Amore Senza Disciplina

Chapter 2 - Questions

La sala delle comunicazioni aveva le pareti rosa pastello e le sedie, raggruppate in cinque file da otto, color magnolia.

Sul piano rialzato in fondo alla sala, si ergeva una doppia scrivania di lucido legno chiaro, dietro alla quale si trovavano le poltrone in pelle bordeaux dei relatori con un microfono per postazione.

In quel caso, Miss Hewitt si limitò ad appoggiarsi alla scrivania senza andare a sedersi e non utilizzando alcun microfono.

Noi ragazze prendemmo posto nelle prime due file: io e le mie amiche dietro l'altro gruppo.

- Premetto che si tratta di un progetto assolutamente nuovo, mai provato prima, ma ho fiducia nelle ragazze che vengono educate qui e sono sicura che affronterete la sfida con coraggio e determinazione, portando a casa il successo.

Mentre Miss Hewitt continuava a tirarla per le lunghe, noi fremevamo dalla voglia di conoscere questo famigerato progetto.

- Bando alle ciance, il progetto prevede che a ciascuna di voi venga assegnato un ragazzo dell'Istituto di Correzione Disciplinare di Shawlane per aiutarlo a superare gli esami delle materie che costituiranno il loro diploma, seppur in forma semplificata. Si tratta di una sfida ardua, perché ognuno di loro ha un passato difficile e indirizzarli alla retta via non sarà una passeggiata, ma, come ho già detto, confido in voi. Siete mature, responsabili e giudiziose: avete tutti i requisiti per farcela.

La direttrice fece una breve pausa per permetterci di assorbire la notizia e cominciare a digerirla.

- Domande?

Per qualche istante nessuno fiatò.

Meg alzò timidamente la mano.

- Sanno leggere e scrivere, almeno?

Miss Hewitt si permise di ridere garbatamente.

- Certo... - rispose, cercando poi il suo nome sul primo foglio del plico che si era portata dietro - Megan Cross?

Doveva avere davanti una sorta di identikit di ognuna di noi, altrimenti non saprei spiegare come avesse indovinato.

- Sanno leggere e scrivere, ma non hanno la stessa passione per i libri che avete voi. Sarà uno dei vostri compiti più importanti aiutarli a trovare la motivazione per studiare e conseguire il diploma. - completò la risposta.

Fu il turno di Rosie di porre una domanda.

- Si lavano? - storse il naso.

Scoppiammo tutte a ridere, Miss Hewitt compresa.

Solo dopo, però, mi resi conto che la domanda poteva avere un senso.

Si trattava di un istituto di correzione disciplinare, no?

- Non sono casalinghe provette, ma si lavano, te lo posso assicurare... Rosalie Trent. - affermò infine la direttrice, portando i boccoli castani dietro le spalle.

Miss Hewitt aveva un aspetto gradevole, bisognava ammetterlo. Era dotata di una figura molto alta ed esile, messa in risalto dalla gonna nera a tubo, una carnagione chiara e due occhi blu, che contrastavano con i capelli color cioccolato fondente. Gli occhiali che indossava per leggere le conferivano un'aria intellettuale e sofisticata che incrementava la sua professionalità, se non altro dal punto di vista estetico.

Tessa Avett alzò la mano.

- Dovremo fare loro da tutor, in pratica? - domandò.

Miss Hewitt parve rifletterci su alcuni istanti.

- Qualcosa di simile, sì. - disse infine.

Tessa sprofondò sulla sedia, come la maggior parte di noi.

Non conoscevo molto bene quella ragazza dai voluminosi ricci scuri e gli occhi grigi, ma aveva la reputazione più casta che si potesse immaginare. Probabilmente non si ricordava nemmeno come fosse fatto un individuo di sesso opposto al nostro.

- Avremo una camera personale? - domandò Sandy Weston, la migliore amica di Cate White.

- No. Dovrete monitorarli ventiquattro ore su ventiquattro, per questo troverete due letti nella stanza. - ammise Miss Hewitt, dispiaciuta.

- Dove metteremo i nostri effetti personali? - aggiunse Julie Ravecraft, la ragazza più ansiosa che io conoscessi.

- Naturalmente avrete i vostri spazi all'interno delle camere, non temete.

- E se dovessimo fallire nell'intento? - domandò improvvisamente Blake.

Piombò un silenzio angosciante.

Nessuna aveva ancora preso in considerazione l'eventualità.

- Si tratta di persone... Blake Lewis. Nessuno pretende che in dieci settimane trasformiate dei ragazzi indisciplinati in studenti perfetti; è una prova per capire se voi, con l'esempio e la persuasione ferrea, potreste portare un significativo miglioramento per i ragazzi. Se fallirete, verrà semplicemente dimostrato che è necessario adottare una tecnica alternativa. In caso di successo, però, acquisirete fino a trenta crediti suppletivi a fine anno, in aggiunta a quelli che riuscirete ad ottenere dei cinquanta previsti regolarmente.

- L'ammonto dei crediti è fisso o varia in base al punteggio degli esami del ragazzo che ci verrà affidato? - proseguì Blake.

- Sarà proporzionale ai risultati ottenuti, naturalmente. - rispose prontamente Miss Hewitt.

Riavvolsi velocemente il filo del discorso nella mente.

Alzai la mano.

- Mi sembra di aver inteso che il progetto abbia una durata di dieci settimane... Qual'è la data d'inizio?

Miss Hewitt fu costretta a far ricorso ai suoi fogli.

Quando sollevò gli occhi, riconobbi l'espressione di chi sta facendo un conteggio mentale.

- Lunedì prossimo. - annunciò.

Saltammo tutte quante sulla sedia.

Una settimana non era minimamente sufficiente a preparare un trasferimento di dieci settimane in un istituto di correzione disciplinare.

Com'era possibile lavare, stirare, piegare tutti i vestiti e sistemarli intelligentemente in valigia? Senza contare l'aggiunta di scarpe, cosmetici, prodotti per capelli, accessori ed effetti personali!

- Potrete chiamarmi per qualsiasi domanda o problema al numero evidenziato in verde sul fascicolo che vi distribuirò adesso. Troverete anche le informazioni principali sul ragazzo che vi è stato affidato, in modo da farvi un'idea. - aggiunse Miss Hewitt.

Consegnò i fascicoli senza fretta, notando lo scompiglio creatosi in ognuna di noi.

Troppe informazioni in una sola volta, troppe preoccupazioni sbucate dal nulla e ancora troppe incognite.

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Aspettative?

Vi ringrazio per seguirmi in questa nuova avventura, al prossimo capitolo!

Love you 🌹