Così, intorno alle cinque, Jungkook con il suo camice bianco che gli arrivava alle cosce e Taehyung con la sua camicia sfatta tenuta allacciata da due miseri bottoncini, i due ragazzi erano già all'opera. Lavoravano entrambi in silenzio, concentratissimi sul proprio lavoro. Se le loro tecniche non si mischiavano bene insieme quello sarebbe stato il momento decisivo per scoprirlo.

L'aula vuota e illuminata sia dagli ultimi raggi di sole che dalle lampadine bianche faceva uno strano effetto a Jungkook, solitamente abituato a vederla con tutti i suoi compagni alle loro postazioni. Invece c'erano solo loro due, un grande telone di plastica sul pavimento dove avevano fissato il cavalletto con la tela più grande che avesse mai utilizzato, qualche confezione di tempera con i tre colori primari e decine di piatti in plastica rubati in bidelleria dove avevano creato tutte le sfumature di cui avevano bisogno. Per quel pomeriggio si sarebbero dedicati solo allo sfondo, un insieme astratto di macchie e forme geometriche per cui Tae si era esercitato precedentemente. Le sue bombolette erano sparse ovunque, qualcuna rovesciata sul verso lungo per colpa della distrazione di Jungkook che mentre lavorava a una tela aveva sempre bisogno di allontanarsi di qualche passo per vederla nell'insieme.

Si erano fatte velocemente le sei e mezza ed era arrivato il momento di levare le tende e lasciare che i bidelli pulissero l'aula prima di chiudere la scuola alle sette.

La sveglia che Jungkook aveva preimpostato squillò e i due ragazzi posarono bombolette e pennelli. Squadrarono la tela con occhio critico in ogni suo particolare alla ricerca di un ritocco urgente da fare prima che il colore si asciugasse.

"Mi piace." disse infine Jungkook e Taehyung poté tirare un sospiro di sollievo.

Affiancò il ragazzo, un piatto ancora pieno di una tempera verdognola in mano. Si mise le mani sui fianchi per stirarsi i muscoli della schiena con un'espressione distesa e soddisfatta sul volto. "Sapevo che sarebbe venuto bene. Avresti dovuto cedere prima, ragazzino diffidente."

In tutta risposta Jungkook gli diede una gomitata giocosa contro lo stomaco, troppo orgoglioso per dargli esplicitamente ragione.

Taehyung sorrise, fingendosi dolorante. "Jeon Jungkook, classe quarta, eccetera eccetera, ammettilo una buona volta. La nostra è una grande collaborazione."

Il ragazzo chiamato in causa sorrise beffardo, si girò verso Tae, intinse un dito nella tempera e disegnò una spessa striscia verde sullo zigomo dell'altro. Tae fece un balzo all'indietro dalla sorpresa, infastidito dalla consistenza viscida del colore. Rispose prontamente al fuoco spalmando una manata di arancione sulla mandibola di Jungkook, ripulendo completamente il piatto che lasciò a terra. Come di comune accordo, i due ragazzi si allontanarono velocemente l'uno dall'altro, raccogliendo con foga tutti i piattini di tempera avanzata sparsi sul telo di plastica. Quando non ce ne furono più si ritrovarono ai poli opposti della stanza, un sorriso malintenzionato sulla faccia di entrambi. Si guardavano negli occhi ridendo nervosi, sfidando l'altro a far la prima mossa.

Dopo essersi girati intorno per un minuto, Tae partì all'attacco saltando sopra a Jungkook che d'istinto mollò tutti i piattini che aveva conquistato per tentare di sorreggere entrambi per non cadere; nello stesso istante in cui afferrò il più grande al volo, quest'ultimo gli circondò il bacino con le gambe e gli passò le mani grondanti di rosa tra i capelli mori. Senza smettere un attimo di ridere Jungkook si gettò sulle ginocchia, Taehyung cacciò un gridolino essendo trascinato giù con lui, e tuffò la mano che non stringeva l'altro nella tempera giallo ocra di fianco a lui e gliela infilò nello scollo della maglietta, direttamente sulle clavicole sporgenti.

"I vestiti no, colpo basso!" disse Taehyung, le guance già affannate e un sorrisone indelebile.

Jungkook alzò lo sguardo e si ritrovò quegli occhi pece a due centimetri, l'altro ragazzo praticamente seduto sulle sue cosce. Mollò la presa su Taehyung facendolo finire col sedere a terra, stando però attento a non fargli sbattere la testa. Gattonò via sul telo, cercando nuove munizioni in prevista del peggio, ma Tae fu più veloce di lui. In un attimo gli fu addosso, gettandoglisi sulla schiena e facendolo slittare sul materiale reso scivoloso dalla battaglia. Jungkook finì disteso a pancia in giù, ridendo come un matto, e scrollò via Tae girandosi sulla schiena e facendolo scivolare più avanti. Fece per alzarsi, le dita già sporche di rosso pronte a stamparsi sul suo nemico, ma l'altro non gliene diede il tempo. Taehyung si mise a cavalcioni su Jungkook per immobilizzargli le gambe e l'altro provò a cavarselo di dosso scalciando, riuscendo solo a fargli perdere l'equilibrio e farlo cadere in avanti.

PAINT & SPRAY (BTS FanFiction - Taekook)Where stories live. Discover now