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- Non mi piace fare sogni impossibili da realizzare. Illudono e poi deludono

Non posso fare altro che incassare. Mi ha lasciato assolutamente senza parole.

Probabilmente si è resa conto dell'effetto che ha avuto su di me questa frase e, soprattutto, il tono deciso e definitivo con cui l'ha detta. Cerca quindi di metterci una pezza, con quel suo modo goffo e imbarazzato.

- Poi, non è che sia una cosa che vale per tutti, eh! Ci sono ragazze per cui è normale, anche più vicine al vostro mondo... Io parlo per me.

Questo mi fa ancora più male, perché delle altre ragazze non mi interessa più niente. Quindi, come tutte le volte che vengo ferito, attacco.

- E come fai a sapere qual è il nostro mondo?

Lei sembra spiazzata dalla mia reazione. Non credo si aspettasse il mio tono duro.

- Be'... Ovvio non lo so, ma lo posso immaginare.

- E cosa immagini?

- Be', immagino lunghe trasferte e cambiamenti di residenza ogni volta che cambiate squadra, magari all'estero, magari molto lontano. E poi una vita perennemente sotto i riflettori, qualunque cosa fai, ovunque vai, chiunque viene con te finisce su un giornale o almeno nelle foto dei fan. Quella che noi comuni mortali chiamiamo "vita privata" non esiste.

Alza gli occhi, per controllare le mie reazioni. Ma io sono di nuovo spiazzato. Non ha parlato, come mi aspettavo, di calciatori che cambiano ragazze come calzini o di corna a ogni partita. Che, nel mio caso degli ultimi mesi, sarebbe anche stato azzeccato.

Probabilmente spinta dal mio silenzio decide di spiegarsi meglio.

- Per la carità, ho vent'anni, non dico certo che mi dispiacerebbe viaggiare un po', ma io ho i miei sogni, i miei obbiettivi. E se anche penso di essere disposta a rinunciare a molto per amore di qualcuno, comunque io voglio una famiglia. E una famiglia ha bisogno di stabilità. E non voglio nemmeno che i miei figli crescano lontano dal padre o esposti all'odio gratuito di tifosi idioti. Vorrei che si facessero amicizie vere e non solo di persone attratte dal loro cognome.

Continuo a tacere. Il ragionamento è perfettamente logico. Così tanto che non ho assolutamente idea di cosa potrei ribattere per rendere vani i suoi argomenti. E questo è un bel problema.

Decide di aiutarmi, aggiungendo una motivazione assolutamente stupida.

- E poi, dai, non sono proprio la classica ragazza del calciatore!

- E perché, scusa?

Arrossisce e fa un gesto con le mani per invitarmi a guardarla. Come se non l'avessi mai osservata...

- Dai, hai presente, no? Magre, tanto seno, bellezza sconvolgente, perfette con qualsiasi vestito, niente brufoli, niente occhiali, denti che abbagliano da tanto sono bianchi, parrucchiere e estetista a giorni alterni... Io manco mi trucco!

- E per fortuna!

Cazzo, mi è sfuggito! Lei mi guarda stupita, in attesa di una spiegazione. E va bene, carte in tavola!

- Non hai bisogno di truccarti, sei bella così! Anzi, sei ancora più bella così, proprio perché sei naturale e non stereotipata!

Arrossisce.

- Se, vabbè! Grazie, comunque...

- No, guarda che parlo sul serio! In fondo un calciatore è un ragazzo come un altro e se un... Cos'avevi detto? Un biologo? Se un biologo può trovarti bella e innamorarsi di te, perché non lo può fare un calciatore?

- Ma perché un biologo sceglie tra le ragazze normali, i calciatori hanno la possibilità di conoscere modelle, attrici e compagnia varia...

- Lo sai vero che Gigi sta con una giornalista?

- Sì, ma che giornalista! Come puoi anche solo paragonarmi a lei?

Ecco, adesso non ci vedo più.

- No, hai ragione, non si può! Lei non reggerebbe il confronto!

Mentre ancora stavo parlando, pensavo a che tipo di reazione avrebbe avuto. Ma mai più mi sarei aspettata questa: è scoppiata a ridere e sembra non avere nessuna intenzione di smettere. Ride fino alle lacrime e fa davvero fatica a calmarsi.

Finalmente prende fiato e mi sorride, con uno dei suoi splendidi sorrisi.

- Grazie! Se fosse vero, potrei considerarlo il più bel complimento mai ricevuto... A pari merito con unaltro...

- Ma è vero! Comunque non è un gran complimento... Uno serio, per esempio, è sui tuoi occhi. Sul serio, hanno un colore incredibile! Non ne ho mai visti di così belli, né alle modelle, né alle veline di cui parli tu.

La vedo diventare di mille colori. Ok, forse mi sono spinto un po' troppo oltre, ma mi sembra che non sia solo per l'imbarazzo.

- Ho detto qualcosa che non va?

Scuote la testa, ma non dice niente.

- Scusa, se sono stato troppo diretto, non era mia intenzione...

- No, no, è che... Hai presente che ho detto che il paragone che la D'Amico era il miglior complimento mai ricevuto a pari merito con un altro?

- Eh...

- L'altro era questo! Cioè, nella versione originale era tipo "Ma lo sai che hai degli occhi incredibili? Sul serio, sono strafighissimi!"

- Be', mia mamma diceva che se un uomo fa un complimento che riguarda gli occhi, vuol dire che è innamorato...

Sospira.

- Magari!

Per un attimo mi illudo che stia parlando di me, ma poi capisco che si riferisce all'altro. Cerco di mascherare la mia delusione e di sembrare allegro.

- Ah, ecco chi è il biologo!

- No, fa Scienze Politiche, ma non mi fila, credo mi consideri troppo piccola... E poi ci conosciamo troppo poco...

- Quindi tu ricevi complimenti da primo posto in classifica solo da ragazzi che conosci poco?

Lei scoppia a ridere.

- Sì, perché quelli che mi conoscono meglio, evitano di farmeli... Chissà perché...

Mi unisco alla sua risata, anche se capisco che, nonostante l'abbia detta come battuta, ci sia dell'amarezza dietro questa frase.

- E a te?

Non capisco.

- A me cosa?

- Qual è il complimento più bello che ti hanno mai fatto?

Un'altra delle sue domande! Questa ragazza è pericolosa!

Credo di essere arrossito, perché la vedo leggermente imbarazzata.

- Vabbè, se me lo puoi dire... Basta che non fai anche tu come gli altri!

- Cioè?

- Non lo so che ho di preciso, ma mi capita spessissimo di fare domande che spaventano letteralmente gli uomini. Ma anche molto più innocue di questa! E poi basta, non parlano più.

Rido e decido di rilanciare.

- E se ti dicessi quello più assurdo?

- Andata!

Eh? La guardo interrogativo. E lei fa un gesto con la mano, quasi a scusarsi.

- Vuol dire che va bene, è un modo di dire.

Annuisco.

- Be', mi hanno detto che ho dei bellissimi piedi.

- Vabbè dai, non è mica assurdo! Sei un calciatore!

- No, no, intendeva proprio che erano belli da vedere... Este...

- Esteticamente?

- Esatto!

Vedo il suo sguardo che si abbassa sulle mie infradito, per poi risalire illuminato da un sorriso.

- Be', è vero!

In vacanza con Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora