Capitolo terzo

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I tre scesero dalla macchina: davanti a loro si estendeva una spiaggia di sabbia gialla e scintillante talmente grossa da sembrare infinita. Madison si avvicinò al bordo della scogliera su cui erano, che finia a picco sulla spiaggia.

"Ehm.. posso chiedere una cosa?"chiese Alycia guardandosi attorno confusa"Come facciamo a scendere senza fracassarci le budella? Perché, sapete, io tengo alle mie budella".

Dopo aver tolto tutte le tavole dal portapacchi, Jason fece strada alle ragazze.

"Benvenute alla spiaggia di Tamarama" disse mentre si faceva strada fra i piccoli cespugli presenti sulla scogliera. Talmente affascinate dal panorama, le ragazze non si accorsero di aver intrapreso la passeggiata asfaltata che costeggiava la spiaggia. Alcuni surfisti erano in acqua, sulle loro tavole, lontani dalla riva, in attesa della loro onda. Una figura con la stessa tuta che Jason aveva preso, si sdraiò sulla tavola e si mise a dare delle bracciate . si muoveva davanti all'onda, come giocando a "prendere" e quando l'onda lo "prese" lui in un attimo si alzò agilmente sopra il surf e iniziò a muoversi e a curvare sopra l'onda. Poi, in prossimità della spiaggia, perse velocità e si fermò, fino a che non cadde in acqua. Così fecero tanti altri surfisti: c'era chi si alzava ma rimaneva dietro l'onda, chi cadeva appena alzato, chi curvava continuamente, chi percorreva linee dritte e persino chi si muoveva sopra al surf mentre quest'ultimo andava, spinto dalla forza dell'onda.

Ad un tratto Jason si fermò e, Madison, assorta com'era dalla vista dei surfisti e dal panorama, per poco non lo investì. Notò che si erano fermati davanti ad un negozio con un'insegna stampata su cui si poteva leggere "Surf Shop". Jason spiegò loro che sarebbero entrati per noleggiare alle ragazze due "mute", le tute nere che Madison aveva visto indossare da quasi tutti i surfisti in acqua. Disse che servivano per sentire molto meno freddo quando si entrava e si usciva dall'acqua. Entrarono ugualmente nonostante la mini discussione nata dal fatto che Jason non aveva detto prima che c'era da pagare: le ragazze insistevano per prendere i loro portafogli e pagare loro.

"No, mi fa piacere essere il vostro insegnante per oggi e mi fa altrettanto piacere offrirvi le mute"questa fu la frase che fece zittire controvoglia le ragazze. Madison provò ad infilarsi la muta assegnatale dal commesso da provare, ma il materiale le si attaccava alla pelle, rendendole la prova infernale. Finì di mettersi la muta e uscì dal camerino, quando si vide allo specchio rimase sbalordita dall'aderenza della muta al suo corpo... era quasi imbarazzante! Ne provò altre finché non trovo quella giusta e lo stesso fecero per Alycia. Dopo aver noleggiato e indossato le mute, i tre scesero in spiaggia e Jason spiegò loro le basi per surfare. A sentirle dire da lui sembravano facili ma, "come per tutti i surfisti provetti", come diceva Jason, a Madison ed Alycia ci volle un bel po' per capire la dinamica del surf e per riuscire goffamente ad issarsi sopra ai loro spugnoni. Alla fine della loro prima session di surf, Madison capì che era molto faticoso, ma le onde ripagavano completamente la fatica. Era bellissimo volare sulle onde!!

Come a leggerle nel pensiero, Alycia esclamò:"Stancante ma meraviglioso".

"Vi va qualcosa da «Kenkes»?"chiese Jason rompendo il silenzio che si era creato. Il loro coinquilino spiegò che Kenkes era il pub dove si ritrovava spesso con i suoi amici dopo aver surfato. Le ragazze erano affamatissime, perciò non rifiutarono e così tutti e tre salirono in macchina diretti dal famoso Kenkes.

Jason posteggiò la macchina e le ragazze scesero. Kenkes era un locale che si trovava vicino a Bondi Beach e da cui si vedeva tutta la spiaggia. L'insegna era composta da pezzi di legno di colori diversi e un profumo aleggiava nell'aria antistante all'entrata del locale. Entrando, Jason iniziò a salutare amici a destra e manca, presentando e facendo conoscere alle ragazze i suoi amici. Quel bar sembrava frequentato solamente da surfisti. Dopo aver trovato un tavolo di loro gradimento ed essersi seduti, ordinarono e poco dopo arrivarono due altri amici di Jason, che si aggiunse al tavolo. Jason presentò alle ragazze Harry ed Amy, un ragazzo dai capelli talmente schiariti dal salino da apparire bianchi ed una ragazza alta e con un taglio mascolino e una tinta rosa chiaro. Anche loro avevano surfato quel giorno e quando iniziarono a parlare di com'erano le onde e delle evoluzioni usando dei nomi strani, Alycia e Madison persero il filo del discorso. Harry e Amy erano super simpatici, il problema era che le surfiste provette non capivano ancora un'acca del mondo del surf.

The Holiday [IN PAUSA]Where stories live. Discover now