capitolo sedici.

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|emma|

Tra pochi giorni ci sarà la quarta puntata di amici, elodie non mi ascolto, ho anche l'ultimo giorno di trasloco in atto e i miei genitori, con i genitori di Stefano che saliranno per vedere la nuova casa, ho talmente tante cose da fare che mi sembra di impazzire.

Con Stefano va sempre meglio, sembra sul serio che mi stia rispettando e aspettando.

Sento la porta aprirsi e lo vedo

"Ehi, stasera Marcello fa una festa, ci vogliamo andare?"

"Non lo so"

"Non sono dell'umore adatto" gli dico forse in maniera troppo acida

"Ok" mi dice e rimane in silenzio

"Ste, scusa e che ho troppe cose da fare sto nervosa"

"Che ne dici se invece di andare alla festa non ci prendiamo dei piatti pronti dal ristorante infondo alla tua strada e li mangiamo davanti a un bel film, sul divano e col pigiama?"

"si, lo preferisco"

"casa mia o la tua nuova casa?"

"Casa mia, così forse proviamo il letto" dico maliziosa

"Per ora, vuoi farmi compagnia a scegliere come devo vestirmi per i lanci della striscia di canale cinque?"

"andiamo"

Andiamo nel suo camerino e vedo cosa hanno scelto per lui le costumiste

"Ti inquadrano solo il busto?" Chiedo

"Credo di si"

Prendo una maglietta super attillata nera con il colletto a camicia è un jeans

"Metti questo" poi gli dico

"Si signora" mi dice ridendo e poi va a cambiarsi
Lo accompagno a fare i lanci e mi metto dietro alla telecamera, poi mi viene un idea

"Aspettate" dico urlando mi tolgo gli occhiali che stavo indossando e gliele metto

"Facciamo morire qualche ragazza" dico ridendo e lui mi guarda tutto il tempo mentre fai lanci e non riesce a non ridere, lo saluto dopo i lanci e  vado a vedere le prove di lele, dopo un po' mi arriva un messaggio.

DeMa🐭: "io ho finito, ti aspetto fuori agli studi, sto fumando una sigaretta con gli altri"

non rispondo e lo raggiungo, ci sono tutti i ballerini compresa quella Desy.

Che gli sorride come una pazza, mi avvicino tirandomela come una pazza e saluto tutti.

"Buonaseraaaaa" urlo

"Amore" mi urla Elena "com'è andata?"

"Bene, benissimo...sto distrutta però"

"Immagino"

"Ora vado, Stefano tu invece?"

"Arrivo" dice scendendo dal muretto su cui era seduto, tutti ridono e ci guardano sorridenti, non sanno nulla di quello che stiamo combinando ma siamo felici e questo conta.

"Allora stasera non ci sarai? Che peccato" gli dice ma che sfrontata

"ci saranno molti ragazzi che potrai rimorchiare, ma soprattutto saranno single" dice e io lo guardo stupita, ma non dico nulla

Entriamo in macchina e lo incalzo

"E chi te lo dice che io e te stiamo insieme?"

"Tu puoi anche non sentirti obbligata a nulla, ma per me, noi due siamo una cosa seria" dice e rimango zitta, ma sono felice, tantissimo

Arriviamo e facciamo le cose che avevamo programmato e andiamo a dormire separati.
Cerco di dormire ma sento una notifica, sul telefono, è un email della Naska, la apro, c'è una frase "Ora la puoi cantare, ora puoi farlo, ti voglio bene" prendo la chitarra e inizio a suonare, ma sento bussare la porta della stanza

"Emma ti sei dimenticata che è l'una di notte"

"Scusa" dico sorridendo

"Cosa suonavi? Posso sentire?"

Annuisco e lui si siede sulla segua che ho di fronte al mio letto ed inizio

"E magari qualche volta, ho provato a non restare, ma le notti sono troppe e non hanno un gran da fare e poi tu non le accontenti" canto fissandolo diritto negli occhi " ma se mi presti l'aria, potrei soffiarti altrove, ma anche il posto più lontano, poi saprebbe chi trovare per costringerlo a tornare e di certo sarò in grado di raggiungerti in silenzio, per poi farti un gran rumore (...) Bruceremmo lentamente, abbracciandoci nei fossi nella terra trovar pace"
Noto che piange e mi fermo, vado a sedermi sulle sue gambe e gli asciugo le lacrime

"Perché piangi?"

"È bellissima, la tua voce lo è, mi hai emozionato, scusa"

"Non devi chiedermi scusa, è una cosa meravigliosa" gli dico e poi lo bacio, lui capisce che è il momento di entrare dentro di me.

Ci spogliamo, lui mi stende e inizia a baciarmi, a leccarmi ovunque e poi mi guarda chiedendomi il permesso di entrare dentro di me, gli mimo un si e mi sorride, uniamo i nostri corpi in uno ed inizia quella che per lui, è la più bella danza, ci ritroviamo dopo anni e arriviamo insieme, poi ci stringiamo e rimaniamo in silenzio finché non sento delle gocce calde che mi bagnano la spalla, mi giro e lo vedo piangere.

"Tu mi fai sentire completo, tu mi fai sentire amato, mi fai felice e ti amo da morire"

gli sorrido, lo abbraccio e ci addormentiamo così.
Così vicino che sentiamo i nostri cuori battere all'unisono.

Basta, oro neroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora