«Non vedo l'ora di averti tra le mie braccia» un piccolo sorriso si era formato sulle sue labbra fini mentre sussurrava dolcemente al nulla, gli piaceva pensare che il suo bambino (o bambina) lo stesse ascoltando, anche se in quel momento era grande quanto un fagiolo.

Un sospiro lasciò le sue labbra mentre chiudeva gli occhi «Sai vero che il tuo papà non se ne è andato perché non ti vuole? Cioè non sa di te, ma è andato via perché doveva» Louis non sapeva perché si era ritrovato a fare quel tipo di discorso al feto non sviluppato che si trovava nel suo utero, voleva solo fargli sapere che non era colpa sua e che sicuramente Harry gli avrebbe voluto bene.

Louis corrugò le sopracciglia ricordandosi in quel momento il nome del soldato che aveva incontrato nel pub e rise tra sé e sé "Chi avrebbe potuto immaginare che avrei incontrato un ragazzo con lo stesso nome" si ritrovò a scuotere la testa mentre pensava a ciò e lasciava andare il lembo della sua maglia per potersi spogliare. Tolto il bottone dall'asola, i suoi pantaloni caddero ammucchiati alle sue caviglie mentre la camicia e il maglione giacevano piegati ordinatamente e posti sul ripiano in marmo accanto al lavandino di pietra.

Louis sospirò guardandosi allo specchio: non aveva perso la sua abitudine nell'indossare intimo femminile, lo faceva sentire comodo e carino. In quel momento indossava una canottiera bianca dalle spalline strette e delle mutande rosate, fortunatamente non ne stava più mettendo a vita troppo bassa, i segni della gravidanza lo mettevano a disagio e avere qualcosa che gli coprisse lo stomaco lo aiutava ad essere più sicuro di sé (anche se nessuno lo vedeva nudo da anni ormai).

Dopo essersi riscosso dall'osservarsi (nuovamente) si infilò la maglia che gli aveva fatto trovare Harry in bagno, lo aveva avvisato al piano di sotto dicendogli che avrebbe potuto indossarla se si sentiva a disagio, Louis lo ringraziò mentalmente e se la mise.

Quando si diresse verso il lavandino storse il naso non volendo lavarsi i denti con lo spazzolino dell'altro, sia perché avrebbe potuto far schifo a Harry (grazie tante) sia perché non erano così tanto in confidenza da sentirsi di farlo.
Il ragazzino si mise semplicemente un po' di dentifricio sulla lingua e si sciacquò la bocca con dell'acqua, in modo da non avere un alito terrificante il mattino successivo.

Dopo essersi lavato anche la faccia fece scattare la serratura della porta, uscendo dal bagno con i propri vestiti stretti al petto.
Louis si morse il labbro quando alzò lo sguardo: Harry era già seduto con la schiena premuta contro la testiera del letto, la canottiera bianca era stretta e il ragazzino aveva avuto modo di vedere alcuni dei tatuaggi che aveva sulle braccia e la sua muscolatura pronunciata.

«Oh, eccoti» l'altro dopo essersi accorto della sua presenza - a causa del rumore provocato dall'aprirsi della porta - gli sorrise e chiuse il libro posandolo sul comodino accanto al lato destro del letto. «Da che parte preferisci dormire?»

Il più piccolo si ritrovò ad arrossire sotto allo sguardo attento di Harry, che lo scrutava senza vergogna «Uhm è uguale» si morse il labbro «Va bene la parte sinistra» e dopo aver sorriso e messo i propri vestiti su una sedia raggiunse l'ex soldato a letto, stando ben attento a non andargli troppo vicino.

«Tutto okay?» Harry aveva appena spento l'abat jour che diffondeva una luce giallognola nell'ambiente, ormai non era rimasto nulla che potesse far luce ai due.
Louis sentì l'altro ragazzo muoversi sotto alle coperte, avvicinandosi piano a lui per accarezzargli delicatamente una guancia dopo avergli rimboccato le coperte sino sopra alle spalle esili.

«Certo» il più piccolo ringraziò di essere al buio dato che sicuramente era arrossito, non poteva vedere Harry ma poteva sentire il calore del suo corpo accanto al proprio e il suo respiro dal profumo di menta - il che era normale dato che doveva essersi lavato i denti, probabilmente in un altro bagno - che si infrangeva sul sul viso.

«Okay allora, buona notte ma princesse» Louis sorrise al soprannome prima di sentire le labbra calde del riccio a contatto con le proprie, in un piccolo bacio a stampo che aveva fatto fare i salti mortali al suo povero cuore.

E Louis capì di essere fottuto quando Harry gli cinse la vita con le sue braccia, il viso accanto al suo a condividere lo stesso cuscino per non stare troppo lontani l'uno dall'altro.

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TheShipGayFanboy spero tu sia contento per il flashback :3
vi chiedo perdono per il ritardo (in più questo è solo un capitolo di passaggio, sorry), non avevo nessuna ispirazione/voglia di scrivere + se volete andate a cercarvi com'era l'intimo da uomo/donna negli anni 40, non è un granché ma ovviamente devo adattarmi all'epoca in cui è ambientata la storia (so che siete pigri (io lo sarei lol) quindi facciamo che vi metto io le foto vah)



-TheShipGayFanboy spero tu sia contento per il flashback :3vi chiedo perdono per il ritardo (in più questo è solo un capitolo di passaggio, sorry), non avevo nessuna ispirazione/voglia di scrivere + se volete andate a cercarvi com'era l'intimo da ...

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(lou indossa il numero 1 e la canottiera bianca ^-^) (ovviamente questi sono solo alcuni esempi) e nulla, come sempre fatemi sapere che ne pensate e se vi sta piacendo come si sta sviluppando la storia, un bacio!

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(lou indossa il numero 1 e la canottiera bianca ^-^) (ovviamente questi sono solo alcuni esempi) e nulla, come sempre fatemi sapere che ne pensate e se vi sta piacendo come si sta sviluppando la storia, un bacio!

Mich Xx

Overlord ; larry stylinsonWhere stories live. Discover now