Parte 4

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è una piccola stradina che si incrocia con via San Biagio dei Librai. Nel medioevo era conosciuto come virus Danielis, poi vico Sant'Efulo, vico de i Cicinis ed infine vico dei Grammatici in onore di alcune famiglie nobili. Fu nel sedicesimo secolo, che una di queste famiglie, diede il nome che conserva ancora oggi. Si tratta della famiglia Paparo, fondatori del Pio Monte della Misericordia. La figlia Luisa fondò un oratorio per donne di ceto baso. Queste donne vennero subito bollate, dal popolo napoletano con l'appellativo di Paparelle.

Desidero portarti ancora qualche esempio, maggiormente perché© ti definisci un napoletano doc, sbaglio? No Signore non sbagli, la mia passione è stata quella di andare alla ricerca di stranezze della mia città e degli errori che oggi hanno cambiato la verità ,

Tu conosci la storia della finestra di Marechiaro, qui la fantasia è andata oltre la verità , Ma non è solo una caratteristica vostra napoletana, direi che è universale, ma voi, con la fantasia colorate anche il nero più nero. Porto questo esempio perché desidero farti comprendere un passo del vangelo, quello dell'ago e del cammello. Parlo del 24 cap. V. 19 di Matteo: E 'più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che un ricco nel regno dei cieli. Tradurre la Sacra Scrittura con la propria intelligenza è impossibile, è vero che la chiesa è un popolo in cammino ma se si considera che sia un esodo dalla vita terrena a quella divina. Vi saranno alti e bassi, progressi e regressi, perfezione e imperfezione, coraggio di crescere e momenti di abbandono, ma tutto deve essere guidato dalla compagnia dello Spirito Santo. Quante icone che narrano questo passo evangelico hanno rappresentato il cammello (animale). Quanta gente è stata tradita dalla pura verità , mio figlio Gesù ha sempre parlato con pastori, agricoltori, pescatori, peccatori ed anche sapienti e dotti. Sempre, dico sempre chi sono venuti meno sono stati sempre i dotti, sbaglio? No mio Signore, non sbagli. Se analizzi la traduzione greca la parola tradotta cammello è  kamelos e la vera traduzione è una sorta di gomena o nodo marinaio, ovvero quella corda che viene lanciata al molo per attaccare la barca. Gesù non era un mago e mai si è permesso di portare paragoni impossibili. Ha usato il linguaggio dei suoi fratelli, si è sempre servito di esempi visibili e credibili. Prova tu a far passare il kamelos o, tradotto (cammello) per la cruna di un ago! è possibile ma occorre pazienza, umiltà , costanza nel sciogliere questo nodo marinaro, sfilacciarlo e poi farlo passare per la cruna. Un lavoro certosino che comporta anche il sacrificio di qualche callo, piaga ed anche fuoriuscita di sangue. Per anni avete educato il popolo in questo senso, la vostra intelligenza non poteva abbassarsi all'aiuto divino, per voi è inconcepibile ed offensivo avvicinarsi alla Parola chiedendo l'aiuto divino, siete bravi, capaci, gelosi e superbi, tagli o carie che feriscono l'animo. La stessa cosa avete fatto con la vostra finestra ubicata a Marechiaro. L'autore di questa canzone sarebbe stato là, sul posto, l'estro poetico, cullato dalla bellezza del posto ha dato sfogo a scrivere la canzone. Lo stesso autore, avendo voluto visitare il posto che non conosceva, si sentì dire da una persona del posto: carissimo Signore, qui, in quella casa, c'era il maestro Di Giacomo, colpito dal colore del mare, dalla bellezza visibile da quella finestra ha scritto la canzone, ma lo stesso maestro denunciò la verità . Come vedi la fantasia crea danni, anche se non pericolosi sono sempre a discapito della verità . Allora? Che mi dici? Non ho niente da dire, sì, ci facciamo prendere dalla fantasia, vogliamo rendere la cosa più bella, miracolosa ma non lo facciamo per recare danni al prossimo e credo che tu ci conosci bene. Figliolo mio, non voglio offenderti, ma desidero farti comprendere che la verità vi rende liberi, a volte può far male dirla, ma bisogna saperla dire. Se la verità è detta con amore non vi sono ostacoli, la verità crea unione e diventa comunione poiché© si agisce per il bene degli altri e non per un proprio fine.

Ora passiamo ad un altro passo evangelico dove si evidenzia un errore di traduzione che per anni avete tradotto in maniera distorta, e ti porterò come esempio la storia che tramandavate ed avete lasciato uno zampino che la vostra fantasia ha voluto correggere perché suona meglio. Il passo del vangeloè tratto da Giovanni, cap. 21 v. 15/17

Prima di continuare voglio esternarti il mio rammarico per quanto la creatura umana sta compiendo. Vi ho lasciato un messaggio ricco di propositi (tratto dal libro della Sapienza e che poi riprenderemo), ma devo riscontrare che l'animo sta annegando nella superbia, nella cattiveria. La natura già sta dando i segni della stanchezza, i battiti del suo cuore lenti ma che fanno sentire la sua voce annunciano un pericolo, ma la mia creatura cosa fa? Da un lato la giustizia cerca di fare il suo lavoro, frena la cattiveria, dall'altra, e sembra una coincidenza, la vostra terra va in fuoco. Dal giugno 2017 le fiamme hanno invaso i boschi, le campagne ed i campi, sembra strano ma la cattiveria umana, l'egoismo, ricchi di propositi negativi ed incurante del male che provocano, distruggono quanto è vitale per la vita. Sembra rivedere la Roma di Nerone!  Sembra rivedere il teatro delle guerre mondiali! La natura ha cambiato colore e l'aria il suo profumo. Un vestito di cenere copre la vostra terra. Dalla Liguria alla Sicilia il fuoco o meglio la mano oscura dell'uomo organizzata e precisa ha creduto di castigare, far conoscere la propria forza negativa per dettare legge, ma nell'aria, acre di veleno, vi sono anche i respiri dei loro figli. Ti sembra giusto?

Ho interrotto il mio discorso per farti comprendere come il male prende possesso dell'animo quando non è curato, alimentato e protetto dalla grazia. E' il frutto di una libertà negativa ed è inutile implorare l'aiuto divino o imprecare perché io non intervenga. Rispetto la vostra libertà , non siete burattini ma creature libere. Scusa il mio sfogo, questa è la dimostrazione che, nonostante stia parlando con te sono presente con le vicissitudini che il mondo vive. Torniamo al passo di Giovanni cap.21 vv.15/17

Quando ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro:Simone, figlio di Giovanni, mi ami (AGAPAS) più di costoro?Gli rispose: certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene (PHILO).Gli disse: Pasci i miei agnelli. Gli disse di nuovo, per la seconda volta: Simone, figlio di Giovanni, mi ami (AGAPAS)Gli rispose:Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene (PHILO).Gli disse:Pascola le mie pecore. Gli disse per la terza volta: Simone, figlio di Giovanni: Mi vuoi bene (PHILEIS)?. Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse: Mi vuoi bene?, e gli disse: Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene (PHILO). Gli rispose Gesù: Pasci le mie pecore

Per molto tempo, nel fare catechesi è stato detto che Gesù aveva fatto questa domanda a Pietro per tre volte volendo ricordare che lo aveva tradito tre volte nel rinnegarlo, ma come vedi i verbi usati sono diversi. Finalmente riguardando l'evento biblico, nella lingua greca, facendosi guidare dallo Spirito Santo, cambia tutto il senso del discorso. Lo stesso accade per la tua città , quelli che la amano cercano anche di conoscere la sua storia, cercano di tramandarla ai propri figli, conoscere la propria città rende la persona orgogliosa. Quante canzoni, da secoli, decantano la tua città alcune per voi sono come inni, ma, anche se desiderate cambiare qualcosa perché sembra suonare male nel pronunciare la sua vera identità , lasciate delle indicazioni. Avete una zona che trae origini da una antica storia del cinquecento, una vocazione agricola chiamata il gioco del vomere. Un passatempo contadino che sanciva come vincitore chi, con il vomere dell'aratro, avesse tracciato un solco quanto più possibile dritto. Per secoli ebbe anche l'appellativo di: la collina dei broccoli. All'epoca il popolo era solito dire: andiamo a vedere la gara del vomere per cui questa zona era conosciuta come il Vomere, col tempo l'avete trasformato in: il Vomero. Ora dimmi: quante persone conoscono questa storia? Quanti sono allo scuro di questa antica tradizione che e andata perduta?

Vorrei ricordartiancora due cose: Padre Pio e qualche particolare sul miracolo eucaristico. Sulfrate di Pietrelcina ci sarebbe tanto da dire, mi rifaccio ad una sua frase:darò più fastidio da morto e credo che sia stato vero. Un'anima straordinaria,un'anima amata da gente di tutto il mondo, di religioni diverse e tanto odiatoda molte persone consacrate, e questo per me è stato come vedere mio figliocrocifisso per la seconda volta. Un'anima umile ed obbediente, offesa esegregata per anni, chiusa nella propria cella perché  pazza.Un'anima che è stata torturata al punto di essere spiata anche durante leconfessioni. Ha sempre rispettato ed obbedito alla chiesa ed ai suoirappresentanti, il Santo poverello che ha portato i segni di mio figlio hasubito le stesse sofferenze ed offese. Ma la stessa chiesa che lo hadisprezzato ed offeso, o meglio i rappresentanti di mio figlio sulla terra, lohanno santificato ed esposto nella chiesa madre: San Pietro. Mio caro figlioloEnrico, quanti di voi sulla terra potrebbero essere santi come Padre Pio, faregli stessi miracoli che ha fatto tramite le sue preghiere elevate allasantissima Trinità , alla cara madre Maria. Quanto amore ha avuto perl'Eucaristia, ma quanti hanno compreso il suo messaggio? E dire che per ilmondo ho lasciato i segni di mio figlio, il miracolo eucaristico. Ma pochi sonoquelli che credono, tanti ne parlano, conoscono la storia, ma tanti credenti si avvicinano



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