MEKKE ØL - Fredag 14.10.16 kl 16.40

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MEKKE ØL - Fredag 14.10.16 kl 16.40

E' venerdì, inizia il weekend, ed abbiamo una festa in programma.

Sono carica più che altro perché sono i miei amici stessi a caricarmi al massimo.

Sto andando a prendere il tram e facendo un pezzo a piedi con i miei amici.

"Ragazzi! Stasera scoperò, staserà la leccherò ad una!", urla trionfante Magnus.

Scoppio a ridere terrorizzata da quell'idea, mentre Mags tira una forte pacca sul culo a Jonas.

"Sarà una davvero figa, e voi mi aiuterete!"

"Certo! Ci sederemo accanto a te e ti diremo tipo: ok, ora devi fare questo e poi quello...", ironizzo, provocando la risata di Jonas.

"Comunque anche io sono molto emozionato per stasera! E tu mi devi da bere, Issy!"

Mi giro verso Jonas incredula, "Coooosa?"

"Si! Alla festa che Ine ed Hedda hanno fatto insieme, ti ho dato quasi tutta la mia confezione di birre!"

"Sei tu che me le devi! Ricordi il Maggio scorso? Ti ho dato tipo tre birre ad una festa!!"

"Si parla di secoli fa, Issy!"

"E quindi?"

Il botta e risposta continua ad andare avanti imperterrito, mentre Magnus e Mahdi danno ragione a Jonas, malgrado non fossero presenti ad alcune di quelle feste precedenti.

"Si, ok, ho capito, farò io! Va bene! Me le farò comprare da Eskild."

"Brava baby."

"Ci sentiamo più tardi, vi faccio sapere orario e tutto."

"Perfetto!", esclama Jonas.

"A più tardi!", "Ciao!", aggiungono Magnus e Mahdi.

-

Mi metto a cazzeggiare al telefono alla fermata del tram. Appena arriva ci salgo sopra, attenta a non inciampare, scrivendo disperatamente ad Eskild di comprarmi della birra, in caso fosse a casa e non al lavoro.

Per mia sfortuna Eskild mi risponde che lavorerà fino alle vent'uno. Sono nella merda.

"Hey!"

Quasi sobbalzo alzando la testa e incontrando i meravigliosi occhi azzurri di Evelyn.

Il mio cuore perde un battito, la mia salivazione è ridotta al minimo.

Non ricordo ne come mi chiamo, ne quanti anni ho e ne dove sono.

"C-ciao...!"

"Vai a casa?", mi chiede sorridendo.

"Oh, amh, si! A-anche tu?"

Mi sento tremendamente stupida in questo momento.

Lei annuisce, ed un pesantissimo silenzio imbarazzante cala su di noi.

Mi limito a sorridere come una cretina o abbassare lo sguardo, mentre il suo è perennemente puntato su di me.

Mi sento chiaramente a disagio e sto anche cominciando a sudare.

"Bella chiacchierata!", ironizza lei ridendo.

Rido anche io completamente imbarazzata.

Cerco di pensare a qualcosa di sensato da dire, ma non mi viene assolutamente niente, come al solito.

Cerco di riflettere ancora più a fondo mentre la voce artificiale annuncia, "Questa è la linea 12 da Grünerløkka e Torshov a Disen."

Idea!

Jenta som ikke klarte å holde pusten under vannWhere stories live. Discover now