Capitolo nove

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Due settimane dopo

Ero sul volo diretto Los Angeles New york.
Sì! Avevo scelto non solo di andare alla New York University dove avevano il corso di arte migliore del paese ma di fare anche una sorpresa a Justin che non sapeva niente del mio arrivo.
Non vedevo l'ora di vedere la sua reazione. 

L'aereo atterrò, recuperai la mia valigia e con un taxi mi diressi all'università.
Quel posto era enorme! Tantissime persone andavano avanti e indietro, chiacchierava o si rilassava.

Presi la mia valigia e mi diressi in segreteria dove mi accolse una signora con i capelli biondi ben raccolti.

''Salve, desidera?''

''Salve, volevo la chiave della camera 510 per favore''

La signora controllò al pc e poi mi rivolse uno sguardo interrogatorio.

''Nella camera 510 alloggia il signorino Bieber, posso sapere chi è lei?''

''La sua ragazza'' buttai li.''Vengo da Los Angeles, ho voluto fargli una sorpresa''

''Capisco'' continuó a guardarmi e la cosa mi stava veramente dando sui nervi.

''Allora, posso avere la chiave?'' annuì scusandosi e dandomi la chiave.

''Quarto piano, sesta porta a sinistra'', la ringraziai e mi incamminai fin quando non vidi davanti a me una porta con su scritto "510" e senza pensarci due volte inserì la chiave e aprì la porta.

''SORPRESA''

Rimasi a bocca spalancata nel vedere Justin che stava sopra ad una ragazza bionda.

''HOPE'' Justin si tirò subito su e si copri.

''Oh mio dio scusatemi ecco io...buon divertimento''

Chiusi immediatamente la porta e mi avviai fuori dal l'edificio.
Ok forse sarebbe stato meglio avvisare, bussare o dormire in albergo.

- - - -

''Hope'' mi sentì chiamare.

''Justin'' mi alzai di scatto.

Era più di un mese che non lo vedevo e mi sembrava passato un anno. Nonostante ci sentissimo per telefono e per messaggi mi era mancato tantissimo.
Forse mi era mancato più di quanto mi aspettassi.

''Ecco io..lei'' era imbarazzato.

''Non ti preoccupare, dovevo bussare, sono cose che capitano, credo'' gli sorrisi per rassicurarlo e lui ricambiò.

''Però dovremmo smetterla di incontrarci così'' scoppiammo a ridere.

''Allora cosa ci fai qui''

''Ho passato il test d'ingresso per studiare arte qui ma non avevo un posto per andare a dormire perché la mia camera sarà disponibile solo tra qualche giorno, così in segreteria ho detto di essere la tua ragazza in modo da farmi dare le chiavi.
Non ti ho detto nulla perché volevo farti una sorpresa quindi, SORPRESA'', dissi tutto d'un fiato.

''Aspetta, tu studierai qui?''annuì e in meno di cinque secondi mi ritrovai tra le sue braccia che stavo girando.

''Non ci posso credere che tu studierai qui''

''Se non morirò soffocata dato che mi stai stritolando'' sorrise e mi mise a terra.

- - - -

Durante la cena il silenzio che si era creato era veramente ed estremamente imbarazzante. Nessuno dei due sembrava voler dire qualcosa ma la curiosità mi stava uccidendo.

''Justin, chi era quella ragazza in camera tua?''

JUSTIN'S POV

Quella domanda arrivò come un fulmine a ciel sereno e come se non bastasse mi vergognavo ancora per quello che era successo il pomeriggio. Non gli avevo ancora parlato di Jane.

''Lei è...'' sospirai prima di continuare la frase ''Lei è la mia ragazza''

Hope sgranò gli occhi incredula.

''La tua ragazza? Non mi avevi parlato di lei''

''Lo so''

''Da quanto state insieme?'' Puntò i suoi occhi verdi nei miei.

''Un mesetto, ma già ci frequentavamo prima della pausa estiva''

''Bene, sono contenta per te'' sfoggiò un sorriso falso.

A salvarmi da quella conversazione fu il telefono di Hope che cominciò a squillare.

''Pronto? Ciao mamma come va? Io tutto bene sono qui con Justin''

''Si mamma ho trovato la sua stanza tranquilla. Adesoso vado, dai un bacio a papà ti voglio bene''

Staccò la chiamata e gli sorrisi, lei ricambiò.

"Ti dispiace se andiamo? Sono molto stanca'' annuì.

Che serata imbarazzante

HOPE'S POV

Justin dormiva da un pò mentre io mi rigiravo sul divano.
Dopo un'altra ora insonne e piena di pensieri decisi di andare in camera di Justin.

Aprì piano la porta e mi avvicinai al letto scuotendolo piano, inizialmente pronunciò parole insensate poi si svegliò.

''Ehi Hope tutto bene?''

''Non riesco a dormire, non è che posso qui con te per stanotte?''

Senza pensarci due volte Justin spostò il lenzuolo e mi infilai dentro.

''Il divano non era comodo?''

''Non dal momento in cui ci ho visto il mio migliore amico fare cose sconce'', ridacchiai per non farlo preoccupare, ma in realtà di ridere non ne avevo per niente voglia.

''Già mi dispiace''

''Notte Justin"

''Notte''

Due minuti dopo lo sentì girarsi dalla mia parte e abbracciarmi spingendomi al suo petto, mille brividi percorsero la mia schiena e il mio cuore martellava pesantemente.

Non sapevo cosa fosse tutto quello che stavo provando ma di una cosa ero sicura, quello che provavo mi piaceva .


Our little secret [COMPLETA]Where stories live. Discover now