in casa" dico mettendomi dentro la doccia.

"Ma potremmo chiederglielo" insiste.

"Ivan, ora basta, ti ho già detto che non resteremo qua, non illuderti"

"Sei sempre pessimista! Non ti sopporto"

"Ivan hai rotto il cazzo! Vieni a lavarti! Non voglio più sentirti dire una parola"

"Lavati prima tu e poi mi lavo io! Voglio la mia intimità!" Dice sedendosi su uno sgabello.

Faccio un respiro profondo, per trattenermi da urlargli contro.

Finisco di lavarmi, prendo un asciugamano e esco fuori dalla doccia.

"Muoviti!" Dico indicandogli la doccia.

"Si ma stai calmo!" Dice alzando la voce.

"Ivan Sei tutto bagnato cazzo! Se ti viene la febbre vedi cosa succede!"

"Se entro in doccia sarò ancora più bagnato"

"Si ma sarai bagnato di acqua calda e non quella del fiume! Ma come cazzo ragioni!"

"Vedi di calmarti o io in doccia non ci entro."

Lo guardo per qualche secondo e poi innervosito vado verso di lui, lo spoglio completamente, apro il getto d'acqua e lo faccio mettere nella doccia.

"Non voglio sentire nemmeno una parola! Lavati"

Lui sbuffa ma finalmente inizia a lavarsi.

Quando ha finito, lo faccio uscire e lo avvolgo dentro ad un'asciugamano.

"Non c'é bisogno che mi tratti da poppante"

"É per fare prima, tu sei lento" dico mentre passo l'asciugamano sul suo corpo per asciugarlo.

"Posso entrare?" Chiede qualcuno bussando alla porta.

Finisco di asciugare Ivan e lo avvolgo nuovamente nell'auscigamano per coprirlo.

"Si puoi entrare" affermo.

La porta si apre e nel bagno entra uno dei quattro ragazzi.

"Ehy vi ho portato qualcosa da vestire, sono due mie maglie, vi staranno grandi, ma non abbiamo roba della vostra taglia"

Sotto lo stesso tettoTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon