Prologo

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"Si annunciano i gentili passeggeri che il gate 3352 volo Roma-Dubai sta per partire. Si prega di allacciare le cinture di sicurezza" disse la voce di un hostess. Madison era talmente eccitata all'idea che sarebbe arrivata in Australia che non prestò molta attenzione alle istruzioni d'uso per gli oggetti d'emergenza presenti sull'aereo. Si allacciò la cintura controvoglia e guardò fuori dal finestrino: una coltre di nubi grigie e minacciose sovrastavano l'aeroporto di Fiumicino.

"Non mi dire che senti già la nostalgia di casa!!" La schernì una voce alla sua destra. Alycia, la sua migliore amica, la stava accompagnando nell'ennesima avventura. Entrambe avevano deciso di intraprendere questo viaggio un paio di anni prima e questo le aveva portate a cercare dei lavori per guadagnare abbastanza soldi per compierlo. Fortunatamente il padre di Alycia era rimasto in buoni rapporti con un suo ex collega che si era trasferito e che l'aveva invitato a casa sua in Australia e quindi suo padre gli aveva chiesto se poteva ospitare le due ragazze per un po', invitandolo a sua volta, in futuro, a venire in Italia.

"No, guardavo solo quei brutti nuvoloni! Spero proprio che non creino problemi..."

"Ah, stai tranquilla. Anche se fosse, il pilota saprà come cavarsela" le rispose facendole l'occhiolino.

Madison si guardò intorno: vicino ad Alycia c'era una signora che poteva essere sulla sessantina, mentre nella fila accanto alla loro, dall'altra parte del corridoio centrale, c'era una famigliola.

Quando il pilota annunciò l'inizio del decollo le ragazze escalamarono: "Siiiii parteee!!!!!". Entrambe erano troppo contente di partire per quel viaggio e nonostante avessero esultato in quel modo, per fortuna, la signora accanto a loro non dava segni di stizza.

"Scusa, hai mica un fazzoletto?" Chiese una vocina accanto a loro. A fare la richiesta era stata la vecchietta.

"Si, certo!" Rispose prontamente la sua amica, porgendole un fazzoletto. Ora che la guardava meglio, Madison notò il suo bizzarro abbigliamento: sul naso portava dei grossi occhiali da sole che le coprivano metà viso, con le lenti nere e una montatura fucsia acceso mentre i suoi capelli bianchi con striature grigie erano fermati sulla sua testa da un fermaglio verde acido. Vestiva un maglioncino nero dotato di tre bottoni bianco panna e poi aveva una ridicola minigonna che conteneva quasi tutti i colori dell'arcobaleno. Senza farsi notare troppo Madison dette un'occhiata disperata alla sua compagna di viaggio che, mentre la signora si soffiava il naso, le dette una leggera gomitata e le sussurrò con una voce stridula:"Non si ride delle persone anziane! E' poco rispettoso!!" Questo commento fece ridere Madison che riuscì a portare una mano alla bocca in tempo per non sfociare in una risata a dir poco clamorosa. Alycia aveva il viso rivolto verso il finestrino per non mostrare il suo sorrisetto compromettente. Fortunatamente, la signora sembrò non accorgersi di niente.

Mentre le ragazze osservavano fuori dal finestrino l'aereo cominciò a muoversi e l'adrenalina a salire. Il paesaggio iniziò a scorrere sempre più velocemente finché l'aereo non cominciò ad inclinarsi verso l'alto e le ruote a staccarsi da terra.

"Tieniti forte!!" esclamò Alycia prendendola per mano.

I piedi erano appoggiati sull'aereo, ma quest'ultimo volava, sostenuto unicamente dall'aria. Questo pensiero infuse in Madison un senso d'indipendenza e di libertà: le piaceva volare. Il terreno continuava ad allontanarsi fino a che tutte le case e l'aeroporto diventarono delle minuscole ombre in lontananza. L'ultima cosa che si vide prima che l'aereo venisse inghiottito dalle nuvole fu il mar Mediterraneo: scuro e calmo sotto di loro.

"E' bellissimo volare"disse Madison con un sorriso a quarantacinque denti. Fuori dal finestrino lo spettacolo era fantastico: c'erano nuvole ovunque sotto di loro e, in lontananza si vedevano le cime di qualche catena montuosa.

The Holiday [IN PAUSA]Where stories live. Discover now