Nulla di nuovo

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Si fece sera e i ragazzi tornarono a casa, mangiarono e si distesero sul divano a guardare la partita di football mentre Bridgit dormiva con gli occhi mezzi aperti accoccolata a sua madre.
Poi il telefono squillò: era la polizia.
-Pronto?
- Salve, sono la tenente Flynn . Volevo informarla che domani ci sarà un altro interrogatorio visto che non stiamo trovando più prove. Qualsiasi cosa sia successa in questi giorni ditela domani, vi aspettiamo.
-Notizie di papà?- chiese Rowan.
- No, domani dobbiamo andare dalla polizia perchè non sanno proprio dove cercare informazioni e interrogheranno tutti i dipendenti dell'agenzia.
Dato che non avevano ricevuto nessuna informazione utile, Nick alzò nuovamente il volume della tv ed esultò quando la sua squadra preferita fece punto.
Finalmente la partita finì e tutti andarono a dormire. Tutti eccetto la povera Morgan, che era in uno stato d'ansia perenne: il bambino inquietante e la piccola bara l'avevano scombussolata abbastanza; così lei rimase di sotto, sul divano, seduta a riflettere sulla vita mentre beveva una tisana calda al finocchio.
Keeran, ovviamente, le fece una compagnia silente e ,quando lei si alzò sulle sue esili gambe, parlò per non farla andare via:
- Cosa pensi di fare?
- Andare a dormire.
-Intendo, cosa pensi di dire alla polizia?
- Quello che sappiamo, cioè niente. Saltando le parti inquietanti.
- Sono d'accordo.
- Ma forse è il caso di raccontare della bara: è un macabro avvertimento.
- E forse quello che vuole è proprio non farci andare dalla polizia.
- Può essere. Buonanotte.
- 'Notte.

Suonò la sveglia. I ragazzi andarono a scuola, mentre Morgan e il cognato si diressero al commissariato, che quel giorno brulicava di dipendenti dell'agenzia O'Kelly: erano stati divisi in sette parti per essere interrogati in sette giorni diversi, tra i quali due erano dedicati interamente ai licenziati di recente e non. Morgan ne riconobbe qualcuno, ma la maggior parte la guardò male, accusandola per l'inutilità del tempo che avrebbero speso tra quelle mura. Solo una piccola parte, i dipendenti più fidati, la salutarono, chiedendo notizie e offrendo il loro aiuto a tutta la sua famiglia.

Finalmente arrivò il turno di Keeran, il quale chiese di essere prima interrogato in presenza di Morgan per raccontare del macabro accaduto.
Al sentire della situazione la polizia non si sconvolse più di tanto, dato che si trattava di un orecchio finto, ma anche loro lo interpretarono come avvertimento. La tenente, passando la mano sui neri capelli a caschetto, rassicurò tutti e tornò a lavoro, come se non avesse sentito nulla di effettivamente degno di nota, così gli altri poliziotti proseguirono a fare il loro dovere e lasciarono i due seduti con l'aria delusa.

Una telefonata misteriosa {Wattys 2017}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora