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Fleur's pov

Non appena finisco di pronunciare quella frase sento un rumore dal piano superiore, dei passi, come se stessero scendendo delle scale in fretta.

<<Stanno arrivando, li sento>>

Tutti mi guardano come se stessero aspettando un mio segno, una mia indicazione su cosa fare.

<<Niente paura, vengono qui per lei>>

Indico la mia opposta. L'attenzione di tutti ricade su Clare che si sta portando le mani alle orecchie e ha un'espressione sconcertante. Mi avvicino con cautela.

<<Sento dei rumori. Stanno sbattendo i piedi con forza. Sono troppo forti>>

La guardiamo tutti in modo preoccupato e io le chiedo se sentisse di più rispetto agli altri. Quando tira fuori un urlo raccapricciante capisco che è prorpio così. La stringo a me e poi mi rivolgo ad Erik e agli altri.

<<Portatela nella stanza dove l'abbiamo trovata>>

Come sempre fanno subito ciò che gli dico anche se Erik mi osserva preoccupato.

<<Vai>>

Gli dico un'altra volta. Osservo le sbarre di fronte a me, proprio alla fine del lungo corridoio dove ci sono le porte di tutte le stanze. Le sbarre sembrerebbero comuni sbarre di una qualsiasi prigione, ma se solo le si sfiora una corrente elettrica percorre tutto il corpo dello sfortunato e quando arriva al cervello si perde la memoria e i poteri. Questo succede ogni volta che qualcuno tenta di scappare per questa via.

Mi fermo proprio qui, ad aspettare che arrivano i guardiani. Vedo delle scarpe dalle scale in ferro e perciò capisco che sono proprio arrivati. Del resto li avevo già sentiti grazie al mio udito, anche se avvolte non funziona come dovrebbe.

Scendono i cinque guardiani principali. Vedo Joshua, Adrian, Cris, Martin e Cristal. Joshua si posiziona proprio davanti a me con la sua solita faccia tosta, con i suoi occhi marroni furbi, i capelli altrettanto scuri e la pelle ambrata. Si posiziona a un filo dalle sbarre con un atteggiamento di sfida e io mi posiziono proprio di fronte a lui oltre la corrente elettrica socchiudendo gli occhi.

<<Ma come siamo belle stamattina eh>>

La sua voce è viscida quasi quanto il suo sorriso strafottente. Adrian invece mi guarda in modo distante, come se fossi un esperimento, qualcosa che non esiste. Non mi soffermo a guardarlo, non posso. Cris invece è più grande dei due ragazzi, ma più giovane di Martin e dell'unica donna coinvolta qui, Cristal. Il capo è Martin, occhi azzurro ghiaccio, capelli ormai bianchi e barbetta grigia. Mi scruta. Spinge Joshua e lo allontana da me.

Ci scambiamo uno sguardo, sa che mi deve trattare bene perché sono a conoscenza di un suo segreto. Segreto che nessun altro qui dentro sa. Con un tono nè cortese nè scortese mi porge la domanda.

<<Dov'è lei?>>

Un sorriso di sfida si presente sul mio volto lasciando spazio alle fossette.

<<Chi lei?>>

<<La ragazza nuova, mostro!>>

Joshua è di nuovo davanti a me e urla. Sembra quasi che si sia dimenticato per un attimo dell'elettricità presente sulle sbarre e stava per toccarle. Stavolta è Adrian a tenermelo lontano. Mi soffermo a guardarlo ma poi distolgo subito lo sguardo tornando a Martin.

<<Mi continui a ricordare che tu sai, ma ricorda che anche io so>>

Queste parole mi arrivano dritte al cuore, sembra che per un attimo i miei battiti si fermino, poi quando sta per aprire le sbarre ripartono con un ritmo accellerato.

<<Mi sto occupando di lei. Non si è ancora svegliata, quando si sveglierà vi chiamerò>>

Ovviamente Joshua mi guarda ancora una volta con disprezzo e puntandomi il dito sibila:

<<Sarà meglio per te>>

Lascio correre. Se continuassi il discorso potrebbero capire che si tratta di una bugia. Per fortuna sono quella che ha più confidenza con loro, colei che sa come gestirli, che conosce i loro punti deboli e le forze. Sono il tramite tra noi ragazzi soprannaturali e loro. Se non ci fossi staremmo al punto di partenza, quando ci trattavano come bestie e facevano esperimenti su di noi.

È un filo sottile che ci lega lo so, sottile quasi più di un capello ma è quello a cui mi aggrappo ogni volta che nella mia mente ritorna quando torturavano Erik davanti ai miei occhi tentando di calmarmi, quando ancora non avevo l'autocontrollo che posseggo ora.

Quando se ne sono andati tutti quanti mi volto verso la fine del corridoio ed entro nella stanza dove sono i miei amici.

<<Tutto bene?>>

Alla mia domanda si voltano. Erik sta tenendo la mano a Clare che si è decisamente calmata, ma che continua a guardarmi con astio. Sebastian si butta tra le mie braccia e Natalie e i gemelli mi fanno un cenno con la testa.

Ci sediamo ai bordi della camera. Dobbiamo restare qui, per ora dobbiamo sorvegliare la nuova arrivata, è troppo debole, non resisterebbe.

Clare e Erik stanno parlando, l'uno seduto vicino all'altro. Mi concentro e sento quello che stanno dicendo.

Clare's pov

L'unico di cui mi sento di potermi fidare è Erik. Pian piano mi sono convinta sempre di più che questa spaventosa e orribile situazione sia la realtà. Ho ricollegato tutti i miei strani 'sintomi' e a quanto pare sono una creatura soprannaturale come tutti qui.

<<Non lo fa di proposito, è fatta così>>

Mi spiega il ragazzo dagli occhi neri e i capelli altrettanto corvini. Un accenno di barba incornicia il suo viso.

<<Perché è così sbruffona e autoritaria? Che diavolo gli è successo? >>

Lui la guarda, con uno sguardo di intesa. Seguo la direzione delle sue iridi e noto come lei dall'altra parte della stanza ci stia fissando, come se avesse sentito ciò che abbiamo detto. Mi volto verso il ragazzo e lo guardo interrogativa.

<<Non è possibile che mi abbia sentita vero?>>

Lui cerca di dire qualcosa ma ciò che viene fuori è solo una risata smorzata. Quando mi giro di nuovo per guardare Fleur mi spavento perché non la vedo. Dove diavolo si è cacciata?

<<Ah!!!!>>

Grido quando la vedo proprio vicino a me.

<<Si, ti sento, non sei l'unica ad avere l'udito soprannaturale>>

Non sono l'unica.. Ho talmente tante domande, mi sento avida di risposte, le voglio subito, ma decido di aspettare. Fleur mi spaventa, non lo ammetterei mai ma mi mette in soggezione, aspetterò di trovarmi sola con qualcun'altro per chiedere spiegazioni. Possibilmente lontano dal suo campo uditivo e visivo.

Paranormal collegeTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang