capitolo uno.

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Pensavo che le nostre strade ormai separate, fossero destinate a non rincontrarsi mai e che il solo pensiero di vederlo, non mi avrebbe bloccata in macchina, davanti agli studi di amici con la salivazione a zero.

Di fianco a me ho Francesca che tenta di dirmi qualcosa, che però non ascolto, come sempre quando sto così in ansia. Cerca disperatamente di farmi uscire dall'auto visto il nostro enorme ritardo, fino a quando non la sento più, mi giro e me la ritrovo affianco mentre mi apre lo sportello.

«dai Emma esci, perfavore.» mi arrendo e ora di affrontare la mia ansia, anche se quello che dovrebbe sentirsi così, è solo lui.

Esco dall'auto e mi dipingo in faccia il miglior sorriso di sempre. Appena arrivo vedo Maria.

«Emma, aspettavamo solo te..su dai a registrare.»

«si lo so Maria, scusami, colpa della sveglia» tentò di giustificarmi, poi mi giro verso Francesca che mi guarda come se mi volesse infondere coraggio, cerco di afferrarne più che posso dal suo sguardo e poi scappo via mentre lei urla

«in un bocca al lupo ciusta mia» ed io la ringrazio con il miglior sorriso che ho. Corro per raggiungere gli altri, saluto Elisa, Nek e J-Ax ed entriamo.

//Stefano//

oggi vedo Emma, questa è la ragione per cui stamattina sono così in ritardo, vorrei evitare di incontrarla anche se so che è impossibile nel lungo periodo, non per cattiveria ma solo perché non saprei cosa dirle, non sono pronto a reggere i suoi occhi.

Sono appena arrivato e mentre mi guardo in giro in cerca di un parcheggio, vedo la sua testa bionda inconfondibile.

Quanto è bella? Dietro di lei, Francesca come sempre. Aspetto che lei entri per uscire dalla macchina e correre negli studi, ho giusto il tempo di cambiarmi e ripensare tutto il tempo a lei, che vengo chiamato nello studio, per ballare, entro la vedo e cerco di apparire normale, mentre vedo che il suo volto cambia espressione, i nostri sguardi non si incrociano ma sento i suoi occhi addosso, cerco di concentrarmi mentre ballo e di evitare  il suo sguardo, ma mi giro e i nostri sguardi si incatenano anche se per pochi secondi.

Appena finisce corro fuori e mi fermo nel primo angolo senza telecamere appoggio la testa ad un muro  e cerco di nascondermi e di non piangere.
Dopo qualche secondo sento Maria annunciare la pubblicità e sento un profumo troppo familiare, Dio mio è lei.

«Dio mio Francesca, i nostri sguardi si sono incontrati e volevo solo uscire, penso che Maria l'abbia capito e abbia dato pubblicità.» esclama Emma, mi giro e la guardo mentre parla con Francesca e cerco di rimanere nascosto, anche lei ha provato le stesse emozioni.

Dopo qualche secondo sento la suoneria di un telefono e dopo qualche secondo la sua voce

«Amore.» chi sarà mai? Amore...magari può essere il fratello..

«No, Fà....non posso venire da te stasera, devo rimanere qui.» 

Fà? Chi è sto Fà?. Intanto annunciano la fine della pubblicità e tutti devono ritornare ai propri posti, mentre cammino faccio finta di vedere per caso  Francesca e la saluto, cerco di abbracciarla perché è da troppo che non lo faccio, eravamo inseparabili da quando lei era entrata nella vita di tutti Emma noi tre eravamo un trio, come sempre comunque Francesca capisce tutto e mi abbraccia.

«come va?» le chiedo dopo quell'abbraccio

«Bene, anche se Emma si sobbarca sempre di mille impegni e chi deve far coincidere tutto? Sempre io. E tu invece con Santiago? E con Maria Belen?» chiede cercando di non ridere

«Eh immagino ora gli impegni saranno ancora di più, con Santiago tutto bene, è lui che mi fa stare bene. Con Belen sto facendo le carte della separazione.»

Mi guarda con uno sguardo tra l'incerto e lo sconvolto dopo un po' veniamo salvati  dall'imbarazzo da un operatore che mi dice che devo andare in studio per ballare, ci salutiamo e ritorno e il solo pensiero di rivederla mi fa tremare le gambe.

«in un bocca al lupo ciusta mia» ed io la ringrazio con il miglior sorriso che ho. Corro per raggiungere gli altri, saluto Elisa, Nek e J-Ax ed entriamo.

— scusate per gli aggiornamenti, ma mi mancano e volevo aggiustare la storia e magari finirla così non mi mancheranno più, spero di non essere da sola perché probabilmente questo significherebbe soffrire di un qualche disagio mentale

Basta, oro neroWhere stories live. Discover now