Capitolo 50

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JAKE

«Almeno dammi una tua opinione! Esprimiti!»
Jennifer mi sta letteralmente torturando affinché le dica io dove andare durante le ferie come viaggio per entrambi. Diciamo che sarà un momento solo tra noi, lontano dalla routine e dalla nostra città, senza ansie lavorative o pigrizia e stanchezza dovuto al fatto di svegliarsi presto. Abbiamo lavorato intensamente e ora una pausa ce la dobbiamo per forza prendere e, se fosse per me, andrei via col mio pick-up senza una meta precisa. Più che altro mi basta il fatto che sia con lei, senza preoccupazioni e finalmente insieme come una vera coppia senza più niente che, per ora, minacci il nostro rapporto. Noto benissimo quanto sia entusiasta all'idea di andare in qualche posto durante queste due settimane, ma non posso nascondere quanto sia irritante, ma allo stesso tempo estremamente sexy, quando è arrabbiata col sottoscritto. Mi mette quel broncio e mi riserva uno sguardo misto tra l'offesa e la dolce ragazza che si cela dietro quei capelli biondi e quel piercing al sopracciglio.
«Senti baby, non so come dirtelo. Decidi te, a me va benissimo tutto»
Mi alzo in piedi e prendo una bottiglietta d'acqua dal distributore del salone, lo stesso negozio che rimarrà chiuso per quindici giorni. Da un lato credo mi mancherà non venire qui, passare il pomeriggio con i miei amici e a tatuare persone, imprimere sulla pelle, con l'inchiostro, la storia di qualcuno.
«Sai che c'è?! Scelgo io» Da un colpo sul tavolo e digita freneticamente sulla tastiera. Pigia sui tasti con una forza tale che quasi ho paura possano rompersi.
Scuoto la testa divertito. Andrei ovunque con lei, non mi interessa la destinazione. Continua a non capirlo e io continuo a ripeterle, imperterrito, che qualsiasi luogo sceglierà andrà bene.
Vado dietro di lei e circondo con le braccia i suoi fianchi stretti, cominciando a lasciarle teneri baci lungo il collo.
«Non ci provare» Mi ammonisce distratta, mentre cerca di porre la sua attenzione sullo schermo del monitor.
Continuo, ghignando e ridendo dentro di me per come non riesca a resistere, per come riesca così facilmente a sciogliere e a mandare via la sua frustrazione inutile. È adorabile quando si impunta e cerca di rimanere seria, composta, ma soprattutto arrabbiata con me. Non ci riesce, ma proprio per niente.
«Jake, togliti» La voce vibra leggermente, incerta, sottile.
Vado dietro l'orecchio, nella parte più sensibile, e inclina leggermente il collo.
Si ricompone subito dopo raddrizzando la schiena.
«Lasciami... 1... 2...»
Sorrido sulla sua pelle, mordicchiandole la spalla scoperta dalla maglia che cade verso la parte sinistra.
«Ehi...» Dico dolcemente.
«Okay, ti odio» Si gira bruscamente, mi prende il viso tra le manine piccole ed esili e mi bacia quasi ferocemente, con tanto trasposto. Rimaniamo senza fiato.
«Woah... cazzo, baby» Alzo un angolo della bocca, squadrandola mentre noto che si morde il labbro inferiore.
«Non puoi sempre vincere te!» Mi spinge leggermente.
«Che?» Le domando anche se so benissimo a cosa si riferisce.
«Giochi sporco, ecco che fai!... Cerco di incazzarmi perché non mi aiuti nella scelta e poi mi baci... è ovvio che non riesco a controllarmi!» Alza le braccia, per poi spettinarsi i capelli.
«Ah si?» Mi avvicino, facendomi largo tra le sue gambe, divaricandole.
Arrivo da lei e non mi respinge, bensì continua a guardarmi profondamente negli occhi.
«Ti amo, baby. Non importa dove andremo di preciso perché sarò con te. Decidi te dove dirigerci e trasformiamo questa vacanza in un bel ricordo, okay?»
Annuisce, quasi ipnotizzata dalle mie labbra che si sono mosse lentamente, che hanno sussurrato parole vere, pensieri che vengono direttamente dal mio cuore.
«Be'... pensavo a Las Vegas. Non ci sono mai potuta andare e vorrei vivere per la prima volta questa esperienza con te e con nessun altro. Potremo andare quindi nello stato del Nevada, magari passare per lo Utah...»
Poso il pollice sulle sue labbra rosee e gonfie dal bacio che ci siamo dati prima.
«Abbiamo due settimane, baby. Faremo tutte queste cose... ci stai?»
«Certo che ci sto!... Senza contare che l'ho proposto io»
Non resistendo più al suo carattere e alla sua boccuccia impertinente, la sollevo con entrambe le braccia prendendola a mo' di sposa. Giro su me stesso e i suoi gridolini mi fanno ridere e divertire. Mi fermo e la bacio. È tra le mie braccia al sicuro, è mia e di nessun altro. Cazzo, non ci posso neanche pensare. Sarei anche capace di chiedere al Times di stampare un articolo con su scritto: "Jennifer Allen appartiene a Jake Walker" ma credo sarebbe esagerato. Ne sarei capace però...
«Prenotiamo o no? Abbiamo un solo giorno per fare le valige» La rimetto in piedi e la stringo forte a me come per imprimermi il suo profumo addosso in modo che faccia parte definitivamente di me.
Cavolo, ho mai amato così intensamente una donna?
Mai. Lei è la mia prima volta per molte cose.
Il telefonino vibra nella tasca dei mie pantaloni.
Guardo il mittente e mi sorprendo che sia Kyle. Non ci siamo sentiti in questi ultimi giorni.

Amore tatuato sulla pelleWhere stories live. Discover now