Chapter 1 - Principal

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TRAILER QUI SOPRA ♡

La mia vita era perfetta.

Mi svegliavo la mattina sul letto sontuoso della mia camera del collegio, interamente dipinta e decorata di rosa pastello e bianco panna, eseguivo la toeletta nel mio bagno personale e scendevo linda e profumata a fare colazione nella sala da pranzo con le altre studentesse. In giornata si susseguivano attività di studio e attività di sport leggero, per una preparazione completa e una forma fisica ottimale. La sera, invece, era dedicata a divertimenti come la lettura, la visione di opere teatrali o cinematografiche o semplicemente la riunione di più ragazze in una stanza per chiacchierare e stare in compagnia.

La domenica mattina eravamo tutte libere di contattare le nostre famiglie via telefono, nonostante l'uso di questo apparecchio non ci fosse proibito, fuori dagli orari di lezione, dai sedici anni in poi.

Ogni tanto, nelle serate in cui decidevo di stare in camera per conto mio a leggere, sentivo la mancanza dei miei genitori, che erano tanto buoni ed amorevoli da lavorare sodo per permettermi di diventare una persona di successo nella vita, acculturata e raffinata. Mia sorella, invece, mi era vicina: aveva undici anni e viveva in collegio con me, nonostante alloggiasse in una camera differente dalla mia e frequentasse lezioni distinte dalle mie, con conseguente scelta di amiche più simili a lei in età. In fondo, sei anni di divario d'età hanno un peso considerevole in un rapporto, specialmente tra sorelle o fratelli.

Nonostante questo, sono sicura di non essermi mai lamentata dell'esistenza che conducevo, perché, tutto sommato, collezionavo momenti intensamente felici e mi svegliavo allegra e colma di vitalità al mattino.

Nessuno mi aveva avvertita che una mattina qualunque di febbraio la mia vita sarebbe cambiata completamente. D'altronde, gli eventi che condizionano ogni singolo aspetto della vita arrivano spesso in maniera del tutto imprevista.

Quella mattina, mi svegliai al dolce ronzio della sveglia a forma di gattino che giaceva sul comodino di fianco al mio letto.

Scostai le morbide lenzuola color zucchero filato e mi stropicciai gli occhi, poi sorrisi.

Era iniziata una nuova giornata ed ero contenta di poter apprendere qualcosa di nuovo o perfezionare competenze che già avevo. Mi trovavo in un ambiente che mi faceva sentire una persona migliore di giorno in giorno.

Indossai la divisa, composta da una camicia bianca di cotone, un cardigan grigio antracite a treccine con una piccola percentuale di lana nel tessuto, una gonna rossa non molto lunga ma abbastanza coprente, un paio di parigine dello stesso colore del cardigan e un paio di scarpe brogue nere scamosciate con stringhe sottili e cinque centimetri di tacco.

Pettinai i miei lunghi capelli color cannella in una coda alta con un elastico e un fiocco rosso legato sopra, utilizzai un paio di cosmetici a dosi quasi impercettibili per perfezionare il viso e spruzzai il profumo alle rose, che mi aveva confezionato il nonno con le sue rose da giardino, sul collo.

Scesi in sala da pranzo con le mie amiche più strette: Alexis Hunt e Blake Lewis, le mie preferite per sani principi e simpatia in contemporanea, Rosie Trent, per purezza d'animo, nonostante non brillasse per intelligenza, e Meg Cross, fanatica di libri e citazioni dotte a tal punto da risultare pesante qualche volta.

Passavo la maggior parte del mio tempo con loro e ne andavo fiera.

- Buongiorno, ragazze. Avete sentito la novità? - esordì Alexis, più pimpante che mai.

Blake le rivolse uno sguardo complice e le fece un cenno per invitarla a proseguire.

- Mrs. Sayer ha avuto la bambina domenica e sua sorella verrà a sostituirla come direttrice a partire da oggi. Non è elettrizzante? - raccontò Alexis, scuotendo la sua fluente chioma color grano da una parte all'altra.

Tutte quante scambiammo gridolini d'eccitazione. Mi sarebbe tanto piaciuto vedere la neonata! Inoltre, conoscendo la bontà di Mrs. Sayer, ci aspettavamo tutte una donna fine ed elegante in qualità di sua sorella.

- Quale nome è stato scelto per la bambina di Mrs. Sayer? - domandai, curiosa.

- Grace. Si dice che sia sana e forte, oltre che bellissima. - rispose Alexis.

Blake si arricciò una ciocca bionda tra le dita affusolate, con aria pensierosa.

- Dite che Miss Hewitt sia davvero idonea per il ruolo di direttrice? Ho sentito dire che si è concessa al fidanzato senza ricevere una promessa di matrimonio. - rifletté in seguito, ad alta voce.

La domanda rimase sospesa, poiché le nostre forze erano concentrate nell'ingresso in sala con portamento regale ed espressione serena, in modo da dare il buon esempio alle più piccole e a rendere fiere di noi le più grandi e le adulte presenti. Essa non fu comunque dimenticata: il nostro disdegno per un atteggiamento talmente ignobile ed azzardato fu espresso sottovoce durante la colazione.

Nessuna di noi avrebbe mai imitato Miss Hewitt.

La signorina più chiacchierata della sala si presentò a fine pasto, con il buonsenso di non interromperlo né di ritardarlo. Semplicemente, ci trattenne in sala.

- Buongiorno a tutte, signorine. Mi chiamo Angelina Hewitt e sono onorata di assumere l'incarico di direttrice provvisoria in questo magnifico collegio, nella speranza di portare avanti con tutte le mie energie l'opera meravigliosa compiuta finora da mia sorella. Sono lieta di fare la vostra conoscenza e mi auguro che apprezzerete, fin da subito, i miei progetti. Al fine di non sprecare tempo prezioso, colgo l'occasione per appellarmi alle studentesse dell'ultimo anno, che sono tenute a presentarsi nella sala delle comunicazioni dopo essersi ritirate dalla colazione: vi attende una sorpresa. Detto questo, buona giornata a tutte quante e buon proseguimento a lezione.

Terminò il discorso con un sorriso.

Noi ragazze dell'ultimo anno, una decina appena, osservammo silenziosamente la sala svuotarsi, lanciandoci sguardi confusi.

Miss Hewitt aveva già un progetto da farci svolgere?

Eravamo tutte indubbiamente curiose, ma non era quello il sentimento giusto da provare. Avremmo dovuto essere terrorizzate.

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Benvenuti in questa nuova storia!

Il linguaggio sarà di questo tipo per tutta la lunghezza della storia, ma oltre ad essere una prova per me come "scrittrice", lo trovo consono al personaggio narrante, ovvero Saint.

Inoltre, la storia contiene un messaggio importante e sarebbe bello che riusciste a coglierlo (più avanti, ovviamente).

E niente, spero che vi piaccia e che decidiate di seguirla, anche perché dopo i primi due o tre capitoli introduttivi la vicenda inizia a vivacizzarsi.

Love you 🌹

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