Speciale Natale (pt. 1)

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-Forza Ste svegliati!!

Le urla di Giulia risuonavano ormai per tutta la casa.

-Ma sei scema?? Sono le otto del mattina.- borbottò Stefano con la voce ancora impastata dal sonno.

-Sì ma è Natale!! Forza, papà è di là che ci aspetta!- esclamò con giubilo la sorella, uscendo in fretta dalla sua stanza.

Stefano sospirò e si tirò su a sedere.
Ma nonostante fosse stato svegliato così di soprassalto e aveva ancora sonno, si alzò sorridendo.

Quel Natale era speciale.

Prima di tutto perché finalmente il padre era tornato dalla Cina e poteva passare un po' di tempo con loro.

Ma poi perché quello era il primo Natale che passava con Massimo.

Erano passati quasi due mesi da quando si erano messi insieme e Stefano non poteva sentirsi più felice.
Certo, qualche volta battibeccavano ma lui non sapeva tenere il broncio e Massimo sapeva bene come farsi perdonare.
Certe volte si chiedeva se stesse in realtà sognando, non riusciva a credere di stare con un ragazzo così dolce e che lo amava così tanto.

Aveva promesso che avrebbe passato la sera di Natale con lui e sarebbero rimasti insieme fino al giorno dopo.

Il resto del Natale voleva passarlo con suo padre.
Entrambi erano importanti per lui e questa era la soluzione migliore.

Stefano raggiunse il resto della famiglia e insieme scartarono i regali.

Niente di che, Stefano sapeva che avrebbe ricevuto regali molto ordinari.
Lui voleva cose come essere più sicuro di sè, fare in modo che Massimo rimanesse sempre al suo fianco, essere felice, insomma regali che non si potevano impacchettare.

-Un ottimo regalo sarebbe stato sapere che ti saresti trovato una ragazza.- sospirò la madre a pranzo.

Stefano non commentò.
Si sentiva stringere il cuore all'idea di non poter rivelare alla madre della sua relazione con Massimo, ma spesso lei gli aveva fatto allusioni tendenzialmente omofobe e lui aveva paura.
Non sapeva come avrebbe preso la notizia.
"Non sono contro i gay, ma basta che stiano lontano da me, per me sono contro natura" aveva detto quando Stefano aveva provato a tastare il terreno.

La sorella si era arrabbiata molto e aveva anche provato a farle capire che, scientificamente parlando, se molte specie comprendevano relazioni omosessuali, la cosa non doveva essere proprio "contro natura".

Ma la faccia schifata della madre era rimasta.

-Beh lui potrà innamorarsi di chi vorrà e quando lo sentirà davvero, giusto?- parlò il padre, rivolgendo un caloroso sorriso a Stefano.

-Sono più che d'accordo, deve decidere lui queste cose.- approvò con decisione la sorella.

Stefano ringraziò entrambi con lo sguardo, sentendo poi la madre sbuffare.

-Almeno un amico l'ha trovato è già qualcosa.

-Oh finalmente potrò conoscerlo! È da lui che andrai stasera vero?- gli chiese il padre.

-Sì è lui...

"...anche se non è il mio amico, ma il mio ragazzo" avrebbe voluto concludere.

-Sì sono grandi, grandissimi amici.- commentò la sorella ridacchiando.

Stefano le tirò una pedata da sotto il tavolo.

Sapeva che ogni tanto la sorella li spiava e nonostante le avesse ripetuto più volte che non erano i protagonisti di un suo yaoi, sapeva non avrebbe mai smesso.
"Posso godermi delle scenette niente male in real life e quasi ogni giorno, cosa c'è di meglio?" gli diceva con gli occhi che le brillavano.

Anche per quello avevano deciso di passare la notte da Massimo e non da lui.
E poi perché erano soli in casa, visto che i suoi genitori sarebbero partiti quel pomeriggio per passare un paio di giorni in montagna.
Sarebbero stati ancora più tranquilli.

Anche se il pensiero di stare completamente soli gli faceva venire molti pensieri e non proprio casti.

Cercò di non pensarci, o i suoi si sarebbero chiesti perché continuava ad arrossire.

Finalmente però sentì suonare il campanello, dopo il solito film di Natale che ogni anno vedevano insieme.

-Oh Max, entra pure!- lo accolse calorosamente la sorella.

-Salve a tutti e buon Natale!- disse Massimo con un sorriso, entrando.

Rimase qualche secondo a fissare Stefano, che ricambiò il sorriso, sentendo il cuore che iniziava a battere più velocemente.

-Finalmente posso conoscerti, Massimo giusto?

Lui annuì, stringendo la mano del padre di Stefano.

-È un piacere conoscerla, Stefano mi ha parlato molto di lei.

-Ah sì?- rispose il padre rivolto verso il figlio.

-Io vado a prendere le mie cose.- mormorò Stefano imbarazzato, prima di sparire in camera sua.

Respirò profondamente e raccolse tutte le sue cose, cercando di contarle mentalmente per capire se non stesse dimenticando qualcosa.

-Stefano?

La voce del padre lo riscosse dai suoi pensieri.

-Sì entra, ho quasi fatto...

Lui gli sorrise.

-Ho parlato un po' con il tuo amico.
Mi sembra un bravo ragazzo, penso che tenga davvero molto a te.

Stefano annuì convinto.

Il padre lo osservò un attimo, prima di continuare.

-Ricordi quando per scherzo ti avevo chiesto se ti eri trovato un fidanzato?

Sorrise vedendo lo stupore dipinto sul volto del figlio.

-Qualcosa mi dice che mi hai preso sul serio quella volta.

Stefano era bocca aperta.
Non si sarebbe mai aspettato una frase del genere dal padre, così su due piedi.

-C-cosa te lo fa pensare?

Il padre gli rivolse uno sguardo malinconico.

-I tuoi che luccicano e il modo che avete di sorridervi... sono gli stessi che ci rivolgevamo io e tua madre nei primi anni di fidanzamento.

Stefano abbassò lo sguardo, rosso in viso.

-So che tua madre ha delle opinioni... non molto carine sulle relazioni omosessuali.
Ma se hai bisogno di qualcosa io ci sarò sempre per te, per qualsiasi cosa.
Anche quando sarò lontano, chiamami e cercherò di starti vicino, d'accordo?

Stefano rimase un attimo in silenzio, poi si gettò tra le braccia del padre.

-Grazie...- gli sussurrò, trattenendo a stento le lacrime.

Lui sorrise, stringendolo a sè.

-Per te ci sarò sempre, ricordatelo.

Gli diede un paio di pacche sulla schiena, sciogliendo poco dopo l'abbraccio.

-Andiamo, non vorrai farlo aspettare troppo!- ammiccò, ridendo.

Stefano rimase per un attimo imbambolato, poi rise con lui.

Sulla porta, sentì il padre e lo sorella gridare:

-Divertitevi!!

E in quel momento si sentì fiero di avere un padre e una sorella del genere nella sua famiglia.









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Visto che è un po' lungo questo "speciale" ho deciso di dividerlo in due parti e vi assicurò che la prossima sarà mille volte più tenera e coccolosa, con i nostri due protagonisti, soli oltretutto OwO
Dopo di questo non lo so, potrei continuarla ancora per un po' o potrei semplicemente considerarla conclusa, devo ancora pensarci (/^\)
In ogni caso, al prossimo appuntamento xD

Il patto d'amoreWhere stories live. Discover now