XC. - Quella notte

Depuis le début
                                    

- Vai. Me ne occupo io – le dissi abbracciandola.

Subito dopo correvo per i corridoi del quarto piano alla ricerca della mia amica. Dopo quaranta minuti, con un residuo di speranza, finalmente riuscii a trovare Giulia, appoggiata alla parete che guardava nel vuoto, con mezza faccia nel bicchiere, che questa volta aveva un liquido viola. Mi accostai a lei.

- Vattene. Sto cercando il bagno.

- Ti accompagno.

- Lo posso trovare anche da sola. Grazie, mamma.

- Lascia almeno che ti spieghi.

- Ora non ho voglia di parlare – grugnì.

- E allora staremo in silenzio.

Iniziammo a camminare insieme lungo il corridoio. Sulle pareti si alternavano quadri dalla fama smisurata. Giulia intercettò lo sguardo.

- Sì, sono originali. La madre di Orlando è una gallerista.

- Non posso credere che abbia tutte queste opere. Credevo che alcune fossero in museo.

- Probabilmente è così, ma non c'è nulla che lei non si possa permettere.

Giulia iniziò ad aprire le porte di ogni stanza che le capitava a tiro, ridendo e ricevendo insulti quando beccava qualcuno che si era appartato.

- Ecco dov'eri finito! – urlò dopo aver aperto l'ennesima porta.

- Scusate! – urlai io, chiudendo all'istante con una risata e cercando di sfruttare l'improvvisa allegria della mia amica - Credo che la prossima volta dovremmo bussare!

- Si, ci risparmieremmo le visioni di queste limonate di Alessandro.

Improvvisamente sentii uno sbandamento, come se mi fosse stato appoggiato un peso sulla testa. Il cellulare squillò. Erano i miei. Giulia buttò un occhio sullo smart, poi ridacchiò.

- Cominciano già a scalpitare? Dovresti dir loro di mettersi l'anima in pace, non torniamo per ora.

Ignorai il messaggio.

- No, tutto bene. Volevano solo assicurarsi che stesse andando tutto bene.

- Stai sbagliando.

- Non è una gran cosa, Giu. Avevo già avvisato che non sarei tornata presto.

- No, Beatrice. Parlo di Claudia. Stai sbagliando con lei. Marzio... le sta facendo combinare un sacco di casini e tu la stai assecondando, ma poi è da me che viene a piangere ogni volta. È da me che viene, in lacrime, perché lui quando ci sono gli altri fa finta di conoscerla a malapena.

- Questo lo so.

- No, non lo sai! Perché se fosse così non l'avresti mai lasciata andare di nuovo da lui.

- Vuole chiudere la storia con lui. Si incontrano per questo.

- Si... certo - lei fece una risata forzata – Come voleva chiudere anche il mese scorso, tre mesi fa, e quando quel bastardo ha cominciato a darle il tormento. Vedremo cosa avrà chiuso alla fine di questa serata. Lei sta rischiando grosso e tu le stai facendo buttare all'aria tutto ciò per cui lei ha lavorato, credendo di darle i consigli giusti.

- Sono certa che Claudia sia abbastanza intelligente da sapere cosa è meglio per lei.

- Qua non si tratta di intelligenza, ma di debolezza! Si tratta di cacciare fuori dalla vita della nostra amica una persona che le ha fatto perdere il quarto di finale del Bonfiglio, che l'ha messa in crisi al Roland Garros dell'anno scorso. 

Una persona che le ha strappato la possibilità di avere una WC per Japan Open. Che l'ha ridotta in quel modo osceno prima di entrare in campo nella finale della CS. Cos'è quella faccia sorpresa? Credi davvero che non vi seguissi dall'Australia?

In quel momento ebbi una brutta sensazione. Forse non conoscevo così bene Claudia come credevo. Era strano. Claudia si era tanto affezionata a me, ma la ragazza accanto a me sapev a molto di più di lei. Provavo uno strano fastidio nel riconoscerlo.

- Non vedere Claudia come la ragazza forte che vuole far credere di essere: è molto fragile. E io ci tengo a lei, più di quanto crede. Non può buttare la sua carriera in questo modo. Potrebbe essere molto di più, se solo non si annullasse completamente per quell'individuo.

Rimasi zitta. In quell'istante mi sembrò di vedere Giulia sotto un'altra luce. Anche se tutti erano ancora convinti che fossimo grandi amiche, era come se per me fosse sempre stata una sconosciuta. 

Solo ora la vedevo davvero, solo ora capivo quanto tenesse a quell'amica che spesso trattava male. Si mostrava sempre fiera e superiore, brusca talvolta, che avevo quasi dimenticato quel lato dolce e apprensivo che teneva nascosto la maggior parte del tempo.

Chiusi la porta del bagno con un forte colpo e mi accasciai di spalle contro la porta.

- Stai bene? – mi chiese con un tono rigido.

- Non lo so – ero ormai a terra, non riuscivo a capire cosa mi avesse preso.

- Ti sei davvero ubriacata con un solo cocktail? – rise acida.

- Ma no. Sto... bene... - mi alzai goffamente e andai a lavare le mani, riuscendo a malapena a tenermi in piedi su quei tacchi. 

- Ti devo delle scuse. Non credevo fossi così attaccata a Claudia. Ultimamente te ne sei stata molto per conto tuo e credevo... Perché sei sempre così cattiva con me? Che ti ho fatto di male? – iniziai a biascicare. 

Aveva ragione, ero ubriaca e non avevo idea di ciò che stavo dicendo, ma capii che lei non stava aspettando altro che quella domanda, perché esplose.

- Hai anche il coraggio di chiedermelo, Beca? Hai fatto una cosa brutta, molto brutta, e neanche te ne rendi conto! 

Mi girai di scatto. - Di cosa parli?

Lei scosse la testa.

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Ciao a tutti!

Prima di tutto vi informo che questa è solo la prima metà di un capitolo che ho dovuto dividere per ragioni di lunghezza e che arriverà DOMANI.

(Eh Ana, sempre così, mi raccomando... due mesi senza pubblicare e poi due capitoli in due giorni!)

Chiedo un enorme SCUSA a tutti voi per l'attesa interminabile! Purtroppo non è sempre facile trovare il tempo per wattpad, e in queste ultime settimane ne ho avuto davvero poco! In più controllare questi capitoli, soprattutto adesso che ci avviciniamo alla fine, è di fondamentale importanza e non può essere fatto a caso!

Spero che vada tutto bene a voi, bellissimi lettori! Ne approfitto per augurarvi un meraviglioso 2018 ricco di letture e scritture interessanti!

Avete stilato la lista dei buoni propositi? C'è un desiderio che sperate si avveri quest'anno?

Fatemelo sapere, sono curiosissima!

Vi abbraccio fortissimo e a DOMANI :)

Ana  

La Fenice 1. Tennis. Misteri. Bugie.Où les histoires vivent. Découvrez maintenant