Non sono più una bambina.

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La mattina seguente mi svegliai dall’odore del caffè.

Dopo la doccia rimisi i vestiti di ieri e scesi le scale cercando di fare pochissimo rumore.

-Buongiorno.- Mi disse lui con un sorriso soddisfatto.

-Ciao.-

-Allora?-

Bene adesso cosa dovevo dirgli? Dovevamo per forza parlare di quello che era successo questa notte? No, non volevo.

-Ehm..io..-

-Allora lo vuoi il caffè? L’ho appena fatto.-

-Ah. Ehm si grazie.- Meno male avevo già  pensato che volesse parlare di quello.

-Ti è piaciuto questa notte?-

O CAZZO.

-Si.- Risposi imbarazzata.

-Anche a me. Ci sai fare piccoletta.-

-Zayn è stato un errore.- Si avvicinò a me confuso.

-Cosa vuoi dire?-

-Non doveva succedere.-

-Perché dici questo?-

-Io . . .-

-Tu cosa?-

-Io volevo solo dimostrarti che tra noi non c’è niente.- Perché’ l’ho detto? Perché?

-Lo so. Siamo solo andati a letto, tutto qui. Adesso siamo amici.-

Amici. . .

-Si, amici.-

-Bene.-

-Bene. Ehm io ora devo. . .devo andare a casa.-

-Ok.-

Cercai di trattenere le lacrime ma appena fui fuori da casa sua iniziai a piangere.

Non volevo credere che la mia prima volta era successa con lui e ancora di più non volevo credere di aver detto quelle maledettissime parole. Io lo amavo da morire. Ma adesso lui aveva ottenuto quello che voleva dal primo giorno.

Sono stata una stupida, non dovevo.

Adesso tutto sarebbe stato diverso.

Con quale coraggio avrei potuto guardarlo un’altra volta negli occhi?!

Cazzo perché l’amore deve far così maledettamente male?!

Infilai la chiave nella serratura della porta, volevo solo ascoltare un po’ di buona musica per allontanare tutti i pensieri dalla testa.

Zoey ancora dormiva così molto silenziosamente mi chiusi in camera.

Aspetta un momento! O cavolo! Mi sono dimenticata l’MP3 ancora una volta a casa di Zayn, bene fantastico, meraviglioso!

Non ho la minima intenzione di ritornare li dentro.

Martedì 12 Luglio -Ore 13.00

-Sharon ma dove sei stata ieri sera? Non ti ho sentita rientrare, così mi sono addormentata.-

Bene, respira e inventa una buona scusa.

Bussano alla porta.

Salva!

-Vado io.- Urlai terrorizzata. –Liam, Niall , Louis ,Harry ciao! Prego entrate.-

Mi risposero in coro con un semplice ‘Ciao’

Per fortuna lui non era con loro, non avrei retto questa volta.

-Simon ci ha dato la data precisa della partenza per l’America!- Iniziò Louis guardando Harry triste.

Sognare non costa nulla!{COMPLETA}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora