Capitolo 2

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A dir poco stravolta mi siedo finalmente sul divano appoggiandomi allo schienale lentamente, la mia schiena è a pezzi dopo aver passato praticamente l'intera giornata a pulire e a sistemare. Abito in un monolocale ma ci vuole tempo tra mettere a posto piatti, lavare, fare lavatrici, stendere, stirare e sistemare. Era praticamente un porcile invece adesso potrei tranquillamente sdraiarmi sul pavimento per quanto è pulito. Mi tolgo le scarpe decidendo di rimanere in calzini per stare più comoda. La casa è fin troppo silenziosa così decido di accendere la radio nella prima stazione funzionante.

- "Buongiorno americani! Buongiorno a quelli che in questo momento stanno viaggiando, a quelli che sono a lavoro o a quelli che stanno semplicemente oziando sul divano di casa" - quasi urla il cronista.

Io ridacchio pensando che in questo momento appartengo alla terza categoria citata dal tizio alla radio.

- "Probabilmente vi starete annoiando ma noi non vogliamo questo. Ma abbiamo la soluzione che vi farà alzare tutti in piedi a ritmo di musica! Questo è un pezzo del 1991 di Michael Jackson, direttamente dal suo album "Dangerous" ecco a voi "Keep The Faith"! - continua per poi far partire la canzone.

Con quel ritmo lento iniziale mi alzo alzando il volume della radio per poi dirigermi in cucina per prepararmi il pranzo, prendo la pentola aggiungendo un goccio d'olio e mentre taglio i pomodori che userò come insalata sento la musica che prende un ritmo più veloce che mi fa battere il piede a tempo. La sua voce è magnifica e particolarmente melodiosa e alla fine mi ritrovo praticamente a ballare mentre metto le fette di pollo nella padella per cuocerle. Entro pochi minuti entrambe le fettine sono pronte e le metto nel piatto insieme ai pomodori tagliati, appoggio tutto sul tavolo insieme a un bicchiere, una brocca con dell'acqua presa dal rubinetto, le posate con lo Scottex, l'olio e il sale per condire sia la carne che l'insalata. Anche mentre sono seduta continuo a muovere entrambi i piedi a tempo, la canzone finisce fin troppo presto e in seguito passano in radio le notizie dal mondo che non mi soffermo molto ad ascoltare. Una volta finito metto tutto nel lavandino e, dopo aver messo nel ripiano apposito l'olio e il sale, prendo la confezione di vitamine che mi ha prescritto la ginecologa la prima volta che sono andata a fare la visita. Apro il barattolo e noto che ne sono rimaste solo due compresse, sbuffo pensando che  quelle pastiglie costano un occhio della testa e che lo stipendio che prendevo era talmente misero che a mala pena uso addirittura gli spiccioli per pagare le bollette. Ne prendo una e la ingerisco aiutandomi con un bicchiere d'acqua, l'ansia aumenta al solo pensiero che sono per l'ennesima volta in ritardo con il pagamento dell'affitto. Per risparmiare il più possibile ho smesso di fare le visite dalla ginecologa già dal secondo mese di gravidanza e ora sono al sesto. Lavo le stoviglie per poi rimettere a posto tutto cercando di mantenere quanto più ordine possibile. Sono le 14.15 quando sento il campanello suonare, dirigendomi verso la porta non posso fare a meno di domandarmi chi potesse essere a quest'ora. Una volta aperta la porta mi lascio sfuggire un sorriso appena riconosco la mia vicina.

- Signora Enderson, che piacere rivederla! - la saluto con un bacio due baci sulle guance.

- Ciao Madeleine, quante volte ti devo dire di darmi del tu - mi rimprovera bonariamente l'anziana.

- Scusi ma non ci riesco ma prego si accomodi - le dico lasciandole spazio per farla accomodare.

- Grazie cara - dice la donna entrando in casa per poi andare in cucina.

- Lo gradisce un tea? - domando già davanti allo scaffale dove si trovano le bustine.

- Volentieri la ringrazio -

Io annuisco mettendo l'acqua nel bollitore accendendolo per poi tirar fuori il contenitore dello zucchero, il limone e alcuni biscotti con gocce di cioccolato che ho fatto ieri posando tutto ordinatamente sul tavolo. Appena il bollitore si spegne, segno che l'acqua è pronta, verso il tutto all'interno di una teiera insieme alle due bustine per poi appoggiare anch'essa sul tavolo insieme alle tazzine e ai cucchiai.

𝑴𝒂𝒅𝒆𝒍𝒆𝒊𝒏𝒆🍎 || ᴍɪᴄʜᴀᴇʟ ᴊᴀᴄᴋꜱᴏɴ "ON HIATUS"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora