Two years

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Arrivammo davanti ad una piccola villetta.
J:ti piace?
Annuii stringendolo.
Entrammo e rimasi stupita, era tutto perfetto.
J:dammi il telefono.
Glielo diedi.
J:solo io e te capito?
Annuii e misi le braccia attorno al suo collo.
Lui mi baciò.
Sistemammo i nostri vestiti in un armadio.
J:mettiti il capotto e vieni con me.
Lo indossai e lui mi prese in braccio.
Arrivati al piano di sopra mise una mano davanti ai miei occhi.
Uscì fuori e mi fece scendere da lui,tolse la mano dai miei occhi.
Vedevamo l'aurora boreale.
A:tu sei fantastico.
Dissi girandomi verso di lui.
J:sai,qui fa molto freddo.
Disse prendendomi i fianchi.
J:meglio stare vicini.
Mi attirò a sé.
J:grazie per essere scappata con me.
A:grazie di esistere.
Sorrise e appoggiò la fronte sulla mia.
J:amo i tuoi occhi,il tuo sorriso, le tue labbra, i tuoi capelli...amo tutto di te. Sei la mia luce, sei ciò che mi rende più felice. E tutti devono sapere che sei mia e che sarai mia per sempre.
Sorrisi.
J:sai pensavo che non mi sarei più innamorato, pensavo di non poter provare più niente per una ragazza.
A:poi sono arrivata io.
Sorrise.
J:e mi hai rubato il cuore.
A:mi stai dicendo che potrei piacerti?
Dissi mettendo le braccia attorno al suo collo.
J:forse.
Sorrise e mi baciò.
Mi prese in braccio senza interrompere il bacio e si sedette su una delle sedie sul balcone.
Appena ci staccammo mi guardò.
A:Justin?
J:sì?
Presi la sua mano e la misi accanto al mio cuore.
A:lo senti?
Annuì sorridendo.
A:è per te se batte ancora.
Mi baciò stringendomi ancora di più a sé.
Sorrisi sulle sue labbra.
Mi guardò di nuovo.
A:perché continui a guardarmi?
J:perché sei così bella, così perfetta e io ti amo, ti amo da morire.
Sorrisi.
Mi alzai dalle sue gambe e lo presi per mano portandolo dentro.
Ci togliemmo i cappotti.
Io saltai sulla sua schiena e lui mi prese al volo stringendo le mie gambe.
Lasciai dei baci sul suo collo per poi farvici un enorme succhiotto.
A:mio. E guai a chi ti tocca.
Mi fece scendere e mi prese i fianchi.
J:se qualcuno osa guardarti è morto.
Sorrisi e lo baciai.
Misi le mani sul suo petto e lo spinsi facendolo cadere sul divano.
Mi attirò a sé e continuò a baciarmi.
Prese la mia maglietta e me la tolse, finì sul pavimento accanto alla sua.
Ribaltò la situazione mettendosi sopra di me.
Mi tolse i pantaloni e io feci lo stesso con i suoi.
J:ti amo.
A:anch'io.
Successe.
Justin si alzò e prese una felpa e una coperta.
Mi porse la sua felpa, la indossai.
Justin ci coprì con la coperta e poi mi attirò a sé.
J:baciami.
Sorrisi e lo baciai.
Appena ci staccammo lo guardai.
A:sei così bello con i capelli arruffati,le labbra gonfie e il respiro corto.
Sorrise e mi baciò.
J:cosa vuoi fare stasera?
A:baciarti, baciarti e ancora baciarti.
Sorrise e si riattaccò al mio collo, regalandomi un altro succhiotto.
A:sei insaziabile.
Dissi ridacchiando.
J:non mi stancherò mai di te.
Lo baciai.
J:va bene,ma stanotte non mi scappi.
Disse baciandomi.
Alzai gli occhi al cielo e mi misi a cavalcioni su di lui.
A:canterò al Victoria Secret Fashion Show tra due settimane.
J:oh l'ho fatto anch'io qualche anno fa.
A:tu non puoi venire.
J:perché?
A:perché ci sono tutte quelle ragazze in intimo e tu non le puoi vedere.
Sbuffò.
J:io ho occhi solo per te.
A:Justin...io non voglio che vieni.
J:davvero pensi che io potrei tradirti con una di quelle?!
A:non penso che tu mi potresti tradire, solo mi darebbe fastidio non poter far niente mentre tu le guardi.
J:ehi io ti amo, e tu sarai la più bella tra tutte loro,non c'è paragone.
A:Justin, non verrai.
J:non voglio discutere adesso,abbiamo questa casa per noi e niente può rovinare tutto questo.
Lo guardai.
A:neanch'io voglio litigare.
J:ne riparliamo quando torniamo a casa okay?
Annuii.
J:ora vai a prepararti, andiamo a cena fuori.
Sorrisi e scesi da lui.
J:ehi.
Mi girai e lo guardai.
J:baciami prima.
Mi buttai su di lui e lo baciai.
J:ti amo.
A:anch'io.
Mi feci una doccia e indossai un vestito nero lungo con uno spacco sulla schiena, misi un maglione pesante per il freddo.
E poi indossai il giubbotto.
Quando arrivai in salotto Justin era pronto con il suo smoking.
J:non mi farai vedere il vestito?
A:no prima arriviamo al ristorante.
J:chi ha parlato di ristoranti?
Alzai gli occhi al cielo e lo presi a braccetto.
Uscimmo di casa e raggiungemmo un ristorante della piccola città.
A:è un ristorante!
Dissi ridendo.
Mi prese la mano ed entrammo.
Il cameriere mise gli occhi su di me.
Justin mi baciò, quanto era geloso!
J:oh scusi, ehm abbiamo prenotato, siamo il signore e la signora Bieber.
Il cameriere annuì e ci portò davanti una porta.
C:qui c'è tutto quello che ha chiesto.
J:grazie. Ora smetto di guardare mia moglie.
Strinsi la mano di Justin.
Il ragazzo annuì spaventato e si allontanò.
Appena entrammo notai un tavolo apparecchiato per noi due, attorno c'erano delle candele e dei petali che ci indicavano il percorso.
Justin chiuse la porta dietro di noi e mi accompagnò fino al mio posto.
Spostò la sedia per farmici sedere.
A:grazie.
J:di niente amore.
Sorrisi.
Mi tolsi il cappotto e anche il maglione.
Justin mi guardò a bocca aperta.
A:è troppo? Non l'ho mai messo prima, ho sempre pensato che non fosse adatto a me. Sono stata stupida ad indossarlo.
J:ehi!
Lo guardai.
J:vieni qui.
Disse indicando le sue gambe.
Mi alzai e mi sedetti su di lui.
J:e tu hai paura che guardi le ragazze di Victoria Secret quando ho una ragazza così bella da togliere il fiato?!
A:non sono niente di che.
J:sei bellissima.
Disse sorridendo.
Mi alzai e mi sedetti al mio posto.
Mangiammo parlando e ridendo tutto il tempo.
A:smettila di guardare male quel ragazzo.
Dissi ridendo.
J:cosa? Ti fissa da quando siamo entrati.
A:in realtà mi ha fatto l'occhiolino.
J:ora lo ammazzo!
Scoppiai a ridere.
Il ragazzo entrò.
Mi lasciò il mio piatto.
Mentre se ne stava andando Justin gli tirò addosso un pezzo di pane.
Trattenni una risata e scoppiai quando il ragazzo se ne andò.
A:non l'hai fatto seriamente.
J:si che l'ho fatto.
Sotto al piatto c'era un foglietto.
A:oh guarda il suo numero.
Justin mi guardò arrabbiato.
Continuai a ridere.
J:appena lo vedo lo ammazzo.
Mi alzai e mi sedetti sulle sue gambe.
A:oh amore mio, per me esisti solo tu.
J:davvero?
A:davvero.
Dissi facendo toccare i nostri nasi.
J:davvero davvero?
A:davvero.
Mi baciò.
Sentimmo la porta aprirsi ma Justin continuò a baciarmi.
Appena ci staccammo mi diede giusto il tempo di respirare per ribaciarmi.
Sorrisi sulle sue labbra. Il mio gelosone!
Sentimmo la porta chiudersi e ci allontanammo.
J:spero che abbia capito.
Sorrisi.
A:sei così geloso!
J:nessuno può toccare ciò che è mio. E tu sei mia.
Appoggiai la testa sulla sua spalla.
J:bene signora Grande vorrebbe accompagnarmi a casa?
Sorrisi.
A:ne sarei onorata signor Bieber ma vede prima vorrei passeggiare con lei.
J:bell'idea.
Justin pagò e insieme iniziammo a passeggiare.
J:lo sai che ti amo?
A:lo so.
Lo baciai.
.....
Dopo due anni
Justin pov's
Non si fidava di me, non mi ha mai creduto...tanto che mi ha lasciato.
Lei mi aveva abbandonato per sempre.
Nonostante siano passati due anni non faccio altro che pensare al suo bellissimo sorriso, ai suoi occhi. Lo ammetto mi manca molto, troppo.
Lei sta con un altro e giuro che ogni volta che vedo una loro foto, prenderei un aereo solo per spaccare la faccia a quel ragazzo e riprendermi la mia ragazza.
Sì perché lei ritornerà ad essere mia.
Mi preparai.
Era da molto che non partecipavo a eventi o premiazioni.
Tutti sarebbero rimasti sorpresi, e probabilmente anche lei.
Scesi dalla macchina e iniziai a farmi largo tra la gente che mi guardava stupita.
Proseguii con un ghigno sul volto.
Mi diressi da Ed Sheeran e lo salutai abbracciandolo.
E:ehi fratello da quanto tempo!
J:Ed sono tornato. Sai se...
Ed mi interruppe.
E:arriva più tardi per colpa di un contrattempo.
Annuii.
Sentii una voce chiamarmi.
K:JUSTIIIIIIIN!
Sorrisi guardando Kendall e l'abbracciai forte.
K:quanto mi sei mancato Biebs.
J:anche tu Ken.
Sorrisi.
K:due anni in Canada senza dire niente.
J:avevo bisogno di stare lontano da questo posto per un po'.
Mi abbracciò ancora.
K:oh Justin non riesco a credere che tu sia qui!
Sorrisi.
J:bene Kendall cosa ne dici in qualità di sorella, di accompagnarmi sul red carpet.
Annuì sorridendo.
Dopo qualche foto sul resto carpet ci andammo a prendere i nostri posti all'interno.
Mentre parlavamo lo sguardo di Kendall sì fermò dietro di me.
Mi girai e la vidi con quel tipo, per fortuna lei non si accorse di me.
K:Justin io...
Mi disse Ken preoccupata.
J:ehi io sto benissimo, va a salutarla ma non farle sapere che sono qui.
Annuì e si alzò andando verso di lei.
Io uscii fuori e presi una sigaretta.
Avevo ricominciato a fumare, mi aiutava a stare calmo e rilassarmi.
Appena rientrai mi sedetti al mio posto.
Kendall mi guardava.
K:da quando hai rincominciato a fumare Justin?
J:Kendall risparmiami la predica.
K:non sa che sei qui, non se ne è nemmeno accorta.
J:va benissimo.
Dopo qualche esibizione fu finalmente il mio turno.
Appena annunciarono il mio nome la vidi spalancare gli occhi.
Salii sul palco ed iniziai a cantare una nuova canzone che avevo scritto insieme a Martin Garrix, avevamo legato molto negli ultimi due anni.
Lei mi guardava ma in tutti i modi cercavo di evitare il suo sguardo.
Appena finii ringraziai tutti.
Scesi dal palco e andai fuori, presi un'altra sigaretta.
La porta accanto a me si aprì mostrando la figura di quella ragazza che mi era mancata così tanto.
Ignara della mia presenza si sedette sulle scalinate.
Si prese la testa tra le mani continuando a ripetere "lui è qui".
Decisi di intervenire.
J:già sono proprio qui e alzati altrimenti ti si sporcherà il vestito.
A:quando sei tornato?
J:è importante? Io non sono più tenuto a dirti niente. Ti ricordo che sei stata tu a lasciarmi.
Non rispose.
A:t-tu fumi.
J:io torno dentro.
A:aspetta.
La guardai.
A:siediti qui con me, p-per favore.
Mi sedetti.
A:io mi chiedevo se...
Aveva lo sguardo puntato sul pavimento.
J:guardami negli occhi.
E solo quando si voltò verso di me che notai delle lacrime solcarle il viso.
Cedetti e l'abbracciai.
A:J-Justin.
Non risposi.
La tenevo stretta , non volevo lasciarla andare di nuovo.
Appena si calmò mi allontanai e la guardai.
A:Justin possiamo vederci in settimana? I-io vorrei parlarti.
J:se ci tieni tanto.
A:perché fai lo stronzo Justin?!
Mi guardo finalmente negli occhi.
J:perché non voglio soffrire più.
Detto questo mi alzai e rientrai sbattendo la porta.

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