Voler prendere il suo posto.

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Aprii la porta e me lo ritrovai davanti a me, più bello che mai.
Mi tirò a se abbracciandomi stretta. Di colpo tutto il suo profumo mi avvolse.
Capelli sempre perfetti, indossava un giubbotto di pelle nero, un jeans e una maglietta bianca con al collo la mia collana.
-Zayn.- Dissi con il cuore che mi andava a mille.
-Posso entrare?- Disse allontanando il mio corpo dal suo.
-Si.- Entrò e appoggiò le valigie sul mobile dell'entrata. -Come stai?-
-Bene. Tu?- Non sapevo mentire.
Gli vidi chiudere le mani a pugno per poi andarsi a sedere nel divano e portandosi la testa tra le mani.
-Sto di merda, mi manchi e mi sento uno stronzo per averti fatto soffrire, so quello che hai provato vedendomi insieme ad un'altra, lo so perché lo sto provando anch'io da quando ho saputo che ti vedi con quel deficiente.- Si alzò e mi venne vicino. -Ti giuro che non è successo niente tra me e lei, io amo te. Quando ero in America non smettevo neanche un secondo di pensarti, mi ripetevo in mente che presto ti avrei rivista e che potevo farcela.-
Non osavo interromperlo, ascoltai il suo discorso dalla prima all'ultima parola.
Mi spostai leggermente ma lui mi afferrò dai fianchi per poi lasciarmi un bacio sul collo.
-Ti prego perdonami.-
Mi voltai di scatto verso di lui e lo guardai con gli occhi pieni di lacrime.
-Sono passati mesi dall'ultima volta in cui ci siamo visti, ho passato tante notti sola nel mio letto a pensare a te e a quando ti avrei rivisto, ogni volta che ascoltavo una vostra canzone mi ricordavo di quello che avevo fatto per riuscire a vedervi, di quando vi ho incontrati per la prima volta con Zoey, della nostra prima volta insieme a casa mia, le notti passate abbracciati nel tuo letto, i nostri baci i nostri abbracci e poi? E poi un giorno mentre stavo per chiamarti , vedo una foto di te e la tua ex abbracciati mezzi nudi in piscina.- Gli dissi tutto ad un fiato scoppiando a piangere. -Non hai pensato a me, non hai pensato a noi.- Conclusi spingendolo verso il muro.
Lui mi guardava, era immobile e non smetteva di guardarsi i piedi.
Forse questa fu la prima volta in cui Zayn Malik non sapeva cosa dire.
-Zayn cazzo, guardami negli occhi.- Gli dissi per poi alzargli il volto con la mano. -Come hai potuto rovinare tutto? Io ti amavo con tutta me stessa e tu mi hai tradita.-
Mi afferrò il polso e lo spostò dal suo viso.
-Sai davvero il significato della parola tradire? No perché io non ti ho tradita, tu invece mi hai tradito, mi hai tradito uscendo di sera con quel manico. Cazzo ma come hai potuto?-
-Lui è venuto qui a chiedermi scusa. .-
-Beh anche io sono qui, ho preso un aereo per venire da te, per spiegarti tutto.- La sua voce iniziò ad alterarsi.
-Zayn dimmi cosa è successo con quella, dimmelo ORA!-
Avevo bisogno di saperlo, ne avevo davvero il bisogno.
-Non è successo niente.- Mi disse guardando fuori dalla finestra.
-Dimmelo guardandomi negli occhi.-
-Vuoi sapere se ci sono andato a letto? Beh non sono così meschino da fare una cosa del genere, quante volte te lo devo dire che sono cambiato, quante volte te lo devo dire che tu per me sei tutto.- Questa volta mi disse tutto guardandomi negli occhi.
Si accese una sigaretta e continuò a parlare.
-Era sera, anche lei si trovava a LA per lavoro, così decidemmo di andare a fare un giro. . -
-Continua.-
- . .entrammo in un pub e iniziammo a bere delle bottiglie di birra. Ci siamo ubriacati, andammo a fare un bagno in una piscina. .- Si bloccò.
-E dopo cosa è successo? Zayn continua.-
Mi guardo e poi abbassò lo sguardo.
-Si tolse i vestiti, e mi trascinò con lei dentro l'acqua.-
-E tu vorresti farmi credere che non avete fatto sesso? Zayn io ti conosco tu sei . .-
-Cosa sono? Vuoi dirmi che sono un puttaniere? Forza dimmelo.-
-Sai, forse Marco aveva proprio ragione, tu non cambierai mai!- Mi pentii subito di averlo detto.
-Cosa ti ha detto Marco? Perché non lo vuoi capire, lui ti sta mettendo contro di me, vuole che tu mi lasci.- Si avvicinò ancora di più. -Non gli permettere una cosa del genere, questo non può accadere proprio a noi, no io non lo permetterò.-
Prese il giubbotto e si avviò per la porta.
-Dove credi di andare adesso?-
-Vado a spaccare la faccia a quell'idiota.-
-Zayn, non puoi.-
-Non posso? Piccola forse tu ancora non hai capito bene chi sono io. Io sono Zayn Jawaad Malik, io posso tutto!-
Mi fece l'occhiolino e poi chiuse la porta.
Cosa avevo combinato? Se Zayn lo avrebbe trovato di sicuro lo avrebbe ammazzato.
Presi il telefono e chiamai subito a Zoey.
-Ehy piaciuta la sorpresa?Sono sicura di si.-
Disse felice per telefono.
-Zoey, ho bisogno di aiuto.- Dissi piangendo.
-Cosa è successo?-
-Zayn sta andando a casa di marco per prenderlo a pugni.-
-Sta tranquilla, fatti trovare pronta io ed Harry ti stiamo venendo a prendere per andare da lui.-
Chiusi la chiamata e mi andai a mettere la prima cosa che trovai sulla mia sedia.
Presi il telefono e le chiavi di casa.
Provai anche a chiamare al telefono di Zayn ma lui ogni volta mi chiudeva la chiamata.
Suonarono al citofono, erano Harry e Zoey.
Scesi e salii subito in macchina.
-Cosa è successo?- Mi chiese Zoey sorpassando una macchina.
-Stavamo discutendo, poi è uscito il discorso di Marco e lui si è incazzato, ha preso il giubbotto ed è uscito, ho paura che possa fare qualche cazzata.- Dissi piangendo ed Harry mi diede la mano.
-Piccola mia stai tranquilla, arriveremo lì e io ti prometto che Zayn non si farà del male.-
Harry era uno dei suoi migliori amici, e lo conosceva bene, ma questa volta neanche lui era poi così tanto sicuro.

Pov Zayn.

Camminavo per le strade non sapendo dove andare. Avevo tanta rabbia in tutto il corpo, accelerai il passo finche non arrivai sotto casa di Marco.
Il portone era aperto, così entrai e mi avviai sempre di più alla sua porta.
Nessuno poteva portarmi via la mia ragazza, specialmente uno come lui.
Iniziai a dare forti colpi sulla porta, finché lui non venne ad aprire.
-Zayn, che piacere vederti. Ti stavo aspettando.- Rise.
-Io e te dobbiamo parlare.-
-Mi dispiace ma adesso sarei impegnato.- Mi disse indicando una ragazza sopra il letto.
Che gran coglione aveva illuso Sharon e poi lui alle sue spalle si divertiva con altre ragazze.
Lo spinsi dentro sbattendolo al muro.
-Ehy Zayn è tutto qui quello che sai fare?-
-Ti conviene non provocarmi se vuoi continuare a vivere.-
-Tu sei solo un idiota, non meriti una ragazza, tu non meriti nessuno, specialmente lei.-
-Questo non sta a te deciderlo ma sta a lei.-
La mia pazienza era al limite.
Gli diedi un pugno sul naso e lui cadde per terra.
Poi mentre cercava di rialzarsi gliene diedi un altro sullo stomaco.
Un altro.
E poi un altro ancora.
-ZAYN NO!-
Era lei. Mi aveva seguito.
Mi girai per guardarla e poi. .
E poi fu tutto così veloce.
Ricevetti un pugno che mi fece cadere a terra perdendo i sensi.
Sentivo solo delle voci, soprattutto sentivo Sharon che mi chiamava. Ma non riuscivo a vederla.

Pov Sharon

-Brutto bastardo, come ti sei permesso a fargli del male? Guarda come lo hai ridotto.- Lo guardai con odio.
-Lui non ti merita. Tu devi stare con me.-
-Io amo Zayn e non lo lascerò mai per uno come te. IO NON LO LASCERO' MAI.- mi chinai verso Zayn abbracciandolo.
-Ti prego amore, rispondimi. Ti prego.-
Ad un tratto sentendo le urla una ragazza uscì dalla camera da letto di Marco.
Lo guardai per poi dargli uno schiaffo.
-Mi fai schifo.-
-Peccato mancava così poco e ti avrei portata anche a te nel mio letto.-
Harry sentendo quelle parole gli diede un pugno, ma Zoey lo fermò.
Chiamarono la polizia.
Lo portarono in carcere, si dà il caso che era anche accusato per vendere della droga e invece a Zayn lo vennero a prendere con l'autoambulanza.

-Qui sopra non può salire nessuno eccetto il malato e un parente.- Mi disse il medico di bordo.
-Io devo stare con lui.-
Il cuore mi stava scoppiando.
-Lei chi è?- Mi chiese.
-Io sono la sua ragazza.- Dissi scoppiando a piangere.
-Va bene, ma non si deve muovere, dobbiamo curarlo.-
Annuii e salii.
Il rumore della sirena, i medici che cercavano di fermare il sangue, lui disteso su quel maledettissimo lettino.
Ero stata una stupida ad essermi fidata di quel deficiente.
Era tutta colpa mia.
Io dovevo essere quella ferita.
Io dovevo essere quella distesa in un lettino sopra un'ambulanza.
Io, non lui.
Avrei dato la vita per far cambio.
Non potevo perderlo, no, non lui.
Lui è la mia vita e senza potrei morire.

Sognare non costa nulla!{COMPLETA}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora