3° CAPITOLO

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-la devi finire di darmi schiaffi, lo sai?!-mi dice Sebastiano acchiappandomi i polsi.
-e tu la devi finire di chiamarmi piccola Niki! Lo sai?!-rispondo.
-finché non mi dirai il perché!-mi dire con un sorriso stampato in faccia.
-Sebastiano, no che non te lo dico! Sono fatti miei!-rispondo. In palestra ormai non c'è più nessuno, siamo rimasti solo noi.
-che c'è?! Il tuo ex ragazzo ti chiamava così?!-dice sempre sorridendo.
-io non ti vengo a chiedere perché non vuoi essere preso a schiaffi, ok?!-dico.
-sono cose ben diverse Niki!-mi dice. Ha ragione.
-non te lo voglio dire, punto e basta!-dico.
-allora io non la finisco! Piccola Niki, piccola Niki, piccola Niki, piccola Niki, piccola Niki, piccola Niki......-continua all'infinito.
-SEBASTIANO BASTA!-mi giro gridando verso di lui, e una lacrima riga la mia guancia.
-ora mi spieghi perché stai piangendo?!-mi dice incrociando le braccia al petto.
-ti ho detto che non te lo dico!-dico.
-dammi le mani!-mi ordina.
-NO!-dico. Lui me le acchiappa con forza e nonostante la mia opposizione continua a stringere i polsi.
-mamma ... papà!-dice passando lo sguardo da un polso all'altro.
-ora capisco tutto! Ora capisco i nomi sui guantoni da box, ora capisco perché a sei anni già venivi in palestra, e solo ora capisco perché stai piangendo!-mi dice allenando la presa sui polsi e guardandomi negli occhi che ormai sono fradici e rossi.
-Non hai capito un bel niente! Tu NON PUOI capire un bel niente!-dico urlando.
-Niki, non sottovalutarmi! Perché non me lo volevi dire?!-domanda.
-non vado a raccontare le mie cose private al primo che capita!-dico.
-io non sono il primo che capita! Sono quello con cui dormirai stanotte, perché ci hanno chiuso dentro!-dice sorridendo.
-come ci hanno chiuso dentro!?-domando. In effetti è tutto buio in palestra, le luci sono rimaste accese solo negli spogliatoi.
-ora mi spieghi tutto?! Perfavore!-mi dice.
-te lo ripeto, non vado a raccontare le mie cose al primo che capita oppure che ci prova con me e poi bacia un'altra!-dico arrabbiandomi.
-che c'è?! Sei gelosa?!-mi dice sorridendo.
-Ma tu guarda questo!-dico mordendomi un labbro.
-spiega! Abbiamo tutta la notte per parlare!-poi si siede per terra.
-uff!-sbuffo e mi siedo difronte a lui. Ha vinto!
-quel giorno di dieci anni fa, stavamo io e i miei fratelli....

-Jake! Jake!
-che vuoi Niki!-mi dice.
-quanto fa sette più cinque!?-domando.
-Niki fattelo!-dice continuando a giocare al telefono.
-uffi! Peppe almeno tu mi aiuti?!-dico continuando a giocare con le penne.
-Jake sei tu il più grande! Hai sedici anni, aiutala tu!-dice Peppe.
-sbrigatevela voi!-dice Jake.
-io voglio mamma!-comincio a piangere. Il telefono di Jake squilla.
-pronto?!  Come è successo?!   Come sono morti!    Porca miseria!-Jake parla a interruzioni .
-grazie!-quando smette di parlare al telefono, ha gli occhi lucidi.
-voglio mamma!-continuo a piangere e a sbattere i piedi a terra. Peppe mi prende in braccio.
-Nicole, smettila cazzo! Mamma e papà non tornano più! La piccola Niki non esiste più!-dice Jake.

-uscì di casa, e poi non l'abbiamo più visto! Si era ucciso anche lui!-dico con le guance bagnate.
-e tu e tuo fratello ora dove state?!-domanda Sebastiano.
-viviamo con mia nonna e mio nonno!-dico. Poi Sebastiano mi abbraccia.
-scusa! Non pensavo avessi subito tutto questo!-mi dice lasciandomi baci sulla testa.
-non è meglio avvisare tuo fratello che non torni a casa?!-mi dice. Prendo il telefono e gli scrivo un messaggio.

Conversazione con Peppe.
                        
                          Peppe vedi che non
                  torno a casa a dormire.

Dove rimani?!
    
                                A casa di Fede.
                   Abbiamo fatto pace!❤

Ok, notte!

                                                Notte.

LUI, LA MIA PASSIONE!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora