how?

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Cercai ovunque ma nessuno era in casa.
Mi sedetti sul letto con Zucchero Filato.
Era particolarmente pigro, si mise sulle mie gambe così che io potessi accarezzarlo.
Era bellissimo.
Sorrisi nel sentirlo fare le fusa.
Guardai fuori dalla finestra.!
Mi sentivo strano, continuavo a pensare alle ultime parole che ci eravamo detti. Ero confuso.
Mancava un qualcosa, qualcosa di importante che non le avevo detto.
Ma cosa?
Pensai a lungo, c'era una cosa che avrei voluto dirle...
Decisi di chiamarla. Squillava, ma non mi rispondeva.
Stavo per mettere giù quando sentii la sua voce dire "Pronto?"
Risposi in fretta.
J:ehi Ari!
Dissi sorridendo.
A:eravamo d'accordo che una volta partito saresti uscito dalla mia vita.
Spalancai gli occhi.
J:devo dirti una cosa.
Mi interruppe.
A:Justin, non chiamarmi più.
Premette quel pulsantino rosso, lasciandomi confuso.
Perché era così fredda con me?
Aveva sempre criticato il mio bipolarismo, ed era la prima ad esserlo.
Pensavo che nonostante tutto avremmo potuto avere un rapporto d'amicizia...
Guardai la chitarra accanto al mio letto.
Avevo in mente un motivetto carino, così la presi e iniziai a suonare un qualcosa, ma quel qualcosa mi piaceva parecchio.
Sentivo quella melodia nella testa da giorni, era da parecchio che volevo provare a suonarla ma avevo rimandato a causa di tutto quello che era successo ultimamente.
Sentii la porta d'ingresso aprirsi, così corsi di sotto.
Kendall entrò nella nostra casa.
K:amore mio!
Le sorrisi e mi avvicinai per abbracciarla, ma lei si inginocchiò e prese in braccio Zucchero Filato.
K:amore come sei carino!
Continuò ad accarezzarlo finché non si accorse della mia presenza.
Ci guardammo per qualche secondo sorridendo.
Lo lasciò scappare e corse verso di me.
La abbracciai.
J:mi sei mancata.
Dissi, sentendo quel profumo di pesca che aveva sempre addosso.
Mi baciò la guancia.
K:anche tu. Quando sei arrivato?
J:stamattina, volevo chiamarti ma poi mi è passato di mente.
Lei annuì.
J:vieni!
Le presi la mano e la portai di sopra.
K:ehi, che vuoi farmi vedere?
Le sorrisi.
J:devi sentire una cosa.
Lei annuì perplessa.
Si sedette sul mio letto insieme a me, presi la chitarra e iniziai a suonare.
Quando finii la guardai.
J:cosa ne pensi?
Chiesi curioso.
K:non sono convintissima.
La guardai e lei mi sorrise.
K:scherzo! é stupenda, ma ti manca un testo.
Annuii.
J:ci voglio lavorare su.
Dissi posando la mia chitarra sul letto.
K:sarà bellissima, come tutte le altre.
Scossi la testa.
J:sento che sarà diversa.
Sorrise.
J:sicura che funzioni la melodia?
Mi prese la mano.
K:assolutamente sicura Justin.
Sorrisi.
Passammo il pomeriggio a guardare film e riempirci di dolci.
Quando ero con lei il tempo passava più in fretta, stavo bene.
Aveva questo strano potere di isolarmi da tutto il resto e rilassarmi; in qualche modo era riuscita a farmi stare meglio.
Preparai una pizza per cena, devo ammettere che in questo periodo avevo coltivato la passione per la cucina e dovevo ammettere che molti piatti mi venivano davvero bene.
Dopo cena ci buttammo sul divano.
Kendall distolse lo sguardo dal televisore per guardarmi.
K:pensi di raccontarmi cos'è successo?
Scossi la testa.
J:non c'è molto da dire. Io sono qui e lei è in Florida con il suo ragazzo.
Mi guardò.
K:e cosa pensi?
Alzai lo sguardo verso di lei.
J:penso che sia giusto così.
Alzò un sopracciglio perplessa.
K:se è giusto, perché ci soffri tanto?
Mi sembrava ovvio che io ad Ariana ci tenessi, avevo comunque un legame con lei e distruggere questo legame era stato terribilmente difficile per me.
Dopo un interminabile silenzio, alzò gli occhi al cielo e si sedette di fronte a me.
K:lo sai, Ari è mia amica e nonostante tutto le voglio molto bene, ma è stata davvero una stronza. Non si è resa conto del ragazzo che aveva davanti. Tu sei importantissimo per me, e lo sai.
Annuii.
J:dove vuoi arrivare?
Sorrise.
K:ha fatto la sua scelta, giusta o sbagliata che sia, devi voltare pagina.
Abbassai lo sguardo.
J:lo so.
Sussurrai.
K:so che non è facile, ma ci riuscirai, ne sono certa.
Annuii poco convinto.
J:e tu? Cos'è successo a Parigi?
Chiesi curioso, avevamo parlato di tutto tranne dell'argomento Parigi.
K:beh, avevo conosciuto un ragazzo, un modello.
Sorrisi. La guardai incuriosito.
J:mh, come si chiama?
Scosse la testa. La luce che aveva negli occhi sembrò spegnersi.
K:non importa, penso che per lui sia stata una cosa di poco conto.
La guardai dispiaciuto.
J:e per te cos'è stato?
Le chiesi mentre era intenta a fissare il soffitto.
K:non lo so.
La abbracciai.
K:non ho mai avuto un relazione che fosse durata più di qualche mese.
Le accarezzai i capelli.
J:arriverà quello giusto. Ne sono sicuro.
Sentivo le sue lacrime bagnarmi la maglietta.
J:ehi che succede?
Le presi il mento e feci incontrare i nostri sguardi.
K:voi ragazzi siete tutti così, pensate di poter usare le ragazze a vostro piacimento e non pensare minimamente ai loro sentimenti.
Disse battendo i pugni contro il mio petto.
La bloccai.
J:non siamo tutti così, io non sono così.
Mi abbracciò.
K:lo so, è solo che a volte penso che ci sia qualcosa di sbagliato in me.
Disse singhiozzando.
Le asciugai le lacrime con il pollice.
J:non c'è nulla di sbagliato in te, sei una delle persone più belle che io conosca, sia interiormente che esteriormente.
Mi sorrise.
K:sei obbligato a dirlo, sennò ti butto fuori.
Ridacchiai.
J:guarda che questa è casa mia.
Scosse la testa.
K:si ma comando io.
Sorrisi, le presi il viso tra le mani.
J:sono serio, sei una ragazza stupenda in tutti i sensi. Sei intelligente, generosa, chiaramente simpatica...
Mi sorrise.
J:dai sempre il meglio di te in tutto, e se le persone riescono solo a vedere solo la tua bellezza esteriore, se vedono solo una ricca e famosa modella, non hanno capito nulla di te.
La guardai serio.
Kendall si avvicinò a me.
Non come successe, ma ci baciammo.

Spazio autrice🌈
ciao a tutti amici!
dopo molto molto tempo, ritorno in vita.
scusate ma proprio non sapevo continuare.
ho scritto e riscritto questo capitolo all'infinito, poi qualcosa mi è venuto in mente e boh, eccolo qui.
lo aspettavate in molti...
spero che vi piaccia!
aggiorno il più presto possibile.
I PROMISE.
vi amo,
~G

𝒸𝑜𝓂𝑒 𝓊𝓃 𝒻𝓊𝓁𝓂𝒾𝓃𝑒 𝓈𝓊𝓁 𝓂𝒶𝓇𝑒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora